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Wyszukujesz frazę "italiano L2" wg kryterium: Temat


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Tytuł:
“Come se fosse antani”: materiali filmici cult in formato OER per l’insegnamento degli shibboleth linguistico-culturali italiani
“Come se fosse antani”: wykorzystanie materiałów z kultowych filmów w formacie OER do uczenia włoskich szyboletów językowo-kulturowych
Autorzy:
Cacchione, Annamaria
Carboni, Giancarla
Mangoni, Flavia
Pioli, Marco
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/521158.pdf
Data publikacji:
2017
Wydawca:
Uniwersytet Pedagogiczny im. Komisji Edukacji Narodowej w Krakowie
Tematy:
italiano L2
cinema italiano
cultura italiana
włoski jako L2
włoskie kino
kultura Włoch
Opis:
L’articolo parte dalla considerazione che l’italiano contemporaneo contiene una serie di espressioni provenienti da film cult italiani degli anni ’70.’80 e ’90, comunemente usate sia nel parlato che nello scritto – ad esempio giornalistico. E’ importante che gli apprendenti intermedi e avanzati di italiano L2 ne conoscano il significato ed imparino ad usarle. Per questo, viene proposta la creazione di un’antologia online di film didattizzati per l’insegnamento/apprendimento. L’articolo propone, come base di partenza, espressioni tratte da Amici Miei, film di Verdone e Benigni, dalla saga di Fantozzi e da due film di Moretti.
Artykuł rozpoczyna się od stwierdzenia, że we współczesnym języku włoskim występują liczne wyrażenia pochodzące z kultowych filmów z lat 70., 80. i 90. Są one powszechnie używane w języku mówionym i pisanym – m.in. w mediach. Istotne jest, by osoby uczące się języka włoskiego jako L2 na poziomie średnio zaawansowanym oraz zaawansowanym poznały ich znaczenie i nauczyły się ich używać. Z tego powodu postuluje się stworzenie online antologii filmów dydaktycznych przeznaczonych do nauki/nauczania. Jako materiał wyjściowy proponuje się wyrażenia zaczerpnięte z Moich przyjaciół, filmów Verdonego i Benigniego, sagi o Fantozzim oraz dwóch filmów Morettiego.
Źródło:
Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura; 2017, 9, 3; 180-193
2083-7275
Pojawia się w:
Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Architettura del regime e apprendimento incidentale dell’italiano: uno studio con la app “Forliviamo”
Architecture of the Regime and Incidental Learning of Italian: A Study with the “Forliviamo” App
Autorzy:
Zingaro, Anna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34655845.pdf
Data publikacji:
2023-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
totalitarian architecture
app
MALL
Italian L2
incidental learning
architettura del regime
italiano L2
apprendimento incidentale
Opis:
This paper aims to describe the use of the Forliviamo app, which fosters incidental learning of Italian as L2 through the promotion of the city of Forlì and its surroundings. It will show how the app was used with a two-fold objective: to introduce users to the controversial topic of Fascist architecture and to foster incidental learning of Italian. After a brief portrayal of the context in which the app originated, the theoretical underpinnings that supported the project, and a general description of the app contents and functions, particular attention will be paid to the analysis of the outcomes of testing with international students. The app was evaluated as very useful from a touristic and educational point of view not only to discover architectural heritage and its specialized vocabulary, but also and especially to promote awareness about the existing debate on the controversial legacy of the architecture of totalitarian regimes.
L’articolo si propone di descrivere l’uso dell’app Forliviamo che favorisce l’apprendimento incidentale dell’italiano come L2 attraverso la promozione della città di Forlì e dei suoi dintorni. Si mostrerà come l’app sia stata utilizzata con un duplice obiettivo: introdurre gli utenti al tema controverso dell’architettura fascista e favorire l’apprendimento incidentale dell’italiano. Dopo una breve descrizione del contesto di sviluppo dell’app, verranno brevemente delineati i fondamenti teorici alla base del progetto. Seguirà una descrizione generale dei contenuti e delle funzioni dell’app. Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi dei dati raccolti nell’ambito di una sperimentazione condotta con studenti internazionali, in cui l’app è stata valutata come molto utile dal punto di vista turistico ed educativo non solo per scoprire il patrimonio architettonico e il suo vocabolario specialistico, ma anche e soprattutto per promuovere la consapevolezza del dibattito esistente sulla controversa eredità dell’architettura dei regimi totalitari.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2023, 14.2; 191-210
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Indagine sociolinguistica per la pianificazione dell’insegnamento di italiano L2 nella scuola secondaria. Uno studio di caso
Sociolinguistic Enquiry on Migrants in the Teaching of L2 Italian in Secondary School. A Case Study
Autorzy:
Mosca, Monica
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446579.pdf
Data publikacji:
2016-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
sociolinguistics
migration
integration policies
Italian L2 language teaching
sociolinguistica
migrazione
politiche d’integrazione
insegnamento di italiano L2 contatto
Opis:
The flow of migrants towards Italy in these past decades has raised the problem regarding the absorption and integration of newcomers in the new society and the labour market; this problem has become more severe in this last period. Learning the language and the foundations of the social and political structures of the receiving community is the best way to establish the necessary competence for integration. As the presence of foreigners in Italy stabilises, education has become more complex, as it must be oriented not only towards newcomer students, but also towards those who were born in Italy in foreign families who speak their own mother tongue at home but are also highly competent in Italian. This situation gives rise to diverse individual profiles according to the different balance of the linguistic varieties in these students’ inventory. This article aims to show that an inspection carried according to the sociolinguistic methodology can bring forth valuable data for educational as well as territorial planning and for the definition of policies for integration. The article will present general data on the Italian situation compared to the European one in general in order to define the phenomenon. Then a specific study will be presented based on research conducted in the Scuola Cavour in Alessandria (PISU project – POR FESR 2014/2010), where there are classes in which foreigners and second-generation Italians (G2s) are numerous. A sociolinguistic questionnaire has been collected from students between the ages of 11 and 13 years old; the aim is to assess not only the students’ competences tout court, but also the social spaces where their different languages are used, their main difficulties, and their ambitions. The statistical data are presented and discussed in order to point out the different profiles; they reveal how complex it is to create a linguistic education that moves towards aware citizenship. Practically, the data also provide an important indication on the composition of the classroom and on the educational practices to adopt.
Il flusso di migranti verso l’Italia di questi ultimi decenni ha sollevato il problema dell’assorbimento e dell’integrazione dei nuovi arrivati nella società e nel mercato del lavoro; questo problema è divenuto più acuto in questi ultimi anni. Imparare la lingua e i fondamenti delle strutture sociali e politiche della comunità ospitante è il modo migliore per creare le competenze necessarie all’integrazione. Con lo stabilizzarsi della presenza di stranieri in Italia l’educazione è divenuta sempre più complessa perché deve orientarsi non solo agli studenti appena arrivati, ma anche a quelli che sono nati in Italia da famiglie straniere ed usano la loro lingua madre a casa, ma sono anche molto competenti in italiano. Si sono formati così svariati profili individuali, a seconda del diverso equilibrio delle varietà che compongono il loro repertorio linguistico. Questo articolo intende mostrare che l’indagine condotta con la metodologia della sociolinguistica può produrre dei dati preziosi per la pianificazione di interventi sia didattici sia territoriali volti anche alla definizione di politiche d’integrazione locale. L’articolo presenterà alcuni dati generali sulla situazione italiana confrontata con quella europea per definire il fenomeno, per poi presentare i risultati di una ricerca condotta nella Scuola media “Cavour” di Alessandria nell’ambito del progetto PISU (POR FESR 2014/2010) dove la presenza di alunni stranieri e di seconda generazione (G2) è molto numerosa. È stato somministrato un questionario sociolinguistico a studenti tra gli 11 e i 13 anni; l’obiettivo non era soltanto la valutazione delle competenze tout court, ma anche la classificazione dei contesti in cui le diverse varietà vengono usate, l’identificazione delle principali difficoltà rispetto alla istituzione scolastica e delle ambizioni. Si presenteranno e si discuteranno i dati statistici che evidenziano i diversi profili e mostrano quanto complessa sia la formazione linguistica finalizzata alla cittadinanza consapevole. Sul piano pratico, i dati danno anche una preziosa indicazione sulla composizione delle classi e sulle pratiche da adottare.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2016, 7; 211-229
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
"Essere" o "avere"? La selezione dell’ausiliare: tra teoria e didattica nell’insegnamento dell’italiano a stranieri
"Essere" or "Avere"? The Selection of Auxiliary: Between Theory and Didactics in the Teaching of Italian L2
Autorzy:
Bozzo, Davide
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446503.pdf
Data publikacji:
2018-11-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Italian auxiliaries
auxiliary selection
Italian compound tenses
Italian L2
verbi ausiliari
selezione dell’ausiliare
tempi composti
italiano L2
Opis:
In the teaching of Italian L2, learners and teachers encounter difficulties when they are faced with the issue of auxiliary selection in the formation of compound tenses. If we analyse the way grammars for foreigners deal with the problem, we notice—between hypertrophic classifications and lists of exceptions—the lack of a model that is able to explain the phenomenon in a systematic and exhaustive manner. Looking at the source, i.e., the Italian L1 grammars, the syntactic model based on the distinction between transitive and intransitive verbs, both in its traditional and non-accusative version, is not suitable for application in L2 teaching, especially in the case of learners from countries where little room during class time is given to metalinguistic reflection. This paper aims to suggest an alternative semantic model that is capable of representing an orientation tool for learners and finding a balance between theoretical and teaching needs, as well as between learning and acquisition. According to our model—which moves the attention from government to diathesis and starts from the meaning of the auxiliaries as autonomous verbs—avere is used when the effects of the action expressed by the verb are directed towards the external world. Meanwhile, essere is used when such effects are directed towards the subject itself, that is, when the syntactic subject of the sentence represents the semantic object of the event, and it therefore assumes the role of the patient, typical of passive and middle diathesis.
Nell’ambito della didattica dell’italiano L2 è nota la difficoltà in cui si imbattono insegnanti e apprendenti quando si trovano ad affrontare la questione dell’alternanza degli ausiliari nella formazione dei tempi composti. Esaminando il modo in cui il problema è trattato nelle grammatiche per stranieri, si nota, tra ipertrofiche classificazioni e teorie di eccezioni, la mancanza di un modello esplicativo capace di dare ragione in maniera organica ed esaustiva del fenomeno. Volgendo lo sguardo alla fonte, ossia alle grammatiche di italiano L1, il modello sintattico fondato sulla distinzione tra verbi transitivi e intransitivi, sia nella sua variante tradizionale sia in quella inaccusativa, risulta ben poco adatto a trovare applicazione nell’ambito della didattica L2, soprattutto nel caso di apprendenti provenienti da paesi nella cui tradizione scolastica si dà poco spazio alla riflessione metalinguistica. Questo contributo si propone di suggerire un modello alternativo di natura semantica capace di rappresentare uno strumento di orientamento per gli apprendenti e di trovare un punto di equilibrio tra esigenze teoriche e didattiche, così come tra apprendimento e acquisizione. Secondo tale modello, che sposta l’attenzione dalla reggenza alla diatesi e muove dal significato degli ausiliari in quanto verbi autonomi, si usa avere quando gli effetti dell’azione espressa dal verbo sono rivolti verso il mondo esterno, essere quando tali effetti sono rivolti verso il soggetto stesso, ossia quando il soggetto sintattico della frase rappresenta l’oggetto semantico dell’evento, assumendo così il ruolo di paziente proprio della diatesi passiva e media.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2018, 9.2; 55-80
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Pronuncia e grafia tra L1 e L2: alcune considerazioni sugli errori ortografici di studenti slovenofoni
Pronunciation and Writing Between L1 and L2: Some Considerations on Spelling Errors of Slovene Students
Autorzy:
Bažec, Helena
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446387.pdf
Data publikacji:
2019-09-13
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Slovene L1
Italian L2
error analysis
spelling
error frequency
sloveno L1
italiano L2
analisi degli errori
ortografia
frequenza degli errori
Opis:
This paper proposes a model for the analysis of spelling mistakes that Slovene speakers make in written production in Italian as FL/L2. This model is based on a grid produced by other authors and adapted for the specific needs of the present research. The grid comprises four categories: phonological errors, non-phonological errors, phonetic errors, and punctuation errors. Each category is further divided into sub-categories. The aim of the research is to discover which category yields more errors and what their origin is, in order to propose scientific bases for improvements in teaching Italian to Slovene students. The conclusion is that students and teachers have to deal with first-language interference as well as negative transfer from English as FL/L2, another foreign language that students acquire, and universal strategies comprising generalisation, simplification, and regularisation.
Il presente articolo propone un modello per l’analisi di errori ortografici che L1 sloveni commettono nella produzione scritta in italiano L2/LS. Questo modello si basa su una griglia ideata da altri autori e adattata alle esigenze specifiche della ricerca presentata in questo contributo. La griglia comprende quattro categorie: errori fonologici, non fonologici, fonetici e di interpunzione. Ogni categoria è ulteriormente suddivisa in sottocategorie. L’obiettivo del presente contributo è scoprire quale categoria sia la più rappresentata e quale sia l’origine per proporre delle basi scientifiche sulle quali si potrà migliorare l’insegnamento dell’italiano a slovenofoni. La conclusione è che gli apprendenti e i docenti si devono confrontare con l’interferenza dalla L1, con il transfer negativo dall’inglese L2/LS e con le strategie universali comprendenti la generalizzazione, la semplificazione e la regolarizzazione.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2019, 10.1; 11-29
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
La “vita spericolata” della sintassi: il "che polivalente" nella canzone italiana tra gli anni ’70 e ’90 del Novecento
The “Reckless Life” of Syntax: Multipurpose "che" in Italian Songs between the 1970s and 1990s
Autorzy:
Zingaro, Anna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446507.pdf
Data publikacji:
2018
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Italian as a second language
didactic unit
che polivalente
song
motivation
italiano L2
unità didattica
"che" polivalente
canzone
motivazione
Opis:
This paper presents findings from the planning and testing of a didactic unit for students of Italian as a second language, a unit that focuses on how to use the multipurpose word che (che polivalente). The materials used in this unit are Italian songs. The aim of this testing is to support the training of future language mediators, interpreters, and translators at the Department of Interpreting and Translation of the University of Bologna by raising awareness about a linguistic trait of the neo-standard, i.e., the new standard variety of Italian language. This paper examines the didactic context of testing, how it was carried out, and the phenomenon of the multipurpose che; it also attempts to classify the various cases of the che polivalente in two macro-areas. The outcomes of a quantitative analysis of the data gathered through monitoring are thought to provide evidence for how this practice of using songs may prove useful both in creating a positive atmosphere that fosters language acquisition, as well as in enhancing motivation based on the concept of pleasure. This may facilitate the processing of an otherwise incomprehensible linguistic input and lay the groundwork for further research on the subject, which may also allow for a broader study.
Questo articolo illustra la progettazione e sperimentazione di un’unità didattica basata su testi di canzoni italiane e finalizzata a facilitare l’approccio con il fenomeno del che polivalente da parte di discenti di lingua italiana L2. Lo scopo di tale sperimentazione è di supportare la formazione di futuri mediatori, interpreti e traduttori presso il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna, favorendo la consapevolezza circa un tratto linguistico dell’italiano neostandard. Verranno presentati il contesto didattico di sperimentazione, il tema del che polivalente, con un tentativo di classificazione delle sue diverse realizzazioni in due macroaree, e l’unità didattica realizzata. Infine, dall’analisi quantitativa degli esiti di un monitoraggio svolto sul gruppo-classe oggetto di studio, si mostrerà come tale pratica si sia rivelata utile a creare un’atmosfera positiva favorevole all’acquisizione e a potenziare la motivazione legata al piacere, facilitando la processabilità di un input linguistico altrimenti incomprensibile e gettando le basi per ulteriori indagini sul tema che consentano di dare vita ad uno studio più ampio.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2018, 9.2; 305-325
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Preposizioni "a", "in", "per", "tra". L’italiano L2 di parlanti polacchi
The Prepositions "a", "in", "per", and "tra": Italian L2 of Polish Speakers
Autorzy:
Mosca, Monica
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446447.pdf
Data publikacji:
2018-11-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
second-language acquisition
Italian L2
Polish motion event
Italian prepositions
Polish prepositions
acquisizione della lingua seconda
italiano L2 di apprendenti polacchi
"motion event" in polacco
preposizioni italiane
preposizioni polacche
Opis:
This article deals with the learning of some spatial prepositions in Italian L2 by Polish learners. Italian and Polish differ in at least two ways, as Polish expresses syntactic relations by a full case system, while Italian relies only on prepositions. More importantly, according to Talmy’s classification, Polish is a satellite-framed language while Italian is verb-framed, but later studies have shown that these categories are not perfectly binary but fuzzy. In the learning of prepositions, three elements are in play: a natural progression from simpler to more complex prepositions; the conceptualisation of the event in which the prepositions are used to express spatial relations; and the semantic categorisation of the participants into the event, in particular the basic one, Ground. By means of different elicitation techniques (questionnaires, frog story, and written tasks), many oral and written texts have been collected from Polish learners of Italian of different levels of competence. It has been revealed that the influence of the motion-event typology affects the learning of the motion expressions in an irrelevant proportion; this is probably due to the fact that Polish, like other Slavic languages, appears to be less satellite-framed than Germanic languages, being characterised by the weak autonomy of the verbal prefixes. The inappropriate uses of prepositions confirm the natural progression of complexity, and the semantic categorisation of the Ground also exerts an influence. In any case, the interplay of these different forces gives rise to different personal idiosyncrasies.
L’articolo verte sull’apprendimento di alcune preposizioni spaziali in italiano L2 di apprendenti polacchi con diversa competenza della lingua obiettivo. Il quadro teorico adottato è quello della linguistica cognitiva e del “(re-)thinking for speaking”. Secondo alcune ricerche, la distanza tipologica tra L1 e L2 condiziona il processo di apprendimento sia a livello grammaticale sia a livello cognitivo, in quanto implica la proiezione di un sistema concettuale su un altro. Quest’aspetto produce interferenza linguistica tra la lingua sorgente e la lingua obiettivo. Italiano e polacco differiscono in almeno secondo due parametri; il polacco esprime le relazioni sintattiche con un esteso sistema di casi, mentre l’italiano dispone solo delle preposizioni. Inoltre, secondo la classificazione di Talmy, il polacco è una lingua satellite-framed mentre l’italiano è verb-framed. Studi successivi hanno, però, dimostrato che queste categorie non sono mutamente esclusive ed i confini tendono ad essere sfumati. Nell’apprendimento delle preposizioni entrano in gioco tre elementi, una progressione naturale da quelle più semplici a quelle più complesse, la concettualizzazione dell’evento in cui le preposizioni sono impiegate e la categorizzazione semantica dei partecipanti all’evento. I campioni, scritti e orali, sono stati raccolti con varie tecniche di elicitazione. L’influenza che la tipologia del “motion event” esercita sul processo di apprendimento si rivela scarsa, probabilmente perché il polacco, come altre lingue slave, appaiono meno satellite-framed delle lingue germaniche, dal momento che il preverbo è dotato di meno autonomia. L’uso di preposizioni non appropriate conferma la progressione naturale della complessità.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2018, 9.2; 195-218
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Promuovere la motivazione nella classe multilivello: uso della canzone nell’unità stratificata e differenziata
Zwiększenie motywacji w klasie wielopoziomowej: wykorzystanie piosenki w wielowarstwowej i zróżnicowanej jednostce dydaktycznej
Autorzy:
Zingaro, Anna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/520842.pdf
Data publikacji:
2017
Wydawca:
Uniwersytet Pedagogiczny im. Komisji Edukacji Narodowej w Krakowie
Tematy:
italiano L2
classe multilivello
unità didattica stratificata e differenziata (USD)
canzone italiana
motivazione
piacere
język włoski L2
klasa wielopoziomowa
wielopoziomowa i zróżnicowana
jednostka dydaktyczna
piosenka włoska
motywacja
przyjemność
Opis:
Questo articolo presenta gli esiti di una sperimentazione in una classe multilivello di italiano L2 di unità didattiche stratificate e differenziate (USD) (Caon 2006) basate su testi di canzoni italiane. Si illustreranno il contesto didattico di applicazione e i fondamenti teorici di tale pratica, della quale verranno riportati brevi esempi. Infine, dall’analisi quantitativa degli esiti dei monitoraggi effettuati sul gruppo-classe oggetto di studio, si mostrerà come tale pratica si sia rivelata utile alla gestione dell’eterogeneità dei livelli e al potenziamento della motivazione legata al piacere (Balboni 1994).
Niniejszy artykuł przedstawia wyniki eksperymentu, przeprowadzonego w wielopoziomowej klasie uczącej się języka włoskiego jako obcego, Eksperyment polegał na zróżnicowaniu jednostek dydaktycznych (Caon 2006), opartych na tekstach włoskich piosenek. Artykuł pokazuje dydaktyczny kontekst zastosowania powyższej metody oraz jej podstawy teoretyczne, ilustrując je zwięzłymi przykładami. Na koniec, z jakościowej analizy obserwacji przeprowadzonych na grupie-klasie będącej przedmiotem badań, pokazano użyteczność metody w kwestii zarządzania zróżnicowaniem poziomów oraz jej pozytywny wpływ na zwiększanie motywacji w połączeniu z przyjemnością (Balboni 1994).
Źródło:
Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura; 2017, 9, 1 "Gli orizzonti dell’italianistica: tradizione, attualita e sfide di ricerca"; 193-205
2083-7275
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Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura
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Artykuł
Tytuł:
Colpa dell’interferenza: analisi contrastiva di errori negli scritti di studenti universitari slovenofoni di italiano
The Blame is on Interference: A Contrastive Analysis of Errors in the Writing of Slovene-Speaking University Students of Italian
Autorzy:
Kenda, Jana
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446611.pdf
Data publikacji:
2019-09-13
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Slovene-speaking learners of Italian
contrastive analysis
mother-tongue interference
summary
error analysis
apprendenti slovenofoni di italiano L2
analisi contrastiva
interferenza della lingua madre
riassunto
analisi degli errori
Opis:
This contribution aims to address and show the crucial points of mother-tongue interference in the writing of Slovene-speaking learners of Italian. The issue is presented on the basis of a comparison between the language rules in Slovene and Italian in relation to the difficulties encountered in concrete contexts. The goal of this article is to identify the hypotheses underlying learners’ language choices. The article illustrates the mistakes made in the choice of verbal paradigms (consecutio temporum; doubts regarding choosing between the perfect and the imperfect and the explicit and implicit forms; some passive constructs; and the subjunctive) as well as the difficulties in using articles and certain adjectives and pronouns (possessive, demonstrative, and relative ones). The work also contains documented and commented examples of errors in the use of the comma and cases of interference that can be attributed to “false friends” (errors of spelling and of a morphological-syntactic, derivational, and lexical nature). The results of this analysis confirm the need for a conscious integration of direct teaching, noticing linguistic mechanisms, and a focus on form in learning processes in order to regulate the input, facilitate understanding, and stimulate natural processes of acquisition.
Questo contributo mira ad affrontare e indicare i punti nevralgici dell’interferenza della lingua madre negli scritti degli apprendenti slovenofoni in lingua italiana. La questione viene presentata a partire dal confronto tra le norme linguistiche in sloveno e italiano in relazione alle difficoltà riscontrate in contesti concreti. L’obiettivo del contributo è individuare le ipotesi che stanno alla base delle scelte linguistiche degli apprendenti. Sono illustrati gli errori commessi nella scelta dei paradigmi verbali (consecutio temporum, dubbi di scelta tra i perfetti e l’imperfetto e tra le forme esplicite e implicite, alcuni costrutti passivi, il congiuntivo) nonché le difficoltà d’uso dell’articolo e alcuni aggettivi e pronomi (possessivi, dimostrativi e relativi). Sono inoltre documentati e commentati gli esempi di errori nell’uso della virgola e casi di interferenze attribuibili al settore dei «falsi amici» (errori di natura ortografica, morfologico-sintattica, derivazionale e lessicale). I risultati di quest’analisi ribadiscono la necessità di una integrazione cosciente dell’insegnamento diretto, della consapevolezza dei meccanismi linguistici (noticing) e dell’attenzione alla forma (focus on form) nei processi di apprendimento per mettere ordine nell’input degli apprendenti e per facilitare la comprensione e per stimolare i processi naturali di acquisizione.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2019, 10.1; 77-109
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Per un’educazione alla scrittura accademica in italiano LS utilizzando i segni interpuntivi a partire da usi e interpretazioni degli scriventi di lingue slave
Towards Academic Writing in Italian as a Foreign Language with the Help of Punctuation Marks Starting from the Uses and Interpretations of Slavic-Speaking Students
Autorzy:
De Tommaso, Valeria
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/11541957.pdf
Data publikacji:
2023-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
punctuation
text types
writing skills
Italian as L2
Slavonic languages
punteggiatura
tipi di testo
abilità di scrittura
italiano LS
lingue slave
Opis:
This article focuses on the results of a survey on writing experiences during secondary school and the first two years of high school and on the use of punctuation marks in L1 and Italian L2 by Czech and Slovak learners. Students’ past experiences with punctuation marks in L1 and references in Czech/Slovak schoolbooks reveal a strictly syntactic approach; students practise the use of the comma only, which is assumed to have purely separating values. In order to help students develop language skills for academic writing in Italian L2 and to avoid choppy writing and lack of cohesion, the research findings suggest that the teacher should highlight the cohesive/linking values of punctuation marks. The contrastive approach can be useful to a certain degree: up to the point where the punctuation principles of the two languages are equivalent or where they seem to be equivalent.
L’articolo riporta le riflessioni nate da un’indagine sulle esperienze di scrittura prima e durante i primi due anni di università e sugli usi interpuntori nella propria L1 e nell’italiano LS da parte di apprendenti cechi e slovacchi. Le esperienze con i segni interpuntivi in L1 e i riferimenti presenti nelle grammatiche scolastiche ceche/slovacche fanno emergere un’interpretazione esclusivamente sintattica e un contatto parziale con il sistema interpuntorio poiché limitato al solo uso della virgola; a questo segno, inoltre, viene attribuito in L1 valore esclusivamente segmentante. Per un’educazione alla scrittura del testo accademico in italiano LS che contribuisca a superare fenomeni di frammentarietà, giustapposizione, scarsa coesione testuale, i risultati dell’indagine suggeriscono un’azione didattica che punti sui valori coesivi dei segni interpuntivi e che solo in parte si appoggi a un approccio contrastivo, ovvero quando la ratio interpuntoria dei due sistemi coincida o quando sembri coincidere.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2023, 14.1; 57-76
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
    Wyświetlanie 1-10 z 10

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