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Wyszukujesz frazę "polacco" wg kryterium: Temat


Tytuł:
La necessità di distinguere la perfettività dalla risultatività per comprendere il funzionamento dei tempi verbali italiani e polacchi
The Necessity to Distinguish Perfectivity from Resultativity in Order to Understand the Usage of Italian and Polish Tenses
Autorzy:
Nowakowska, Małgorzata
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446345.pdf
Data publikacji:
2018-06-20
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
perfettività
imperfettività
risultatività
italiano
polacco
perfectivity
imperfectivity
resultativity
Italian
Polish
Opis:
Nel presente articolo sono messi a confronto i sistemi verbali dell’italiano e del polacco, confronto che non è stato finora fatto in modo sistematico. In italiano l’opposizione tra forme semplici e composte riguarda tutte le forme verbali, finite e non-finite, e tutti i tempi verbali. Questa opposizione morfologica convoglia un’opposizione aspettuale: le forme composte hanno un valore detto “risultativo”, mentre le forme semplici ne sono prive. In altre parole, un verbo in forma composta fornisce un’informazione non solo sull’avvenimento espresso dal verbo, ma implica anche un riferimento posteriore all’avvenimento. In polacco la morfologia verbale è più complessa, ma è sempre sottomessa all’opposizione perfettività vs imperfettività. Quest’opposizione, similmente a quella tra forme semplici e composte in italiano, ha marche in tutte le forme finite e non-finite, e in tutti i tempi. L’opposizione perfettività vs imperfettività concerne anche la categoria dell’aspetto, ma l’informazione è diversa. La forma perfettiva conferisce a un avvenimento una rappresentazione globale, il che implica l’impossibilità di analizzarlo in fasi. Invece la forma imperfettiva rappresenta un avvenimento prescindendo dal suo inizio e dalla sua fine. Dal confronto tra i due sistemi verbali emerge una differenza importante. Il cosiddetto valore “risultativo”, marcato dalle forme composte in italiano, non si è grammaticalizzato in polacco. L’opposizione perfettività vs imperfettività, tipica del polacco, non ha marche morfologiche specifiche in italiano. Quest’opposizione è limitata a due tempi passati: l’imperfetto ha valore imperfettivo, mentre il passato remoto perfettivo.
In this article, following a critical examination of some Italian academic grammars, a new systematisation of the verbal systems of Italian and Polish is proposed. In Italian, resultativity is a principal aspectual meaning, which can be seen in Italian verbal morphology. Compound tenses have grammaticalised the resultative meaning, whereas simple tenses have grammaticalised the lack of it, that is, they denote situations without any outcome. The author of the article proposes to separate this strongly grammaticalised opposition from the opposition of perfectivity vs imperfectivity, for which Italian does not have special grams. In this case, Italian uses two past tenses: the passato remoto with perfective meaning and the imperfetto with imperfective meaning. In Italian, it is not possible to express these opposite meanings in the future. This conception of the Italian verbal system is complicated by the coexistence of two past tenses used in narrating, i.e., the passato remoto and the passato prossimo. In fact, they are not duplicates because they belong to two complementary systems. Unlike Italian, Polish has grammaticalised the opposition between perfectivity and imperfectivity, which means that it uses specialised grams conveying one of these two aspect meanings. This opposition is morphologically marked in future and past tenses and in non-finite forms of verbs. Besides, imperfective Polish verbs are used to indicate a past or future situation without giving information about its end or its continuation, a usage that is impossible with the Italian imperfetto tense. Polish, unlike Italian, does not have any grams conveying the result meaning; instead, it uses past-tense forms, as only this tense can indicate how the past action implies the lasting present state.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2018, 9.1; 159-183
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Insegnare il trapassato prossimo a madrelingua polacchi
Teaching the Italian "Trapassato Prossimo" Tense to Polish Native Speakers
Autorzy:
Scarpel, Sebastiano
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446522.pdf
Data publikacji:
2018-11-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Italian
Polish
pluperfect
past perfect
resultativity
italiano
polacco
trapassato prossimo
risultatività
Opis:
The Italian pluperfect (trapassato prossimo) differs from other past tenses due to the fact that it implies a point of reference situated in the past. Although it is frequently used in both written and spoken language, little space is devoted to this tense in textbooks of Italian for foreigners. This can be explained by taking into consideration the following two factors: on the one hand, the Italian pluperfect usually can be substituted by other tenses (like the present perfect, passato prossimo, and preterite, passato remoto); on the other hand, the choice of the speaker to use this tense is often difficult to explain. In other words, the abovementioned point of reference is sometimes difficult to locate. A full comprehension of the Italian pluperfect can be problematic for a Polish speaker, as contemporary Polish does not have tenses with similar functions. The aim of this paper is to reflect on the teaching of the Italian pluperfect to Polish students, highlighting some linguistic issues that should be considered by the teacher.
Il trapassato prossimo è un tempo verbale che si distingue rispetto agli altri tempi passati per il fatto di presupporre la presenza di un momento di riferimento collocato nel passato. Nonostante il suo uso sia frequente anche nell’italiano parlato, lo spazio dedicatogli nei manuali di italiano per stranieri è spesso limitato. Ciò si può spiegare considerando due fattori: da una parte il trapassato prossimo può essere spesso sostituito da altri tempi “concorrenti” (in primis passato prossimo e passato remoto); in secondo luogo la scelta del parlante di servirsi di tale tempo risulta a volte ardua da spiegare. In altre parole, può essere difficile individuare il momento di riferimento sopra menzionato. La comprensione del trapassato prossimo può risultare problematica per uno studente polonofono, in quanto il polacco contemporaneo non presenta tempi con funzioni analoghe. Con questo articolo si vuole riflettere sull’insegnamento del trapassato prossimo a studenti di lingua polacca, evidenziando alcune questioni di natura linguistica che dovrebbero essere prese in considerazione dal docente.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2018, 9.2; 239-253
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Il sistema nominale italiano e polacco a confronto: riflessioni sulle categorie grammaticali di genere e caso
The Nominal Systems of Italian and Polish in Comparison: Some Remarks on Gender and Case as Grammatical Categories
Autorzy:
Latos, Agnieszka
Pronińska, Aleksandra
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446562.pdf
Data publikacji:
2019-09-13
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
nominal system
gender
case
Italian
Polish
sistema nominale
genere
caso
italiano
polacco
Opis:
The present study features a description and comparison of the Italian and Polish nominal systems. Our tertium comparationis are two grammatical categories: gender and case. Gender is morpho-syntactically coded in both languages; case, however, is morphologically coded only in Polish, while in Italian it is predominantly expressed by the use of prepositions. Focusing on the noun class, we contrastively examine the ways and means used to express the two grammatical meanings. In particular, we compare grammatical meanings expressed by morphological and syntactic cues. As a multifaceted category, grammatical gender classifies Italian and Polish nouns and co-regulates the morpho-syntactic agreement between sentences’ constituents (controller-target relation), contributing to the decoding of an internal text structure. The morphological case variation of Polish nouns (inflection) is often reinforced by syntactical markers; thus, case-coding in Polish occurs both in synthetic and analytic ways. In contrast, Italian uses only analytic means to mark the grammatical meaning of case. The two linguistic systems under examination exhibit a similar formal organisation and expressive cues but apply them in different proportions.
Il presente contributo si pone come obiettivo quello di analizzare e confrontare i sistemi nominali della lingua italiana e polacca. Il nostro tertium comparationis è costituito da due categorie grammaticali: il genere e il caso. Il genere è codificato morfosintatticamente in ambedue le lingue. Il caso è codificato morfologicamente in polacco, mentre in italiano viene espresso mediante l’uso delle preposizioni. La riflessione contrastiva è incentrata sulla classe dei nomi ed esamina le modalità e i mezzi adoperati per esprimerne i due significati grammaticali. Nello specifico, vengono confrontati mezzi espressivi morfologici e sintattici. Essendo una categoria poliedrica, il genere grammaticale classifica i nomi italiani e polacchi e co-regola il fenomeno dell’accordo morfosintattico (relazione controllore-bersaglio) fra le costituenti frasali, contribuendo alla decodifica della struttura interna del testo. La variazione morfologica per casi dei nomi polacchi (flessione) è spesso rafforzata da marche sintattiche; la codifica del caso avviene dunque in polacco sia con mezzi sintetici sia con quelli analitici. In contrasto, l’italiano adopera solo marche analitiche per codificare il significato grammaticale di caso. Le lingue sotto esame presentano organizzazione formale e mezzi espressivi simili, impiegati tuttavia in proporzioni diverse.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2019, 10.1; 111-131
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Evoluzione della terminologia grammaticale nei manuali di lingua italiana per polacchi (XVII-XIX s.)
The Evolution of Grammatical Terminology in Course Books of the Italian Language for Poles (17th–19th centuries)
Autorzy:
Jamrozik, Elżbieta
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446633.pdf
Data publikacji:
2018-11-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
course book
grammar
terminology
Italian
Polish
Latin
manuale
grammatica
terminologia
italiano
polacco
Opis:
The subject of research is that of changes in grammatical terminology that can be observed on the basis of four course books of Italian language for Poles published between 1675 and 1869. The first of them is marked by the Latin terminology that manifests in the adaptation of Latin terms as well as in the direct translation of their basic meaning into Polish. Moreover, the instability of terminology results in the co-occurrence of various forms of the Polish term or in the co-occurrence of Polish and Latin terms. The other two course books by anonymous authors, which seem to be adaptations of French course books, do not include Latin terminology, whereas names for word classes are, with a few exceptions, consistent with the Polish nomenclature devised by the Commission of National Education in the Enlightenment. In comparison to the previous course books, the last one involved in this research is more modern with regards to solutions that are typical for articles and other categories that are characteristic of Romance languages.
Oggetto della ricerca è l’evoluzione della terminologia grammaticale polacca osservata in quattro manuali di lingua italiana pubblicati in Polonia ad uso dei polacchi tra il 1675 e il 1869. Il primo è fortemente segnato dalla terminologia latina, presente in varie forme di adattamenti e calchi. L’instabilità terminologica si manifesta inoltre nella compresenza di termini latini e polacchi, nonché in sequenze intere di sinonimi polacchi. I due manuali successivi, di autori anonimi, probabilmente adattati da testi francesi, abbandonano il latino a favore della terminologia polacca nella denominazione delle parti del discorso stabilita in seguito all’attività svolta nel secolo dei Lumi dalla Commissione di Educazione Nazionale. L’ultimo dei testi esaminati risulta più moderno in quanto propone soluzioni concrete sia per le denominazioni dell’articolo che per le categorie grammaticali proprie al sistema delle lingue romanze.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2018, 9.2; 93-117
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Inventari consonantici dell’italiano e del polacco a confronto
The comparison of phonological inventories of Italian and Polish consonants
Autorzy:
Broniś, Olga
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1398092.pdf
Data publikacji:
2019-12-31
Wydawca:
Ateneum - Akademia Nauk Stosowanych w Gdańsku
Tematy:
phonetics
phonology
pronunciation
italian
polish
contrastive grammar
fonetica
fonologia
pronuncia
italiano
polacco
grammatica contrastiva
Opis:
The goal of the present paper is to offer a comparative study of the consonantal phonological inventories of Italian and Polish. The first discrepancy between the two languages discussed in the paper is related to the fact that some Polish and Italian phonemes do not have any correspondents in the other language. The second issue addressed in this work is the fact that some Italian segments seem very similar to selected Polish sounds, and yet, as the paper shows, in some cases substantial differences need to be noted. The last issue presented in the paper concerns selected properties of Italian and Polish geminates.
Lo scopo di questo lavoro è quello di effettuare uno studio comparativo degli inventari consonantici dell’italiano e del polacco. La prima differenza tra le due lingue di cui parla il presente saggio è legata all’assenza dei fonemi corrispondenti in uno dei due sistemi. La seconda questione sollevata nel lavoro è l’apparente somiglianza di alcune consonanti italiane e polacche, che, pur essendo simili nell’italiano e nel polacco, presentano discrepanze fonetiche e fonologiche molto significative. L’ultimo argomento compreso nell’analisi è il confronto delle geminate dell’italiano e del polacco.
Źródło:
Forum Filologiczne Ateneum; 2019, 7, 1; 27-41
2353-2912
2719-8537
Pojawia się w:
Forum Filologiczne Ateneum
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Artykuł
Tytuł:
“Patavium virum me fecit” – Padova come luogo di formazione delle antiche élite polacche
“Patavium virum me fecit”: the university of Padua as a teaching centre for polish-lithuanian elite
Autorzy:
Tygielski, Wojciech
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1929919.pdf
Data publikacji:
2021-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
students
university
Padua
Polish-Lithuanian Commonwealth
social elites
Padova
università
studenti
Confederazione polacco-lituana
élite sociali
Opis:
Using the Atti della Nazione Polacca at the University of Padua as a main source, the author describes the role that this university played in the education of students from the PolishLithuanian Commonwealth from the 16th to 18th centuries. According to the author’s research, this role was crucial in the 16th century, when a significant part of Polish elites included a stay at this university in their curriculum. In the 17th century, the number of students from Poland-Lithuania studying in Padua decreased slowly but continuously, and in the 18th century, the number was marginal. In the period under discussion, the social structure of this group significantly changed: students looking to acquire knowledge that was necessary for their future professional career were gradually replaced by young men of aristocratic and noble families, for whom a visit in Padua, be it long or short, was only a stage in their educational European Grand Tour. According to the author, this can be explained by intellectual changes in Polish-Lithuanian society: a general and rather superficial education was gradually preferred to university-based and professionally-provided knowledge. A study of selected travel diaries supplemented and confirmed the results of the presented statistical analysis. All Polish travellers visiting Padua in the 16th and 17th centuries described the University and considered it as the most important institution of the city; meetings with compatriot students were also often mentioned. Later on, the University was no longer the obvious subject of the descriptions and 18th-century travellers often did not even mention it at all. Nevertheless, there is still available evidence that the Polish presence in Padua, although reduced, was visible and important for the city.
Analizzando i registri di immatricolazione della nazione polacca (Metryka nacji polskiej) dell’Università di Padova, pubblicati mezzo secolo fa da Henryk Barycz e Karolina Targosz, l’autore riflette sul ruolo di Padova nel sistema educativo dei giovani polacchi giuntivi a studiare. Sottolineando l’eccellente reputazione dell’università e l’alta qualità del personale docente, mette in luce l’importanza fondamentale del centro di Padova nel processo di educazione delle élite intellettuali polacco-lituane nel XVI secolo. Documenta poi la presenza dei nuovi arrivati dalla Rzeczpospolita, la quale diminuì gradualmente nel corso del XVII secolo e venne quasi a sparire nel XVIII secolo, interrogandosi sulle ragioni del declino del ruolo dell’Università di Padova nel sistema educativo della Polonia antica. L’autore nota inoltre il mutamento della struttura sociale della comunità di studenti, nella quale diminuisce il numero di persone interessate ad acquisire conoscenze e competenze specifiche, che in futuro sarebbero state alla base della loro attività professionale, mentre cresce la rappresentanza di famiglie magnatizie e nobili, per le quali la permanenza a Padova era solo una tappa del Grand Tour, giro di carattere generale, e non strettamente educativo, dei più importanti centri europei. Questa osservazione sembra confermare il graduale cambiamento del modello educativo dei giovani nella Confederazione polacco-lituana e delle aspettative educative nel paese. Le osservazioni, avanzate sulla base di analisi statistiche, vengono confermate dalla lettura dei diari di viaggio, alla luce dei quali l’università, in essi un primo tempo presente, pian piano cessa di essere un punto di riferimento ricorrente ed oggetto di descrizione da parte dei viaggiatori. Allo stesso tempo, però, la costante presenza polacca a Padova viene confermata dalle pagine dei diari, il che sembra indicare che i rapporti tra la Repubblica di Polonia, Padova e l’Università di Padova siano stati mantenuti, anche se probabilmente su una scala minore. Le conseguenze della formazione all’estero delle élite polaccolituano-rutene rimangono un argomento aperto ed è proprio il caso di Padova che ci invita in modo particolare a riprenderlo e ad approfondirlo.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2021, 12.1; 21-46
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Sulla declinazione dei cognomi italiani in polacco
On the Declension of Italian Surnames in Polish
Autorzy:
Słapek, Daniel
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446544.pdf
Data publikacji:
2019-09-13
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
inflexion
declension
proper nouns
surnames
Italian surnames in Polish
flessione sostantivale
declinazione
nomi propri
cognomi
cognomi italiani in polacco
Opis:
Polish inflexional morphology, with its rich inventory of rules relating to noun declension, also involves surnames of foreign origin. Generally, these surnames should be inflected just as Polish common names or adjectives are, depending on the inflexional paradigm to which they belong. However, the declension of foreign nouns involves various complications of phonetic, orthographic, and, most of all, inflexional natures, not only because of a relatively high number of rules governing the Polish morphological system, but also because some of these rules have not yet been determined in a definitive manner and the declension itself, in some cases, is optional. For this reason, speakers of Polish, to avoid inflecting a given surname, often prefer to adopt various editorial strategies, so to speak; in their texts, however, we can still find numerous incorrect inflexional forms and inconsistent or outright wrong inflexional strategies. With this article, then, I intend to expose the detailed rules relating to the declension of Italian surnames in Polish and analyse the occurrences of these surnames in Polish texts that have appeared in Italica Wratislaviensia.
La morfologia flessiva polacca, con il suo ricco inventario di regole relative alla declinazione sostantivale, coinvolge ugualmente i cognomi di provenienza straniera. In linea di massima, simili cognomi andrebbero declinati come nomi comuni o aggettivi polacchi, a seconda del paradigma flessivo cui appartengono. In realtà, la declinazione dei sostantivi stranieri comporta vari problemi di natura fonetica, ortografica e, soprattutto, flessiva, non solo per via di un numero relativamente alto di regole che governano il sistema morfologico polacco, ma anche perché alcune regole non sono state determinate in maniera definitiva e la stessa flessione, in alcuni casi, non è obbligatoria. In effetti, gli utenti della lingua polacca, per evitare di declinare un dato cognome, preferiscono spesso ricorrere a varie strategie redazionali. Nei loro testi non mancano, però, né forme sbagliate dei cognomi, né strategie flessive incoerenti o addirittura scorrette. Con il presente lavoro si intende, quindi, esporre in maniera possibilmente più dettagliata le regole relative alla declinazione dei cognomi italiani in lingua polacca insieme all’analisi delle occorrenze di tali cognomi nei testi polacchi apparsi su Italica Wratislaviensia.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2019, 10.1; 233-259
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Legal status of direct sales of agricultural and food products in the legislation of selected EU Member States
Lo status giuridico della vendita diretta dei prodotti agricoli nella legislazione di alcuni stati membri dellUE scelti
Autorzy:
Kapała, Anna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1035897.pdf
Data publikacji:
2020-10-25
Wydawca:
Uniwersytet im. Adama Mickiewicza w Poznaniu
Tematy:
vendita diretta
attività agricola
diritto polacco
diritto francese
diritto italiano
direct sales
agricultural activities
Polish law
French law
Italian law
Opis:
The purpose of the discussion presented in the article was to determine the legal status of direct sale of agricultural and food products and its place in the agricultural activity in the legislation of selected EU Member States: Poland, Italy, and France. The considerations show that each legislator has chosen a different way of determining the legal status of this activity, though with a view to a similar ratio legis, which is to support it by enabling and facilitating farmers involvement. In Polish law, “agricultural retail sale” is outside the narrow definition of agricultural activity. It is not, however, subject to the provisions of business law provided it meets the conditions specified in law. Italian law defines the status of direct sales explicitly as agricultural, situating them among connected agricultural activities carried out by the agricultural entrepreneur. The detailed criteria for its connection with the agricultural activity by nature constitute a separate special regulation. In French law, thanks to the broad definition of agricultural activity, the place of direct sale as an agricultural activity par relation which is an extension of the act of production, is defined by case-law.
L’articolo si propone di stabilire lo status giuridico della vendita diretta dei prodotti agricoli e alimentari nella legislazione di alcuni Stati membri scelti, cioè in Polonia, Italia e Francia; compresa la collocazione della stessa nel settore dell'attività agricola. Le considerazioni svolte mettono in rilievo il fatto che ciascun legislatore ha scelto un modo diverso di definire lo status giuridico dell’attività in oggetto, anche se mosso da una ratio legis simile, cioè dal voler sostenerla dando agli agricoltori la possibilità di svolgerla e facilitandone lo svolgimento. Nel diritto polacco, la vendita diretta, definita come un “commercio agricolo al dettaglio”, non rientra nella definizione ristretta di attività agricola. Essa non è soggetta nemmeno al diritto economico, sempre se soddisfa le condizioni stabilite dalla legge. Il diritto italiano, invece, definisce lo status di vendita diretta come agricola in maniera esplicita, collocandola tra le attività agricole connesse, svolte da un imprenditore agricolo, e stabilendo in una regolazione specifica separata i criteri per la connessione con l'attività agricola per sua natura. Nel diritto francese, grazie ad una definizione ampia di attività agricola, il luogo della vendita diretta, in quanto attività agricola par relation, intesa come continuazione dell'atto di produzione, è specificato dalla giurisprudenza.
Źródło:
Przegląd Prawa Rolnego; 2020, 1(26); 65-77
1897-7626
2719-7026
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Przegląd Prawa Rolnego
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Artykuł
Tytuł:
Come si traduce in polacco la perifrasi verbale "stare per" + infinito
Polish Translations of the Italian Verbal Construction "stare per" + infinitive
Autorzy:
Nowakowska, Małgorzata
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446483.pdf
Data publikacji:
2019-09-13
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
prospective aspect
posterior aspect
Italian
Polish
stare per + infinitive
mieć + infinitive
aspetto prospettivo
aspetto imminenziale
italiano
polacco
stare per + infinito
mieć + infinito
Opis:
The Italian verbal construction stare per + infinitive expresses the prospective aspect. This aspectual meaning can be defined in terms of Reichenbach’s theory (1947), which makes use of three points: E (the point of the event), S (the point of speech), and R (the point of reference). The prospective meaning appears when R precedes E and when the position of S is not important. The author of the article examines the possible ways of translating the Italian construction stare per + infinitive into Polish. Unlike Italian, this Slavic language does not have special grams that convey the prospective meaning. Amongst the possible Polish translations, the construction seems to express best the prospective meaning of the Italian stare per + infinitive. Still, this Polish construction has two other readings: a modal one and an evidential one.
La perifrasi verbale stare per + infinito esprime l’aspetto prospettivo. Questo significato aspettuale può esser definito nei termini della teoria di Reichenbach (1947), che prevede l’utilizzo di tre momenti: MA (momento dell’avvenimento), ME (momento dell’enunciazione) e MR (momento di riferimento). Il significato prospettivo appare quando il MR precede il MA e quando la posizione del ME non ha importanza. L’autore di questo articolo esamina i possibili modi di tradurre in polacco la perifrasi verbale italiana stare per + infinito. A differenza dell’italiano, questa lingua slava non ha grammemi che convoglino il significato prospettivo. Tra le possibili traduzioni, la perifrasi verbale sembra esprimere al meglio il significato prospettivo. Inoltre, questa perifrasi verbale polacca ha altri due significati: modale ed evidenziale.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2019, 10.1; 155-177
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Le traduzioni polacche delle novelle di Grazia Deledda (1906–1939)
Polish Translations of Grazia Deledda’s Short Stories (1906–1939)
Autorzy:
Łukaszewicz, Justyna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34670928.pdf
Data publikacji:
2024-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Grazia Deledda
short stories
literary translation
translation from Italian into Polish
literary image
novelle
traduzione letteraria
traduzione dall’italiano al polacco
immagine letteraria
Opis:
The paper is devoted to the editorial and translation history of Grazia Deledda’s short stories in Poland before the Second World War, a topic barely touched upon in scholarship so far. I establish which original collections were most successful and examine the circumstances of the publication of the translations, taking into consideration the translators and the profiles of the journals that published the eleven translated short stories. My study of the translations themselves focuses on the translators’ approach to Italian and Sardinian nature and culture and identifies elements that were eliminated, reproduced without explanation, or explained by means of notes. My findings are that only one translation is equipped with footnotes, that the local colour is largely rendered in translation, and that major losses in translation include some elements of descriptions of landscapes and characters.
Il saggio è dedicato alla fortuna editoriale e traduttiva della novellistica deleddiana in Polonia prima della Seconda guerra mondiale, un argomento finora poco studiato. Si stabilisce quali siano state le raccolte originali più fortunate; si esaminano altresì le circostanze della pubblicazione delle traduzioni, prendendo in considerazione le figure dei traduttori e il profilo delle riviste che hanno accolto le undici novelle tradotte. Lo studio delle traduzioni si focalizza sull’approccio dei traduttori nei confronti della natura e della cultura italiana e sarda per approfondire la questione delle scelte traduttive. Ci si chiede in particolare quali elementi sono stati eliminati, quali invece sono stati riprodotti senza spiegazioni o spiegati con uso di note. L’indagine qui condotta ha portato alla conclusione che solo una fra le traduzioni esaminate contiene delle note à piè di pagina, che il colorito locale è stato in gran parte rispettato e che le perdite interessano maggiormente gli elementi descrittivi relativi a paesaggi e personaggi.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2024, 15.1; 105-126
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
La guerra d’Etiopia nei reportage di Aleksander Janta-Połczyński
The Second Italo-Ethiopian War in Aleksander Janta-Połczyński’s Reportages
Autorzy:
Gurgul, Monika
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34670819.pdf
Data publikacji:
2023-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Aleksander Janta-Połczyński
the second Italo-Ethiopian war
Italian colonialism
fascism
Polish reportage
guerra d’Etiopia
colonialismo italiano
fascismo
reportage polacco
Opis:
The article is dedicated to a series of war reports from Ethiopia published between 1935 and 1936 in one of the most important Polish newspapers, Gazeta Polska. Although the author was one of the most prolific and respected Polish reporters, his text was never published in book form for various reasons. However, it deserves to be remembered, not least because it stands out from other Polish reports of this war. The author had the opportunity to participate in the events of both sides of the conflict, which enriched his perception of the reality described and led to the evolution of his opinions from objectivity to clear pro-Italian sympathies.
L’articolo è dedicato a una serie di reportage di guerra dall’Etiopia pubblicati a cavallo tra il 1935 e il 1936 su uno dei più importanti quotidiani polacchi, “Gazeta Polska”. Sebbene l’autore sia stato uno dei reporter polacchi più prolifici e apprezzati, il testo non è mai stato pubblicato in forma di libro per vari motivi. Non solo per questo merita di essere ricordato, anche perché si distingue dagli altri reportage polacchi di questa guerra. L’autore ebbe l’opportunità di partecipare agli eventi da entrambe le parti del conflitto, il che arricchì la sua percezione della realtà descritta e portò all’evoluzione delle sue opinioni dall’obiettività a chiare simpatie filo-italiane.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2023, 14.2; 97-119
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Nobilitazione come scelta traduttiva. Il caso di Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia nella traduzione polacca
Ennoblement as translator’s choice. Tre metri sopra il cielo by Federico Moccia in the Polish translation
Autorzy:
Sosnowski, Roman
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1335261.pdf
Data publikacji:
2018-11-16
Wydawca:
Uniwersytet Łódzki. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego
Tematy:
indici di ricchezza lessicale
traduzione italiano-polacco
analisi traduttiva
nobilitazione come tendenza deformante
indices of lexical richness
Italian-Polish translation
translation analysis
ennoblement as deforming tendence
Opis:
L’analisi riguarda il romanzo di Tre metri sopra il cielo in italiano e la sua traduzione polacca. Partendo dal differente valore degli indici di ricchezza lessicale nel prototesto e nel testo tradotto viene analizzata la resa in polacco di espressioni stereotipate selezionate con il metodo semiautomatico. L’analisi rivela che alle ripetizioni di Moccia nella traduzione polacca corrispondono piu soluzioni lessicali. In base all’analitica della traduzione di Berman esse vengono interpretate come casi di nobilitazione. Oltre a interpretarlo si cerca di giustificare il ricorso alla nobilitazione nel caso della paraletteratura.
In the paper the novel Tre metri sopra il cielo and its Polish translation are analyzed. Different values of the indices of lexical richness of the Italian and the Polish text lead to the further analysis of stereotyped expressions in Moccia’s novel and in the Polish translation. Comparing the most frequent expressions in the semiautomated manner you discover that to every Italian expression, often repeated, correspond several Polish translations. These solutions are classified in Berman’s terms as nobilitation. In parallel, we try to justify the translators’ choice of nobilitation as adequate in case of paraliterature.
Źródło:
Translatorica & Translata; 2018, 1; 49-59
2657-5817
Pojawia się w:
Translatorica & Translata
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Wizerunek królowej Bony w polskiej literaturze dramatycznej
The Image of Queen Bona in Polish Drama
L’immagine di Bona Sforza nella letteratura teatrale polacca
Autorzy:
Werner, Monika
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/938925.pdf
Data publikacji:
2020
Wydawca:
Wydawnictwo Uniwersytetu Śląskiego
Tematy:
Bona Sforza
Barbara Radziwiłł
Sigismund Augustus
Bari
literatary image
Polish drama in the 19th century
Polish drama in the 20th century
the Lviv Theatre in the 19th century
the Poznań Theatre in the 19th century
Sigismondo Augusto
immagine letteraria
dramma polacco ottocentesco
dramma polacco novecentesco
teatro ottocentesco di Leopoli
teatro ottocentesco di Poznań
wizerunek literacki
Opis:
The article presents literary image of queen Bona appearing in Polish nineteenth and twentieth century drama and makes an attempt at explaining the reasons for painting such an image. The action of the majority of plays discussed (written in the nineteenth- and the beginning of the twentieth century) was inspired by the stormy course of marriage between Sigismund Augustus and Barbara Radziwiłł while Bona, as a character depicted in dark colours, was opposed to excessively idealised Barbara. The queen from the Sforza family was shown as a woman blinded by hatred, power-thirsty, a cunning and unscrupulous plotter, pitiless poisoner, foreigner acting against the interests of Poles and implementing the controversial teaching of her countryman Machiavelli. The negative and historically false image became blurred with the passage of years to change radically as result of a more critical attitude to Barbara in the literary works written after the Second World War. From a bad monarch wishing Poland ill, Bona turned to a wise ruler and far-sighted politician defending the interest of her second homeland. The article discusses separately radically differing images of queen Bona outlined in two dramas set in Bari and not inspired by Sigismund Augustus’ marriage. Additionally the stage history of one of the dramas is presented.
W artykule omówiono literacki wizerunek królowej Bony w polskich dramatach dziewiętnasto- i dwudziestowiecznych oraz podjęto próbę zrozumienia jego genezy. Akcja większości omawianych utworów, napisanych w XIX i na początku XX wieku, zainspirowana jest burzliwymi losami małżeństwa Zygmunta Augusta z Barbarą Radziwiłłówną, a postać Bony, odmalowana w ciemnych barwach, przeciwstawiona jest nadmiernie wyidealizowanej postaci Barbary. Królową z rodu Sforzów ukazano jako kobietę zaślepioną nienawiścią i żądną władzy, sprytną i pozbawioną skrupułów intrygantkę, bezlitosną trucicielkę, a także cudzoziemkę, która działa na szkodę Polaków i wprowadza w życie kontrowersyjne nauki swojego rodaka Machiavellego. Ten negatywny wizerunek, niezgodny z rzeczywistością historyczną, z biegiem lat coraz bardziej traci na wyrazistości, by zmienić się radykalnie w utworach powstałych po drugiej wojnie światowej za sprawą bardziej krytycznego ukazania Barbary. Ze złej i wrogiej Polsce monarchini Bona staje się mądrą władczynią i dalekowzrocznym politykiem, broniącym interesów przybranej ojczyzny. W dalszej części artykułu omówiono skrajnie różny sposób przedstawienia królowej Bony w dwóch dramatach rozgrywających się w Bari i niezainspirowanych małżeństwem Zygmunta Augusta. Dodatkowo ukazano dzieje sceniczne jednego z tych utworów.
Źródło:
Fabrica Litterarum Polono-Italica; 2020, 2; 53-64
2658-185X
Pojawia się w:
Fabrica Litterarum Polono-Italica
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
L’italiano e il polacco alla luce dell’opposizione lingue eso- / endo-centriche
Italian and Polish in the light of the opposition between exo- / endo-centric languages
Autorzy:
Durkiewicz, Maciej
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2196173.pdf
Data publikacji:
2022-12-31
Wydawca:
Ateneum - Akademia Nauk Stosowanych w Gdańsku
Tematy:
grammatica contrastiva italiano polacco
tipologia linguistica
lingue eso-/endocentriche
verbi d’azione
IMAGACT
Italian-Polish contrastive grammar
linguistic typology
exo-/endo-centric languages
action verbs
Opis:
L'articolo offre la sintesi di una ricerca contrastiva sui verbi d’azione italiani e polacchi. Alle analisi proposte fa da cornice teorico-interpretativa una proposta di tipologia delle lingue secondo la quale in base ad alcune differenze di distribuzione lessicale osservate nelle lingue romanze e germaniche, in particolare in italiano e in danese, le lingue possono essere descritte come più o meno endocentriche oppure più o meno esocentriche. In seguito a un esame condotto sia secondo metodologie competence based che quelle corpus based, l’italiano risulta essere una lingue esocentrica, mentre il polacco propende verso testualizzazioni più piatte dal punto di vista della distribuzione dell’informazione sematica nell’enunciato.
The article offers the synthesis of a contrastive research on Italian and Polish action verbs. A theoretical-interpretive framework for the proposed analyses is provided by a proposed typology of languages according to which, based on certain differences in lexical distribution observed in Romance and Germanic languages – in particular in Italian and Danish – can be described as either more or less endocentric or more or less exocentric. As it results from the study conducted according to both competence-based and corpus-based methodologies, Italian turns out to be an exocentric language, while Polish leans toward flatter textualizations from the point of view of semantic information distribution in the utterance.
Źródło:
Forum Filologiczne Ateneum; 2022, 10, 1; 81-96
2353-2912
2719-8537
Pojawia się w:
Forum Filologiczne Ateneum
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł

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