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Tytuł:
Zofia Ernst (1918–1994): l’arte di vivere, l’arte di tradurre.
Zofia Ernst (1918–1994): the Art of Life and the Art of Translation
Autorzy:
Biernacka-Licznar, Katarzyna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446450.pdf
Data publikacji:
2017
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Zofia Ernstl
children’s literature
translation histories
topobiography
Nasza Księgarnia
Zofia Ernst
letteratura italiana per l’infanzia
storia di traduzione
topobiografia
Opis:
The aim in this article is to present the life and work of Zofia Ernst (1918–1994), an ardent connoisseur of Italian culture and literature and an accomplished translator of Italian books for adults and children. Drawing on D’hulst’s historiographic model (2001, 2010) and Kaczmarek’s topobiographical approach (2013), I address key moments in Ernst’s life. The focus on the life story of this one translator helps me outline the milieu in which she lived and worked as well as show her impact on how the representations of Italian literature took shape in Poland before 1994. I also explore translations of Italian literature for children and young adults that Zofia Ernst produced for the Polish publisher Nasza Księgarnia during the period of 1954–1974, as they still form an under-examined field.
L’obiettivo dell’articolo è quello di presentare la figura di Zofia Ernst (1918–1994), amante della cultura e della letteratura della Penisola Appenninica, e nota traduttrice della letteratura italiana per adulti e per ragazzi. Avvalendomi del modello storiografico di D’hulst (2001, 2010) e dell’approccio topobiografico di Kaczmarek (2013), analizzo i momenti chiave della biografia di Zofia Ernst. Uno studio attento della vita di una traduttrice ha permesso di descrivere l’ambiente in cui visse e lavorò, come pure di delineare il suo impatto sull’immagine della letteratura italiana in Polonia entro il 1994. Infine, mi sono concentrata sulle traduzioni della letteratura italiana per l’infanzia e l’adolescenza, preparate da Zofia Ernst negli anni 1954–1974 per la casa editrice Nasza Księgarnia, finora non studiate in maniera approfondita.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2017, 8.2; 11-36
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Wasted world o sporco mondo: tradurre i testi divulgativi per ragazzi sull’ambiente
Wasted World o Sporco Mondo: Translating Informational Books for Children on Environmental Issues
Autorzy:
Sezzi, Annalisa
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2117685.pdf
Data publikacji:
2022-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
ecology
translation
informational books
popularisation for children
edutainment
ecologia
traduzione
testi divulgativi
divulgazione per bambini
Opis:
The paper focuses on the Italian translations of two English informational books for children: Wasted World (2009) and Kids Fight Climate Change (2020), which deal with environmental issues. Informational books texts result from a complex dissemination process aimed at making specialised knowledge comprehensible to young readers. To achieve this purpose, informational books rely on various discursive popularising strategies, such as an array of explanations, and various methods for eliciting readers’ engagement, such as questions and irony. Indeed, they are part of what has come to be known as “edutainment,” in which education and entertainment are intertwined to create a “hybrid genre” (Buckingham and Scanlon, 2005). As the texts examined in the paper engage with ecology and environmental issues, they have a dual purpose: to inform and to raise awareness (ecoliteracy). Despite the importance of popularising texts, the translation of such products is still an underexplored field of research. The comparative analysis of the two English texts and their respective Italian translations centres on how global warming and climate change are described in the source and target texts. It examines how the popularising strategies are translated, given their importance in knowledge dissemination for children. The findings indicate that Italian translations, though retaining the combination of education and entertainment, tend to be more precise and more complex than the source texts. This is in line with the intercultural differences identified between Low Context (LC) cultures and High Context (HC) cultures.
Il presente studio si concentra sulle traduzioni italiane di due libri informativi per bambini in inglese – Wasted World (2009) e Kids Fight Climate Change (2020) –, che trattano di tematiche ambientali. I testi divulgativi sono il risultato di un complesso processo il cui scopo è quello di rendere comprensibile ai giovani lettori un sapere specialistico. Per farlo, questi libri si affidano a diverse strategie discorsive, come diversi tipi di spiegazione, e a diverse forme di coinvolgimento dei lettori, come le domande e l’ironia. Sono parte, infatti, di un fenomeno chiamato “edutainment” in cui educazione e intrattenimento si intrecciano per creare un “genere ibrido” (Buckingham e Scanlon, 2005). In particolare, i testi in analisi affrontano questioni ecologiche ed ambientali. Hanno pertanto un duplice scopo: informare e sensibilizzare i bambini all’interno di una prospettiva di sviluppo dell’“ecoliteracy”. Nonostante l’importanza di questi prodotti letterari, la traduzione di testi divulgativi è ancora un campo di ricerca poco esplorato sia in termini di diffusione destinata agli adulti che di diffusione destinata ai bambini. L’analisi comparativa si concentra sulle modalità tramite cui il riscaldamento globale e il cambiamento climatico vengono affrontati all’interno di questi testi e nelle rispettive traduzioni. Si esamina, nello specifico, come vengono tradotte le strategie divulgative, data la loro importanza nella disseminazione della conoscenza rivolta ai bambini. I risultati mostrano che le traduzioni italiane, pur mantenendo il connubio tra educazione e intrattenimento, tendono ad essere più precise e più complesse. Questo è in linea con le differenze interculturali identificate tra le culture a basso contesto (LC) e quelle ad alto contesto (HC).
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2022, 13.1; 165-192
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Untore 1630–2023. Cenni critici sulla traduzione polacca del romanzo Diceria dell’untore di Gesualdo Bufalino
Untore 1630–2023: Critical Notes on the Polish Translation of Gesualdo Bufalino’s Novel Diceria dell’untore
Autorzy:
Maniowska, Katarzyna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34670935.pdf
Data publikacji:
2024-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Gesualdo Bufalino
Diceria dell’untore
literary translation
literary analysis
(un)translatability
traduzione letteraria
analisi letteraria
(in)traducibilità
Opis:
Linguistic repertoires of all communities include references to their long-forgotten collective experiences, which are passed down from generation to generation. Such examples include the Italian expression untore, which is linked to the plague pandemic of 1630, pictured by Manzoni in his novel The Betrothed (Promessi sposi, 1840–1842). The figure of untore appears in Gesualdo Bufalino’s novel Diceria dell’untore (1981), translated into Polish by Elżbieta Jogałła (Opowieść siewcy zarazy, 2023). The recent global experience of the COVID-19 pandemic may be of great importance in understanding and reinterpreting Bufalino’s novel. The aim of my article is to analyse both the Polish translation and Diceria dell’untore, focusing on the historical and social context, Bufalino’s characteristic language, and the veiled meanings of the literary and linguistic allusions in the novel. By analysing selected passages of the novel and the translation, I examine the Polish translator’s solutions and indicate other possible interpretations of the novel and therefore its translation. The examples I discuss expand our understanding of (un)translatability-related issues.
Nel repertorio linguistico di ogni comunità si possono trovare riferimenti a esperienze recondite, che vengono tramandate di generazione in generazione. Ne è un esempio l’espressione italiana untore, che si riferisce alla pandemia della peste del 1630, ricordata da Manzoni nel suo romanzo I Promessi Sposi (1840–1842). La figura di untore è stata ripescata da Gesualdo Bufalino nel romanzo Diceria dell’untore pubblicato nel 1981 e tradotto in polacco da Elżbieta Jogałła (Opowieść siewcy zarazy, 2023). La recente esperienza globale della pandemia COVID-19 può essere di grande importanza per comprendere e reinterpretare il romanzo di Bufalino. L’obiettivo del presente articolo è l’analisi della traduzione polacca con particolare attenzione al contesto storico e sociale, alla specificità del linguaggio dello scrittore e ai significati contenuti nelle allusioni letterarie e linguistiche celate nel romanzo. Lo studio comparativo dei frammenti del romanzo e della traduzione serve per esaminare alcune soluzioni traduttive nella versione polacca del romanzo, nonché indicare altre possibili interpretazioni del romanzo e quindi della sua traduzione. Alcuni esempi tratti dal romanzo tradotto vengono esaminati per approfondire la questione della (in)traducibilità.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2024, 15.1; 173-194
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Tradurre la lineetta singola: uno studio contrastivo macedone-italiano
Translating the Dash: A Contrastive Study of Macedonian-Italian
Autorzy:
Stojmenova Weber, Roska
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446352.pdf
Data publikacji:
2019-09-13
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
translation
Macedonian
Italian
punctuation
dash
traduzione
macedone
italiano
punteggiatura
lineetta singola
Opis:
The aim of this article is to illustrate the strategies adopted to translate the dash from Macedonian into Italian in contemporary literary texts. This punctuation mark follows partially different principles in the two languages: morpho-syntactic and informative-textual ones in Macedonian and informative-textual principles in Italian. In addition, the source language reveals a frequent and systematic use of the dash, while it is not very common in the target language nor fully integrated into its punctuation system. From this analysis, two significant data have emerged. Firstly, it has been observed that, amongst the translating strategies of the dash from Macedonian into Italian, what prevails is the use of a “passe-partout” comma, which separates two clauses and replaces stronger punctuation marks, such as the colon, the semicolon, and the period. Secondly, it has been observed that the translation does not contribute to transferring the Macedonian model into the Italian language: the dash of the original text is kept in the target text only when there is equivalence between the two punctuation systems.
il contributo si propone di illustrare le strategie applicate nell’atto traduttivo della lineetta singola dal macedone all’italiano in testi letterari contemporanei. Nelle due lingue il segno di punteggiatura risponde a principi parzialmente diversi: morfosintattici e informativo-testuali in macedone e informativo-testuali per quanto riguarda l’italiano. Inoltre, la lingua di partenza presenta un uso frequente e sistematico della lineetta singola, mentre nella lingua d’arrivo essa non è pienamente integrata nel sistema interpuntivo ed è poco diffusa. Dall’analisi sono emersi due dati significativi. Si è osservato, innanzitutto, che tra le strategie di resa della lineetta dal macedone all’italiano predomina la sostituzione con la virgola “passepartout”, la quale si pone a cavallo di due Enunciati al posto dei segni interpuntivi più forti, quali i due punti, il punto e virgola e il punto fermo. In secondo luogo, si è notato che il risultato della traduzione non contribuisce a diffondere in italiano usi plasmati sul modello macedone: la lineetta singola del testo originale è trasposta nel testo di arrivo unicamente quando c’è equivalenza tra i due sistemi interpuntivi.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2019, 10.1; 261-278
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Tecniche di traduzione dei termini minerari nelle guide della Miniera di Sale di Wieliczka
Techniki tłumaczenia terminologii górniczej w przewodnikach po Kopalni Soli w Wieliczce
Autorzy:
Woźniakiewicz, Joanna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/520881.pdf
Data publikacji:
2017
Wydawca:
Uniwersytet Pedagogiczny im. Komisji Edukacji Narodowej w Krakowie
Tematy:
lingue speciali
terminologia mineraria
traduzione specializzata
strategie di traduzione
guide turistiche
języki specjalistyczne
terminologia górnicza
tłumaczenie specjalistyczne
strategie tłumaczeniowe
przewodniki turystyczne
Opis:
L’articolo analizza alcuni problemi di traduzione che sono ravvisabili nelle guide turistiche, redatte in lingua italiana, sulla miniera di sale di Wieliczka. Gran parte delle difficoltà nella traduzione dipende dalla presenza di una terminologia specialistica molto ricca e variegata, soprattutto nel campo delle tecniche di estrazione mineraria e in quello della geologia. Vi sono anche frequenti termini connotati culturalmente o relativi a un fenomeno legato a un luogo specifico, che non hanno corrispondenti in altre lingue. Nell’articolo vengono presentate possibili tecniche di traduzione che tengano conto anche del destinatario della traduzione.
Artykuł jest poświęcony problemom związanym z tłumaczeniem na język włoski tekstów przewodników po Kopalni Soli w Wieliczce. Trudności w tłumaczeniu wynikają przede wszystkim z obecności specjalistycznej terminologii, bardzo bogatej i zróżnicowanej, przede wszystkim z dziedziny techniki górniczej oraz geologii. Częste są również terminy nacechowane kulturowo lub związane ze ściśle określonym miejscem, które nie mają odpowiedników w innych językach. Artykuł omawia możliwe techniki tłumaczeniowe, które mogą mieć zastosowanie w omawianych przypadkach.
Źródło:
Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura; 2017, 9, 1 "Gli orizzonti dell’italianistica: tradizione, attualita e sfide di ricerca"; 142-151
2083-7275
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Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura
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Artykuł
Tytuł:
Ricerche polacche sulle traduzioni di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza: il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?
Polish Research on Translations of Children’s Literature: The Glass Half Empty or Half Full?
Autorzy:
Paprocka, Natalia
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446402.pdf
Data publikacji:
2017
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
traduzione
traduzione per l’infanzia e l’adolescenza
letteratura per l’infanzia e l’adolescenza
ricerche polacche
scienza della traduzione
translation
translation for young readers
children’s and young adult literature
Polish research
Translation Studies
Opis:
The aim of this paper is to offer a comprehensive review of Polish research on translations of children’s and young adult literature. In the first part, I outline which disciplines are represented by Polish researchers who specialise in this subdiscipline, and then I present in chronological order the development of research from the 1960s, through the fertile period of the turn of the millennium, to the most recent years. Furthermore, I outline the general trends and orientations visible in research on this type of translation, placing particular attention on Polish researchers’ references to general research in Translation Studies.
L’obiettivo del presente articolo è quello di offrire un’ampia rassegna degli studi polacchi sulle traduzioni di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza. Nella prima parte l’autrice specifica quali sono le discipline della scienza rappresentate dagli studiosi che si occupano di tale subdisciplina, per poi passare in rassegna cronologica lo sviluppo delle ricerche, dalla fase iniziale negli anni Sessanta fino ai tempi più recenti. Vengono individuate inoltre tendenze generali e ambiti di ricerca che si possono notare negli studi su tale tipologia di traduzioni, con un’attenzione particolare nei confronti dei richiami, da parte degli studiosi polacchi, alle ricerche inerenti alla scienza della traduzione.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2017, 8.2; 141-164
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Rappresentazioni mentali e serie interpretative. L’infinito e Alla luna in polacco
Mental Representations and Interpretative Series: Giacomo Leopardi’s L’Infinito and Alla luna in Polish
Autorzy:
Ceccherelli, Andrea
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2162250.pdf
Data publikacji:
2022-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Giacomo Leopardi in Poland
mental representation
cognitivism and translation
stereotypes in translation
intentio interpretis
Giacomo Leopardi in Polonia
rappresentazione mentale
cognitivismo e traduzione
stereotipi in traduzione
Opis:
The article examines the Polish ‘translation series’ of two idylls by Giacomo Leopardi: L’infinito and Alla luna, focusing on selected linguistic and cultural factors behind the translators’ choices. In L’Infinito, one notices a recurrent difficulty in effectively rendering the alternation of the demonstratives questo and quello and the key metaphor of naufragare. In both cases, the purported Polish lexical counterparts fail to produce an adequate mental representation, and as a result the scene constructed by the translators hardly conveys the scene constructed by the author. For their part, the Polish versions of Alla luna display a striking interpretative tradition of the last verse, with the second che in ‘ancor che triste e che l’affanno duri’ understood by all translators in an optative sense (as a wish), rather than in a concessive sense. Having used the variantist approach to show that the intentio auctoris unequivocally provides a concessive phrase and that the intentio operis does not admit the stereotype of masochism (a degeneration of the topos of Leopardi as a Weltschmerz poet), I focus on the intentio interpretis (a specific form of intentio lectoris) and argue that this tradition of translatory infidelity stems not only from the probable reliance of each version on its predecessor(s) (typical of what textual philology calls ‘conjunctive errors’), but also – given the absence of such an interpretative tradition in other languages and cultures – from the Polish translators’s unconscious mental predisposition to accept such a misrepresentation. The roots of this predisposition are to be found in the history of Polish culture as it has been formed – and deformed – since the 19th century, when the cult of suffering became central to it.
L’articolo prende in esame le “serie traduttive” polacche di due idilli di Leopardi: L’infinito e Alla luna, concentrandosi su alcuni fattori linguistici e culturali che condizionano i traduttori, indirizzando le loro scelte. In particolare, nell’Infinito si nota una difficoltà a rendere l’alternanza dei dimostrativi “questo” e “quello” e la metafora chiave del “naufragare”: in entrambi i casi la lingua polacca pone ostacoli in termini di rappresentazione mentale suggerita dai presunti equivalenti lessicali, con la conseguenza che la scena costruita dai traduttori fatica a porsi come equivalente rispetto alla scena costruita dall’autore. Nelle versioni polacche di Alla luna colpisce invece la tradizione interpretativa riguardante l’ultimo verso: il secondo “che” di “ancor che triste e che l’affanno duri” è infatti inteso da tutti i traduttori in senso ottativo – come un auspicio. Dopo aver mostrato, tramite la variantistica, che l’intentio auctoris prevede inequivocabilmente una frase concessiva e che l’intentio operis non ammette lo stereotipo del masochismo (degenerazione del topos di Leopardi cantore del Weltschmerz), l’articolo si concentra sulla intentio interpretis (forma specifica di intentio lectoris), ipotizzando che all’origine di tale tradizione di tradimento traduttivo vi sia non solo la probabile dipendenza di ogni versione da una o più di quelle che la precedono (come è il caso di quelli che la filologia testuale chiama “errori congiuntivi”), ma anche – a fronte dell’assenza di tale tradizione interpretativa in altre lingue e culture – un’inconscia predisposizione mentale dei traduttori polacchi ad accettare un simile travisamento; predisposizione le cui radici sono da cercare nella storia della cultura polacca quale si è andata formando – e deformando – a partire dall’Ottocento, soprattutto in riferimento al ruolo che in essa occupa da allora il culto della sofferenza.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2022, 13.2; 15-34
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Quo vadis di Henryk Sienkiewicz nell’offerta delle case editrici italiane per l’infanzia e l’adolescenza
Italian editions of henryk sienkiewicz’s quo vadis for children and young adults
Autorzy:
Biernacka-Licznar, Katarzyna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1929878.pdf
Data publikacji:
2021-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Henryk Sienkiewicz
Italian publishing market
Quo Vadis
translation for children and
young adults
quantitative analysis
mercato editoriale italiano
Quo vadis
traduzione per l’infanzia
e l’adolescenza
analisi quantitativa
Opis:
The paper outlines the publishing history of Henryk Sienkiewicz’s Quo Vadis in Italian editions for children and young adults in the 20th century. The research conducted so far has shown that Sienkiewicz’s novel was part of Italian publications for a young readership as early as at the beginning of the 20th century, and that the book was frequently republished and reedited by numerous publishing houses over the following decades. The paper aims to present the strategies applied by Italian publishers as they recast Sienkiewicz’s work into versions specifically targeting young readers. Sienkiewicz’s Roman narrative proved a source of easy revenue for many publishing houses. Discreditable translatory practices were, at least at the beginning of the 20th century, mainly the domain of Milanese publishers whose efforts also focused on reworkings of Quo Vadis for children and young adults after the Second World War. The paper discusses examples that vividly illustrate the commercialisation of literature and publishers’ responses to the changes of the Italian publishing market in the second half of the 20th century. The findings of a study that used quantitative methods to analyse the corpus of 18 Italian editions of Quo Vadis are presented as well.
L’articolo abbozza la storia delle edizioni italiane per ragazzi e adolescenti di Quo vadis di Henryk Sienkiewicz nel XX secolo. Sulla base delle ricerche finora svolte, è stato accertato che l’opera di Sienkiewicz comparve nell’offerta editoriale italiana rivolta ai giovani lettori già dall’inizio del Novecento, e poi per molti decenni fu volentieri riproposta da numerose case editrici. L’obiettivo dell’articolo è quello di indicare le strategie degli editori italiani che, pensando ai giovani lettori, portarono alla realizzazione di nuove versioni dell’opera di Sienkiewicz. La trama romana del romanzo di Sienkiewicz si rivelò una fonte di facile guadagno per molte case editrici e in ambito di pratiche traduttive ingloriose si distinsero, almeno all’inizio del Novecento, gli editori milanesi, offrendo, soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale, anche rifacimenti e riadattamenti di Quo vadis per il giovane pubblico. Gli esempi riportati nel testo illustrano anche il processo di commercializzazione della letteratura e le risposte degli editori all’evoluzione del mercato editoriale italiano nella seconda metà del XX secolo. L’articolo presenta anche i risultati della ricerca sul corpus di 18 edizioni italiane di Quo vadis con l’applicazione dei metodi quantitativi selezionati. Parole chiave: Henryk Sienkiewicz, mercato editoriale italiano, Quo vadis, traduzione per l’infanzia e l’adolescenza, analisi quantitativa
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2021, 12.2; 189-208
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Pinocchio in Emojitaliano. Przekład eksperymentalny w kulturze zwrotu wizualnego i performatywnego
Pinocchio in Emojitaliano. The Experimental Translation in the Culture of Visual and Performative Turn
Pinocchio in Emojitaliano. La traduzione sperimentale come riflesso di una svolta visuale e performativa
Autorzy:
Majdzik, Katarzyna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/487201.pdf
Data publikacji:
2018
Wydawca:
Wydawnictwo Uniwersytetu Śląskiego
Tematy:
Pinocchio
Carlo Collodi
experimental translation
intersemiotic translation
iconic turn
performative turn
Pinocchio, Carlo Collodi
traduzione sperimentale
traduzione intersemiotica
svolta visuale
svolta performativa
Opis:
SOMMARIO | Nel presente articolo si parla della traduzione sperimentale di Pinoc¬chio (La storia di un burattino) di Carlo Collodi, classico di letteratura per l’infanzia, dall’i- taliano verso il codice (linguaggio) artificiale delle emoji (disponibile prima in Internet, su Twitter, e nel 2017 pubblicata in forma cartacea). Il problema di questa particolare traduzione viene presentato in un contesto piu ampio delle traduzioni tramite emoji e di altre forme di traduzione sperimentale. il testo, originariamente destinato ad uso on line, dimostro gli attuali cambiamenti culturali e puo essere inteso come riflesso di una svolta visuale — come risulta dal titolo — e performativa nelle scienze umanistiche.
The article discusses the experimental translation of the classic of chil- dren’s literature — the Pinocchio (La storia di un burattino) by Carlo Collodi — from Italian into the artificially created language of the emoji signs. The translation was initially created on the Internet (Twitter platform), and then published in print in 2017. The issue of the translation was presented in the context of other translations of literature into emoji sings and experimental translation in general. This originally new-media translation illustrates the cultural transformations of modernity and can be understood as the expression of iconic (visual) and performative turn in humanities..
Źródło:
Przekłady Literatur Słowiańskich; 2018, 9, 1; 125-146
1899-9417
2353-9763
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Przekłady Literatur Słowiańskich
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
O przyjemności tłumaczenia
The Pleasure of Translating
Il piacere di tradurre — riassunto
Autorzy:
Płaszczewska, Olga
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/487210.pdf
Data publikacji:
2018
Wydawca:
Wydawnictwo Uniwersytetu Śląskiego
Tematy:
translator’s and reader’s pleasure
translation, adequacy
rational and irrational reasons of translation
il piacere del traduttore
il piacere del lettore
traduzione
adegua- tezza
motivi razionali e irrazionali della traduzione
Opis:
SOMMARIO | il saggio, ricco in riferimenti alla poesia internazionale (A. Pozzi, A. Merini, j. Przyboś, G. Snyder, M. Fernandes), alla letteratura religiosa (S. Stevan, A.M. Canopi) e popolare (G. Mattei), inoltre alla saggistica dotta (L. Bernardini, S. Gra- ciotti), costituisce una riflessione sul ruolo del piacere come una delle ragioni principali per cui si traduce. All’inizio si spiega il perche dei riferimenti alle soggettive esperienze traslatologiche dell’autrice. Poi si analizzano e si classificano vari aspetti del piacere del lettore. il punto di partenza e quindi l’avventura di lettura e di curiosita che viene saziata nell’atto di leggere. inoltre, vengono discusse alcune ragioni non-intellettuali per cui si intraprende la traduzione, specialmente quelle emotive e psicologiche. Dopo vengono presentate difficolta nel rendere in una lingua straniera il testo scritto in uno dei linguaggi settoriali. Poi si esamina la sfida della traduzione della poesia. Alla fine, come allusione al pensiero di Władysław Tatarkiewicz, il piacere del traduttore viene paragonato al piacere del cacciatore. In un tale contesto, ogni atto di traduzione si presenta come un atto d’amore per la lingua, letteratura e cultura. Il testo si conclude con la traduzione de La derniere translation di Millór Fernandes.
The essay, containing references to international poetry (A. Pozzi, A. Merini, J. Przyboś, G. Snyder, M. Fernandes), popular (G. Mattei), religious (S. Stevan, A.M. Canopi) and academic literature (L. Bernardini, S. Graciotti), deals with the problem of considering the pleasure a significant reason for which we translate. First of all, the ref¬erences to the author’s personal experiences of translating are discussed. Besides, various aspects of the reader’s pleasure are analysed and classified, starting with the adventure of reading and satisfying one’s curiosity. Moreover, the not intellectual, psychological and emotional motivations of translation are expanded upon. Furthermore, the difficulties of rendering a specialized text are presented. Subsequently, the challenge of translating poetry into a foreign language is examined. Finally, in reference to Władysław Tatarkiew- icz’s thought, the translator’s pleasure is likened to the hunter’s pleasure. In such a context, each act of translation may be seen an act of love for language, literature and culture. Last but not least, the translation of a self-referential poem La derniere translation by Millór Fernandes is presented and commented on.
Źródło:
Przekłady Literatur Słowiańskich; 2018, 9, 1; 37-58
1899-9417
2353-9763
Pojawia się w:
Przekłady Literatur Słowiańskich
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Nobilitazione come scelta traduttiva. Il caso di Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia nella traduzione polacca
Ennoblement as translator’s choice. Tre metri sopra il cielo by Federico Moccia in the Polish translation
Autorzy:
Sosnowski, Roman
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1335261.pdf
Data publikacji:
2018-11-16
Wydawca:
Uniwersytet Łódzki. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego
Tematy:
indici di ricchezza lessicale
traduzione italiano-polacco
analisi traduttiva
nobilitazione come tendenza deformante
indices of lexical richness
Italian-Polish translation
translation analysis
ennoblement as deforming tendence
Opis:
L’analisi riguarda il romanzo di Tre metri sopra il cielo in italiano e la sua traduzione polacca. Partendo dal differente valore degli indici di ricchezza lessicale nel prototesto e nel testo tradotto viene analizzata la resa in polacco di espressioni stereotipate selezionate con il metodo semiautomatico. L’analisi rivela che alle ripetizioni di Moccia nella traduzione polacca corrispondono piu soluzioni lessicali. In base all’analitica della traduzione di Berman esse vengono interpretate come casi di nobilitazione. Oltre a interpretarlo si cerca di giustificare il ricorso alla nobilitazione nel caso della paraletteratura.
In the paper the novel Tre metri sopra il cielo and its Polish translation are analyzed. Different values of the indices of lexical richness of the Italian and the Polish text lead to the further analysis of stereotyped expressions in Moccia’s novel and in the Polish translation. Comparing the most frequent expressions in the semiautomated manner you discover that to every Italian expression, often repeated, correspond several Polish translations. These solutions are classified in Berman’s terms as nobilitation. In parallel, we try to justify the translators’ choice of nobilitation as adequate in case of paraliterature.
Źródło:
Translatorica & Translata; 2018, 1; 49-59
2657-5817
Pojawia się w:
Translatorica & Translata
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Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Le traduzioni polacche delle novelle di Grazia Deledda (1906–1939)
Polish Translations of Grazia Deledda’s Short Stories (1906–1939)
Autorzy:
Łukaszewicz, Justyna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34670928.pdf
Data publikacji:
2024-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Grazia Deledda
short stories
literary translation
translation from Italian into Polish
literary image
novelle
traduzione letteraria
traduzione dall’italiano al polacco
immagine letteraria
Opis:
The paper is devoted to the editorial and translation history of Grazia Deledda’s short stories in Poland before the Second World War, a topic barely touched upon in scholarship so far. I establish which original collections were most successful and examine the circumstances of the publication of the translations, taking into consideration the translators and the profiles of the journals that published the eleven translated short stories. My study of the translations themselves focuses on the translators’ approach to Italian and Sardinian nature and culture and identifies elements that were eliminated, reproduced without explanation, or explained by means of notes. My findings are that only one translation is equipped with footnotes, that the local colour is largely rendered in translation, and that major losses in translation include some elements of descriptions of landscapes and characters.
Il saggio è dedicato alla fortuna editoriale e traduttiva della novellistica deleddiana in Polonia prima della Seconda guerra mondiale, un argomento finora poco studiato. Si stabilisce quali siano state le raccolte originali più fortunate; si esaminano altresì le circostanze della pubblicazione delle traduzioni, prendendo in considerazione le figure dei traduttori e il profilo delle riviste che hanno accolto le undici novelle tradotte. Lo studio delle traduzioni si focalizza sull’approccio dei traduttori nei confronti della natura e della cultura italiana e sarda per approfondire la questione delle scelte traduttive. Ci si chiede in particolare quali elementi sono stati eliminati, quali invece sono stati riprodotti senza spiegazioni o spiegati con uso di note. L’indagine qui condotta ha portato alla conclusione che solo una fra le traduzioni esaminate contiene delle note à piè di pagina, che il colorito locale è stato in gran parte rispettato e che le perdite interessano maggiormente gli elementi descrittivi relativi a paesaggi e personaggi.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2024, 15.1; 105-126
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
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Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Le prime traduzioni polacche delle poesie italiane di Pietro Bembo
The first polish translations of Pietro Bembo’s italian poetry
Autorzy:
Kowalczyk-Cantoro, Daria
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1929882.pdf
Data publikacji:
2021-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
translation
Bembo
Renaissance
Dickstein-Wieleżyńska
Grossekowa
Rinascimento
traduzione
Opis:
The present article aims to analyse the 20th-century Polish translations of Pietro Bembo’s work. Although Bembo was one of the main representatives of the Italian Renaissance and a prolific writer, of all his lyric poetry, only six songs from the collection Rime, a short poem from the dialogue Gli Asolani, and recently the Stanze have been fully translated. We owe most of the earlier translations to Julia Dickstein-Wieleżyńska, an important populariser of Italian culture in the interwar period. Two poems were translated by Maria Grossekowa, a poet, publicist, and feminist of the early 20th century. The small fragments of Bembo’s sonnets translated by Edward Porębowicz are also worthy of mention. The article focuses on the metric-formal and semantic-lexical analysis of DicksteinWieleżyńska’s versions and examines the techniques used by the translator. Dickstein-Wieleżyńska’s translations are quite equivalent semantically, and although she introduces some reduction or amplification, she does so without upsetting the semantic dominant. Moreover, it has been noted that, in her translations, Dickstein-Wieleżyńska often uses terms that refer to an idea of brightness, which also characterises her own poetic writing. Since Bembo is considered the pioneer of Petrarchism, the analysis of the Polish translations of Bembo’s poems is deepened through comparisons with some versions of Petrarch’s poems translated by Felicjan Faleński and published in 1881.
Il presente articolo si pone l’obiettivo di analizzare le traduzioni polacche novecentesche di Pietro Bembo. Anche se Bembo è uno dei principali rappresentanti del Rinascimento italiano e uno scrittore prolifico, di tutte le sue liriche sono state tradotte integralmente soltanto sei canzoni dalla raccolta Rime, una breve poesia dal dialogo Gli Asolani e recentemente le Stanze. La maggior parte delle traduzioni le dobbiamo a Julia Dickstein-Wieleżyńska, importante divulgatrice della cultura italiana nel periodo interbellico. Due poesie sono state tradotte da Maria Grossekowa, una poetessa, pubblicista e femminista dei primi del Novecento. Bisogna menzionare anche i piccoli frammenti dei sonetti di Bembo tradotti da Edward Porębowicz. L’articolo si concentra sull’analisi metricoformale e semantico-lessicale delle versioni di Dickstein-Wieleżyńska ed esamina le tecniche usate dalla traduttrice. Le traduzioni sono piuttosto equivalenti dal punto di vista semantico. Sebbene la traduttrice introduca qualche riduzione o amplificazione, lo fa senza sconvolgere la dominante. Inoltre, è stato notato che Dickstein-Wieleżyńska nelle sue traduzioni spesso utilizza i termini che rimandano a un’idea di luminosità e che rappresentano anche una delle dominanti della sua produzione poetica. Poiché Bembo è considerato il pioniere del petrarchismo, l’analisi delle traduzioni polacche dei componimenti bembiani viene approfondita dalla comparazione con alcune versioni delle poesie di Petrarca realizzate da Felicjan Faleński e pubblicate nel 1881.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2021, 12.2; 111-128
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Lazzi goldoniani in veste polacca. Analisi di alcune traduzioni polacche della commedia "Il servitore di due padroni"
Lazzi Goldoniego w polskiej odsłonie. Analiza wybranych polskich tłumaczeń komedii "Sługa dwóch panów"
Autorzy:
Kwaśniewska-Urban, Paulina
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/520909.pdf
Data publikacji:
2017
Wydawca:
Uniwersytet Pedagogiczny im. Komisji Edukacji Narodowej w Krakowie
Tematy:
Goldoni
traduzione teatrale
lazzi
commedia
przekład teatralny
komedia
Opis:
Lo scopo dell’articolo è quello di presentare le traduzioni polacche di tre lazzi goldoniani presenti nella commedia Il servitore di due padroni. Si tratta di una delle pièces più significative e note del drammaturgo veneziano e ciò giustifica il fatto che molti autori si siano cimentati nella traduzione del testo. Nell’analisi vengono esaminati esempi provenienti da cinque versioni polacche della commedia, di cui quattro inedite (Trzciński 1921, Boyé 1927, Piszczek e Skibiński 1980, Wasilewska 2015), e di una traduzione pubblicata dalla casa editrice Państwowy Instytut Wydawniczy, ossia quella di Jachimecka (1955). La prima parte dell’articolo è dedicata a vagliare alcuni lazzi goldonani, mentre la seconda è un’analisi delle versioni in lingua polacca della commedia di Goldoni.
Artykuł prezentuje analizę propozycji tłumaczeń trzech lazzi (gagów) obecnych w komedii Carla Goldoniego „Sługa dwóch panów” („Il servitore di due padroni”). Omawiana sztuka jest uważana za jedną z najważniejszych komedii weneckiego twórcy i doczekała się kilku przekładów na język polski, z których pięć zostało wykorzystanych w artykule. Cztery z wybranych przekładów to tłumaczenia przygotowane na potrzeby sceny (Trzciński 1921, Boyé 1927, Piszczek i Skibiński 1980, Wasilewska 2015), jeden (Jachimecka 1955) został wydany nakładem Zakładu Ossolińskich. Pierwsza część artykułu to szczegółowa analiza wykorzystanych przez Goldoniego w sztuce lazzi, druga zaś to analiza wyborów tłumaczy, którzy zdecydowali się na transfer owych lazzi do języka i kultury polskiej.
Źródło:
Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura; 2017, 9, 1 "Gli orizzonti dell’italianistica: tradizione, attualita e sfide di ricerca"; 237-251
2083-7275
Pojawia się w:
Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura
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Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
La presenza della letteratura polacca per l’infanzia sul mercato italiano. Il caso di Nasza Księgarnia
Polish Children’s and Young Adult Literature on the Italian Publishing Market: The Case of the Nasza Księgarnia Publishing House
Autorzy:
Biernacka-Licznar, Katarzyna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2162247.pdf
Data publikacji:
2022-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Contemporary Polish Literature for Children’s and Young Readers
Literary Translation
Nasza Księgarnia
Italian Publishing Market
Emilia Dziubak
la contemporanea letteratura polacca per l’infanzia
traduzione
il mercato editorial italiano
Opis:
The history and publishing output of Nasza Księgarnia, Poland’s biggest publisher of children’s and young adult literature founded in 1921 and still operating, has been extensively researched by bibliologists and literature scholars over the last decades (Bylina, 1961; Aleksandrzak, 1972; Rogoż, 2009; Jamróz-Stolarska, 2014; Biernacka-Licznar, 2018a; Gawryluk, Lajborek & Korobkiewicz, 2021). However, the post-2000 productions of contemporary Polish writers and their translations into Italian have not attracted interest from Polish researchers yet. The paper aims to examine the publishing repertory of Nasza Księgarnia and identify the list of titles that made their way into the hands of the Italian reading public between 2012 and 2022. Based on the bibliometric method and interviews with the NK staff, the study generated reliable data and yielded a detailed account of the repertory released on the Italian publishing market in the last decade.
La storia e la produzione editoriale della casa editrice Nasza Księgarnia fondata nel 1921 a Varsavia e operante fino ad oggi, è un tema che è stato oggetto di intense ricerche condotte da bibliologi e studiosi di letteratura per l’infanzia negli ultimi decenni (Bylina, 1961; Aleksandrzak, 1972; Rogoż, 2009; Jamróz-Stolarska, 2014; Biernacka-Licznar, 2018a; Gawryluk, Lajborek & Korobkiewicz, 2021). La questione del repertorio editoriale di autori polacchi contemporanei le cui opere sono state scritte dopo il 2000, e la loro traduzione in italiano, non ha finora incontrato l’interesse dei ricercatori polacchi. L’obiettivo dell’articolo è quello di analizzare il repertorio editoriale di Nasza Księgarnia e stabilire un elenco di titoli che sono stati pubblicati in Italia nel periodo 2012–2022. L’uso del metodo statistico nello studio e le interviste con le persone responsabili dell’introduzione dell’offerta editoriale sul mercato italiano hanno permesso di ottenere dati affidabili e dettagliati per descrivere il repertorio che si è affacciato sul mercato editoriale italiano nell’ ultimo decennio.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2022, 13.2; 85-105
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł

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