- Tytuł:
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Il vescovo come testimone della carità. Profili canonici
Bishop as witness of charity. Canonical profile - Autorzy:
- Interguglielmi, Antonio
- Powiązania:
- https://bibliotekanauki.pl/articles/1372566.pdf
- Data publikacji:
- 2017
- Wydawca:
- Uniwersytet Kardynała Stefana Wyszyńskiego w Warszawie
- Tematy:
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Vescovo
carità
economia
Papa
diocesi
beni temporali
gestione
vigilanza
parrocchie
beneficenza
Bishop
charity
economy
Pope
diocese
temporal goods
administration
supervisory
parishes - Opis:
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The diocesan Bishop governs the particular Church entrusted to him with legislative, executive and judicial power (can. 391 § 1), as well as through the exercise of his pastoral office, he, the Bishop is the first on which looms this charitable mission. It is a juridical requirement of the Bishop that the code of canon law and the documents of the Magisterium treat several times, from a pastoral point of view.
It is, in fact, inherent in the task of guiding the particular Church entrusted to him and guarantor of the ecclesial spirit, that the Bishop orients towards charity the action of priests, the faithful and associations of the Church (can. 318 § 1), showing the attention to the poor and needy of the portion of the people of God that he presides.
This supporting role towards charity, the Bishop may exercise through the diocesan councils which he presides: the Diocesan Council for the Economic Affairs (can. 492), the Diocesan Pastoral Council and eventually other Diocesan organisms that could be constituted for this end, such as Caritas, organizations that must be created both, at the level of parishes, and other entities that are part of the head of the diocese (can. 1280).
The supervision of the management of the goods that competes to the diocesan Bishop in the light of the rules and of the Magisterium, should then be understood not only as a mere work of control, but also as a core function in the field of administration of the goods for realising that “attention to the poorest”, which is part of the practice of the Church’s mission.
Il Vescovo diocesano, che governa la Chiesa particolare che gli è stata affidata con la potestà piena, legislativa, amministrativa e giudiziaria (can. 391 § 1), nonché attraverso l’esercizio del suo ufficio pastorale, è il primo su cui incombe questa missione caritativa. Una panoramica giuridica su questo obbligo del Vescovo che il codice di diritto canonico e i documenti del Magistero trattano diverse volte, anche dal punto di vista pastorale. E’ infatti insito nel compito di guida della Chiesa particolare a lui affidata e di garante dello spirito ecclesiale, che il Vescovo orienta verso la carità l’azione dei presbiteri, dei fedeli e delle associazioni della sua Chiesa (can. 318 § 1), mostrando l’attenzione ai più poveri e bisognosi della porzione di popolo di Dio che lui presiede. Questa funzione di incentivo verso la carità, il Vescovo la potrà esercitare attraverso i Consigli diocesani che presiede: il Consiglio Diocesano Affari economici (can. 492), il Consiglio Pastorale diocesano e altri eventuali organismi diocesani che potrà costituire per questo scopo, come le Caritas, organismi che è tenuto a creare sia a livello di parrocchie, sia di altri degli enti che fanno capo alla diocesi (can. 1280). La vigilanza sulla gestione dei beni della diocesi che compete al Vescovo diocesano alla luce delle norme e del Magistero deve dunque intendersi non solo come una mera opera di controllo, ma anche come una funzione fondamentale “di indirizzo” in materia di amministrazione dei beni, perché si realizzi quella “attenzione ai più poveri” che fa parte della missione pratica della Chiesa. - Źródło:
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Prawo Kanoniczne; 2017, 60, 2; 3-19
2353-8104 - Pojawia się w:
- Prawo Kanoniczne
- Dostawca treści:
- Biblioteka Nauki