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Tytuł:
Oddziaływanie duszpasterskie salezjanów w Kościele katolickim na Ukrainie
Incidenza dell’attività pastorale dei salesiani nella Chiesa Cattolica in Ucraina
Autorzy:
Żurek, Waldemar Witold
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1040443.pdf
Data publikacji:
2006
Wydawca:
Katolicki Uniwersytet Lubelski Jana Pawła II
Tematy:
Ucraina
salesiani
Chiesa Cattolica
duszpasterstwo
salezjanie
Kościół katolicki
Ukraina
priesthood
Salesians
Catholic Church
Ukraine
Opis:
Nell’Ucraina, proclamata come Stato nel 1991, gli inizi del lavoro pastorale dei salesiani risalgono all’anno 1904. Dal punto di vista storico la parrocchia di Daszawa, situata vicino alla città di Stryj, nell’arcidiocesi di Leopoli, fu la terza presenza salesiana nei territori polacchi all’epoca occupati dalle potenze straniere. La case salesiane (chiamate opere) erette nell’arcidiocesi di Leopoli (Daszawa – parrocchia, Leopoli-Łyczaków – attività pastorale, Leopoli – Opera Fondazione Abrahamowiczów, Drohowyże – Opera Fondazione del conte Stanisław Skarbek, Brodki – in stato di organizzazione) appartennero all’Ispettoria San Giacinto, con la sede a Cracovia, fi no all’anno 1939. Dopo lo spostamento dei confi ni nell’Est della Polonia, avvenuto nel 1945, i salesiani persero nell’Est le loro undici opere, sorte prima del secondo confl itto mondiale; esse facevano parte dell’Ispettoria San Giacinto e dell’Ispettoria Santo Stanislao Kostka. La maggiore perdita di opere, cioè nel numero di cinque, avvenne nell’Ucraina Occidentale, incorporata nel 1939 alla Repubblica Socialista dell’Ucraina Sovietica. Ivi si verifi cò il più drammatico processo d’espatrio dei polacchi nel territorio della Repubblica Popolare Polacca. Da questo momento fi no all’anno 1958 i salesiani non furono presenti nella Repubblica Sovietica dell’Ucraina. Alla fi ne di quest’anno il salesiano polacco don Tadeusz Hoppe lasciò la località di Ławaryszek, vicino a Vilnius, per spostarsi ad Odessa; ivi egli operò come pastore nella chiesa di San Pietro e, inoltre, estese la sua attività pastorale nelle quattro limitrofe regioni, fi no alla sua morte (10 XI 2003). Durante il regime comunista vi arrivavano i singoli sacerdoti su ”invito”, tra cui anche salesiani, al fi ne di celebrare, sporadicamente e di nascosto, la sacra liturgia e d’impartire i sacri sacramenti ai fedeli. Solo con lo sfacelo dell’Unione Sovietica e la proclamazione, nel 1991, dello Stato Ucraino la popolazione cattolica ritrovò la possibilità di ritornare alla prassi religiosa regolare. Anche se la chiesa cattolica fi nora non è riconosciuta dallo Stato, i cattolici tuttavia possono registrare le singole comunità parrocchiali e celebrare la liturgia nei loro tempi. Attualmente i salesiani di rito romano lavorano nelle quattro parrocchie e nelle loro fi liali (Bóbrka, Korostyczew, Odessa, Przemyślany) e hanno un Centro Giovanile ad Odessa. Queste presenze salesiane appartengono alla cosiddetta Circoscrizione Speciale Europa Est Immacolata Concezione di Maria, eretta nel 1993, con la sede a Mosca. Inoltre i salesiani di rito bizantino-ucraino hanno due presenze a carattere pastorale, cioè a Leopoli e ad Użhorodzie. Queste costituiscono una Delegazione per l’Ucraina Maria Ausiliatrice, fondata nel 2005, con la sede a Leopoli. Vale ricordare qui ancora un lavoro originale che compie il diacono Aleksander Czumakow nella forma di un orfanotrofi o, chiamato „Świetlany Dom” (Casa Luminosa) per i ragazzi di strada: una realtà nata nel 1989. È una istituzione non governativa che realizza la sua missione grazie alle libere offerte della popolazione. Le ispettorie polacche si sono assunte, dalla seconda metà degli anni ottanta del secolo scorso, la responsabilità per la formazione e lo studio dei candidati alla Società Salesiana provenienti dai territori delle ex repubbliche sovietiche, compreso quella dell’Ucraina.
Źródło:
Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne; 2006, 85; 407-438
0518-3766
2545-3491
Pojawia się w:
Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Pieniądz powinien służyć, nie zaś rządzić
Il denaro deve servire, non governare
Autorzy:
FELICE, Flavio
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1047422.pdf
Data publikacji:
2020-01-13
Wydawca:
Katolicki Uniwersytet Lubelski Jana Pawła II
Tematy:
społeczne nauczanie Kościoła, gospodarka rynkowa, Evangelii gaudium, włączenie społeczne, rozwój, wzrost
Dottrina sociale della Chiesa cattolica, economia del mercato, Evangelii gaudium, inclusione sociale, sviluppo, crescita
Opis:
„«Nie» dla pieniądza, który rządzi zamiast służyć” – słowa te stanowią jedno z najmocniejszych sformułowań zawartych w adhortacji apostolskiej Evangelii gaudium papieża Franciszka. Dostarczają one również różnorodnej inspiracji do refleksji. W obecnym artykule chcemy je uczynić przedmiotem rozważań, a także podkreślić wyzwanie obecne w etyce chrześcijańskiej, relatywizującej wartość pieniądza. Postawa wobec relacji między człowiekiem a pieniądzem jest tym, co określa obywatelską dojrzałość katolików. Wydaje się, że papież Franciszek, stwierdzając, iż pieniądz powinien służyć, nie zaś rządzić, zdefiniował fundamentalną dla chrześcijaństwa kwestię antropologiczną i wskazał, jaki powinien być wkład katolików w życie publiczne. Podejmowany w artykule temat dotyczy kwestii podstawowej i historycznie istotnej dla zrozumienia genezy instytucji demokratycznych i liberalnych. Przykładem oddziaływania chrześcijaństwa w tym obszarze może być jego udział w relatywizacji doczesnych „absolutów” w dziedzinie polityki. Tłum. Patrycja Mikulska
“No a un denaro che governa invece di servire” è uno dei passaggi forti dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium. Un’espressione che crediamo possa offrire numerosi spunti di riflessione. Con il presente articolo intendiamo riflettere su tale affermazione e su quella, secondo la quale l’etica cristiana darebbe fastidio, poiché relativizza il denaro. Proprio il tema del rapporto tra uomo e denaro delinea il profilo civile del cattolico maturo. Crediamo si possa dire che Papa Francesco, affermando che “il denaro deve servire, non governare” abbia centrato la questione antropologica fondamentale del cristianesimo e gettato una luce su quale sia il contributo più intimo dei cattolici alla vita civile. Si tratta di un tema fondamentale e storicamente rilevante anche per comprendere la genesi delle istituzioni democratiche e liberali. Si pensi, ad esempio, a quanto il cristianesimo abbia storicamente contribuito a relativizzare gli assoluti terrestri nel campo della politica.
Źródło:
Ethos; 2016, 29, 3 (115); 123-135
0860-8024
Pojawia się w:
Ethos
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
I precetti ecclesiali – la pastorale e il diritto tra universale e particolare
Autorzy:
Dohnalik, Jan
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/554653.pdf
Data publikacji:
2017
Wydawca:
Uniwersytet Papieski Jana Pawła II w Krakowie
Tematy:
precepts of the Church
obligations of the faithful
particular law
Catechism of the Catholic Church
precetti della Chiesa
i diritti e gli obblighi dei fedeli
il diritto particolare
il Catechismo della Chiesa Cattolica
Opis:
The article is to illustrate the development of this important part of the Canon law and catholic teaching in the universal Church and in Poland.The first part outlines the history of this catechetical formulation of basic catholic obligations, from the time of the Council of Trent until mid 20th century, including the perspective of the Church in Poland. Fundamental issues, namely the obligation of celebrating Sunday, Easter duty or the fasting precept, have been the same throughout the catholic world, even though their specific wording evolved depending on time and place.The second part touches upon the formulation of the commandements of the Church in the Catechism of the Catholic Church. This fundamental document of the catholic doctrine was first published in French in 1992, while its revised version in Latin was promulgated in 1997. Finally, in 2005 there was issued Compedium of the Catechism. The article contains an analysis of exact wording of the Church precepts in all above mentioned editions of the catechism. The matter is of great importance, since the it refers to the first official and universal formulation of the precepts.The third part deals with the Polish version of the commandements, promulgated by the Polish Episcopal Conference in 2003. Polish bishops took advantage of their right to adjust the universal text to specific needs of particular Church. With approval of the Holy See, the Polish pastors dispensed from certain feasts of precept and introduced the obligation to abstain from dances during Lent and on Fridays throughout the year. In the 2014 revised version the latter ban was lifted and since then only Lent has been the period of party abstinence.Not only does the article highlight the correlation between canon law and pastoral practice of the Church, but refers to the role of implementation of the universal law in the life of particular Churches.
L’articolo espone lo sviluppo di una parte importante del diritto canonico e dell’insegnamento cattolico nella Chiesa universale e in quella presente in Polonia.Nella prima parte viene descritta la storia delle formule catechistiche riguardanti i principali obblighi del fedele dal tempo del Concilio di Trento fino alla metà del ventesimo secolo, prendendo in considerazione la prospettiva della Chiesa cattolica in Polonia. Le indicazioni fondamentali – l’obbligo di festeggiare la domenica, il precetto della confessione e della comunione pasquale, le esigenze circa il digiuno – sono presenti in tutto il mondo cattolico, anche se le specifiche condizioni del tempo e del luogo hanno influenzato la loro forma concreta.Nella seconda parte è dibattuto il problema dei precetti ecclesiali nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Questo documento fondamentale fu pubblicato per la prima volta in lingua francese nel 1992. Dopo molte correzioni, nel 1997 è stata presentata l’editio tipica in lingua latina. Infine nel 2005 papa Benedetto XVI ha ordinato la pubblicazione del Compedio del Catechismo della Chiesa Cattolica. Nell’articolo vengono analizzate le formule dei precetti ecclesiali in tutte e tre le versioni del catechismo. Va notato che, malgrado 500 anni di storia della propagazione dei precetti della Chiesa, solo adesso sono stati formulati come vincolanti in tutta la Chiesa universale.La terza parte verte sulla versione polacca dei precetti della Chiesa, promulgata dalla Conferenza Episcopale Polacca nel 2003 e riformata nel 2014. I vescovi polacchi hanno approfittato della possibilità di accomodare il testo dei precetti agli specifici bisogni e aspettative delle Chiese particolari. Con il consenso della Sede Apostolica, i pastori della Chiesa cattolica in Polonia hanno esonerato i fedeli dall’obbligo di festeggiare alcuni giorni festivi, ma nello stesso tempo hanno confermato la proibizione di partecipare ai divertimenti durante la Quaresima, ampliandola anche a tutti i venerdì dell’anno. Nel 2014 fu introdotto l’ultimo cambiamento nel testo dei precetti, con la decisione di lasciare la proibizione dei divertimenti solamente nel tempo di Quaresima.In conformità con il suo titolo, l’articolo espone il profondo legame tra il diritto e la pastorale, ma anche la relazione tra il diritto universale e il suo adattamento nel diritto particolare.
Źródło:
Annales Canonici; 2017, 13
1895-0620
Pojawia się w:
Annales Canonici
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Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
I rapporti "Stato Italiano- Chiesa Cattolica" nei patti lateranensi del 1929: riflessioni storico-giuridiche
The relations “Italian State-Catholic Church” in the Lateran Pacts of 1929: historical and juridical considerations
Autorzy:
NACCI, MATTEO
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/661439.pdf
Data publikacji:
2015
Wydawca:
Uniwersytet Kardynała Stefana Wyszyńskiego w Warszawie
Tematy:
Patti Lateranensi
Stato italiano
Chiesa cattolica
cultura giuridica
diritto canonico
cultura del concordato
sana cooperatio
Lateran Pacts
Italian State
Catholic Church
juridical culture
canon law
agreement culture
Opis:
This work is a conference in the Faculty of Canon Law of the Toulouse Catholic University that want to consider the relations between Italian go- vernment and Catholic Church in the Lateran Pacts of 1929, in an historical and juridical perspective, through the examination of the “preconciliazione” phase and the dierent political trends around to Lateran Pacts. e purpose of the study, in fact, is to underline the important “juridical culture” of this agreement in the European overview. 
Il presente lavoro, frutto di una conferenza tenuta presso l’Istituto Cattolico di Tolosa (Francia), intende prendere in considerazione le relazioni fra il Governo italiano e la Santa Sede, in prospettiva storico-giuridica, per la strutturazione dei Patti Lateranensi del 1929. In modo particolare, attraverso l’esame della cosiddetta fase della “preconcilazione” e le differenti posizioni giuridico-politiche intorno ai Patti del 1929. Lo scopo del contributo è quello di evidenziare l’imprescindibile valore di “cultura giuridica” che deve essere assegnato a questo peculiare trattato internazionale. Il presente lavoro, frutto di una conferenza tenuta presso l’Istituto Cattolico di Tolosa (Francia), intende prendere in considerazione le relazioni fra il Governo italiano e la Santa Sede, in prospettiva storico-giuridica, per la strutturazione dei Patti Lateranensi del 1929. In modo particolare, attraverso l’esame della cosiddetta fase della “preconcilazione” e le differenti posizioni giuridico-politiche intorno ai Patti del 1929. Lo scopo del contributo è quello di evidenziare l’imprescindibile valore di “cultura giuridica” che deve essere assegnato a questo peculiare trattato internazionale.
Źródło:
Prawo Kanoniczne; 2015, 58, 2; 97-113
2353-8104
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Prawo Kanoniczne
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Artykuł
Tytuł:
Synods and Synodal Processes in Germany since the Second Vatican Council
Synodes et processus synodal en Allemagne depuis le Concile Vatican II
Sinodi e processo sinodale in Germania dal Concilio Vaticano II
Autorzy:
Haering, Stephan
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1046994.pdf
Data publikacji:
2020-12-29
Wydawca:
Wydawnictwo Uniwersytetu Śląskiego
Tematy:
Catholic Church
synods in Germany from 1965 to 2016
église catholique
synodes en allemagne de 1965 à 2016
chiesa cattolica
sinodi in germania dal 1965 al 2016
Opis:
The present article provides an overview of the particular synods that have been conducted since the Second Vatican Council in Germany. It also takes into account those counseling processes that cannot be qualified as canonical synods.
Cet article donne un aperçu des synodes particuliers qui ont eu lieu en Allemagne depuis le Concile Vatican II. Sont également inclus les processus consultatifs qui ne peuvent pas être qualifiés de synodes canoniques.
Questo articolo fornisce una panoramica dei sinodi particolari che hanno avuto luogo in Germania dal Concilio Vaticano II. Sono inclusi anche quei processi consultivi che non possono essere qualificati da sinodi canonici.
Źródło:
Ecumeny and Law; 2020, 8; 19-36
2353-4877
2391-4327
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Ecumeny and Law
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Artykuł
Tytuł:
Stregoneria e Superstizione in Decreti Sinodali della Diocesi di Bisignano in Calabria (1630-1678)
The Spell and Superstition in Sinodal Decrees of the Bisignano Diocese in Calabria (1630-1678)
Czary i zabobony w dekretach synodalnych Diecezji Bisignano w Kalabrii (1630-1678)
Autorzy:
Katolo, Artur
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1995857.pdf
Data publikacji:
2018
Wydawca:
Katolicki Uniwersytet Lubelski Jana Pawła II. Towarzystwo Naukowe KUL
Tematy:
Italia Meridionale
Chiesa Cattolica
diritto particolare
magia
XVII secolo
Southern Italy
Roman-Catholic Church
particular law
magic
XVII-th century
południowe Włochy
Kościół Rzymskokatolicki
prawo partykularne
XVII wiek
Opis:
Non c’è cultura storica, che non conosca la magia. Per quanto riguarda la situazione in Calabria, le pratiche superstiziose blasfeme della magia furono ininterrottamente combattute in tutti i Sinodi bisignanesi. Si deve osservare, che la rigidità delle norme ed appropriati interventi pastorali non riuscirono a debellarle definitivamente. I Sinodi di Bisignano, occupandosi di arte magica e di malefici, puntarono su una maggiore opera di catechesi. Al vescovo fu riservata la scomunica per le azioni di sacrilegi, magiche indovini.
The origins of witchcraft and superstition date back to the “wild” world of humanity. The Synods of Bisignano in XVII-th century dealing with magical art and evil, aims at greater catechesis. The documents reserve to the bishop (with attached excommunication) the cases referred to the action of sacrilegious, magicians, fortune tellers. The magical practices are signs of distrust of God.
Magia i wiara w zabobony towarzyszą ludzkości od zarania dziejów. Synody w Bisignano, które miały miejsce w XVII w., zajęły się tym zagadnieniem ze względu na powszechność zjawiska. Dekrety nakazywały duchownym odpowiednie nauczanie w odniesieniu do zabobonów, iż są to znaki nieufności Bogu. Nakładały surowe kary, zarówno na parających się magią, jak i na tych, którzy korzystali z usług takich osób (ekskomunika, kara więzienia).
Źródło:
Kościół i Prawo; 2018, 7, 1; 19-27
0208-7928
2544-5804
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Kościół i Prawo
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Artykuł
Tytuł:
Katechizm Kościoła Katolickiego źródłem formacji chrześcijanina
Catechism of the catholic Church as a source of the formation of the christian
Il Catechismo della Chiesa Cattolica in quanto fonte di formazione cristiana
Autorzy:
Marek, Zbigniew
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/462187.pdf
Data publikacji:
2014
Wydawca:
Uniwersytet Kardynała Stefana Wyszyńskiego w Warszawie
Tematy:
Katechizm Kościoła Katolickiego formacja chrześcijańska
wychowawcze znaczenie KKK
Catechism of the Catholic Church Christian formation
education meaning of CCC
Catechismo della Chiesa Cattolica
la formazione cristiana
l’importanza educativa CCC
Opis:
W 20. rocznicę opublikowania Katechizmu Kościoła Katolickiego, autor analizuje sens dokumentu dla kształtowania życia chrześcijańskiego. W sposób szczególny ukazuje znaczenie Katechizmu dla formacji moralnej, w kontekście zmian, które nastąpiły przy Kościele po Soborze Watykańskim II. Autor wpierw omawia antropologiczno-teologiczne podstawy formacji, następnie omawia szczegółowo znaczenie Katechizmu dla objaśniania na godności osoby, natury wiary oraz treści wiary, podkreślając formację biblijną i liturgiczną. W dalszej części rozważań przedstawia cel formacji chrześcijanina w KKK, zarówno w wymiarze ludzkim, jak i religijnym, moralnym. Artykuł potwierdza wspierającą rolę Katechizmu Kościoła Katolickiego w formacji chrześcijańskiej.
In the 20th anniversary of the publication of the Catechism of the Catholic Church (CCC), the author is taking reflection over meaning of the document for the life of the Christian. In the special way source character of the Catechism is depicted for the Christian body, in the context of changes which occurred at the Church after the II Vatican Council. The author first of all is discussing anthropological-theological bases of the formation of the Christian. He is paying attention in addition to the dignity of a person, the nature of the faith as well as the way of explaining to the meaning of the address into CCC. Next is describing this formation, referring to her biblical and liturgical dimension. Moreover he shows the formation of the Christian cells in the Catechism of the Catholic Church, so as achieving the human and religious maturity and forming of moral attitudes. The article is confirming the ancillary role of the Catechism of the Catholic Church with regard to the faith.
Nel 20° anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, l’autore analizza il significato del documento per lo sviluppo della vita cristiana. In particolare, si dimostra l’importanza del Catechismo per la formazione di morale nel contesto dei cambiamenti che si sono verificati nella Chiesa e nel mondo dopo il Concilio Vaticano II. Prima l’autore discute i fondamenti antropologici e teologici della formazione, poi tratta in dettaglio l’importanza del Catechismo per la spiegazione della dignità della persona, della natura della fede e del contenuto della fede, mettendo in evidenza la formazione biblica e liturgica. In seguito rappresenta l’obiettivo della formazione cristiana secondo CCC, sia in dimensione morale che umana e religiosa. L’articolo conferma il ruolo di sostegno del Catechismo della Chiesa Cattolica nella formazione cristiana.
Źródło:
Studia Katechetyczne; 2014, 10; 111-128
0138-0672
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Studia Katechetyczne
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Artykuł
Tytuł:
Chiesa cattolica e diffusione della “prassi pattizia” a livello locale in Italia. Una rinnovata stagione di relazioni
Catholic Church and “bilateral practice” on a local level in Italy
Kościół Katolicki i rozszerzanie “praktyki układowej” na poziomie lokalnym we Włoszech
Autorzy:
Bolgiani, Isabella
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1043981.pdf
Data publikacji:
2017-12-29
Wydawca:
Katolicki Uniwersytet Lubelski Jana Pawła II
Tematy:
Chiesa cattolica
collaborazione
relazioni tra Stato e Chiesa cattolica
libertà religiosa
regioni ecclesiastiche
Conferenze episcopali regionali
regioni civili
principio di sussidiarietà
comuni
enti locali
diocesi
Catholic Church
religious freedom
Church-State relations
Code of Canon Law
religious organization
religious associations
ecclesiastical regions
administrative regions
dioceses
local authorities
Concordat
church law
canon law
Kościół Katolicki
prawo wyznaniowe
współpraca
relacje państwo-kościół
wolność religijna
regiony kościelne
konferencje biskupów
regiony cywilne
gminy
zasada pomocniczości
diecezje
instytucje lokalne
kościoły i związki wyznaniowe
Konkordat
prawo kanoniczne
Opis:
Il crescente sviluppo in Italia, nell’ultimo ventennio, della prassi pattizia a livello decentrato apre la via ad una “ulteriore nuova stagione” di relazioni tra Stato e Chiesa cattolica. Si tratta di una condizione che risulta riconducibile ad una pluralità di fattori. Da un lato, occorre ricordare il percorso di evoluzione delle autonomie locali successivo alla riforma del Titolo V, Parte II della Costituzione e, dall’altro, le trasformazioni che hanno toccato il diritto della Chiesa con riferimento, in particolare, al ruolo delle Conferenze episcopali regionali. E’ così possibile riscontrare nel tempo una sempre più significativa presenza di accordi a livello regionale ed “infra-regionale”. Al riguardo, si deve tuttavia precisare come, mentre la prima tipologia di fonti appaia inquadrabile prevalentemente in tre “macro-aree”, sia pure suscettibili di espansione qualora tale necessità venga avvertita, il secondo gruppo di accordi mostri contenuti estremamente diversificati quanto ai temi affrontati. Ciò nasce dall’esigenza di offrire risposte ai bisogni specifici di una determinata comunità, mediante relazioni tra i soggetti istituzionali e confessionali ad essa più vicini presenti sul territorio. In questo senso, può affermarsi come nell’ambito sociale, complice l’attuale percorso rivolto alla realizzazione di una cittadinanza “partecipativa”, il principio di sussidiarietà orizzontale trovi il suo “punto di contatto” con quello di collaborazione, sancito dall’art. 1 dell’Accordo di revisione concordataria. Si è dunque di fronte ad un articolato sistema di fonti, aventi diversa natura giuridica, ma in grado di misurarsi – in forza della loro duttilità – con la costante evoluzione dell’ordinamento civile e canonico, nel pieno rispetto del principio di laicità dello Stato.
Dynamiczny rozwój zdecentralizowanej praktyki układowej, zauważalny we Włoszech w ostatnim dwudziestoleciu, pozwala na stwierdzenie, że doszło do otwarcia „kolejnego okresu porozumień” w relacjach między państwem i Kościołem Katolickim. Jest to owoc wielorakich czynników. Z jednej strony, istotną rolę odegrało dowartościowanie autonomii lokalnych, będące konsekwencją nowelizacji Tytułu V (pt. Regiony, prowincje, gminy) Części II (pt. Ustrój Republiki) obowiązującej Konstytucji Republiki Włoskiej. Z drugiej strony, impulsem do rozwoju zdecentralizowanej praktyki układowej stały się zmiany dokonane w prawie kanonicznym, odnoszące się w szczególności do roli regionalnych konferencji biskupów. Wspomniane czynniki przyczyniły się do coraz intensywniejszego wzrostu liczby układów zawieranych na poziomie regionalnych oraz subregionalnym. Większość źródeł z pierwszej kategorii można odnieść do jednego z trzech makro-zagadnień (dobra kultury o charakterze religijnym, opieka duszpasterska w instytucjach leczniczych oraz dowartościowanie społecznej i edukacyjnej funkcji oratoriów). Natomiast w drugiej grupie obecne są układy dotyczące kwestii skrajnie zróżnicowanych, co znajduje swoje uzasadnienie w różnorodności specyficznych potrzeb poszczególnych społeczności lokalnych. Analiza zachodzących procesów pozwala na stwierdzenie, że zasada pomocniczości ujmowana horyzontalnie znajduje dziś w przestrzeni społecznej – również w konsekwencji działań zmierzających do zapewnienia możliwie najpełniejszej realizacji partycypacyjnej koncepcji obywatelstwa – ważny punkt kontaktu z zasadą współpracy, wyrażoną w art. 1 włoskiego Konkordatu z 1984 r. (a więc układu rewidującego Konkordat Laterański z 1929 r.). Stosujący prawo stają więc we Włoszech wobec coraz bardziej zróżnicowanego systemu źródeł o niejednolitej naturze prawnej, które – właśnie dzięki specyficznej „plastyczności” tychże źródeł – jawią się jako instrumenty lepiej odpowiadające stanowi stałej ewolucji, w jakiej znajduje się dziś zarówno cywilny, jak i kanoniczny porządek prawny. Ich stosowanie w żaden sposób nie narusza również zasady świeckości państwa.
The development in Italy of the “bilateral practice” on a local level, particularly in the last twenty years, opens the way for a “new season” in the relations between civil and religious authorities in our country. It introduces a system of relations which is made not only on the traditional level of “summit relations” between the State and the Catholic Church, but also it is based on the possible conclusions of peripheral agreements, in reply to religious demands, found on a local level.
Źródło:
Studia z Prawa Wyznaniowego; 2017, 20; 267-305
2081-8882
2544-3003
Pojawia się w:
Studia z Prawa Wyznaniowego
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Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Diocesan Synod from the Catholic and Lutheran Perspectives
Synode diocésain des points de vue catholique et luthérien
Sinodo diocesano dalla prospettiva cattolica e luterana
Autorzy:
Kroczek, Piotr
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1046997.pdf
Data publikacji:
2020-12-29
Wydawca:
Wydawnictwo Uniwersytetu Śląskiego
Tematy:
Roman Catholic Church
Evangelical Church of the Augsburg Confession in the Republic of Poland
diocesan synod
bishop
église catholique romaine
église évangélique d’augsbourg en république
de pologne
synode diocésain
évêque
chiesa cattolica romana
chiesa evangelica-augusta nella repubblica di
polonia
sinodo diocesano
vescovo
Opis:
The aim of the article is to verify the hypothesis that the institutions of diocesan synod in the perspective of the Roman Catholic Church and that of the Evangelical Church of the Augsburg Confession in the Republic of Poland are very similar. The method to achieve the aim is the comparable analysis of the legal provisions of the fundamental laws of the Churches which refer to diocesan synod. The general conclusion is that the institutions of diocesan synod seen in the two perspectives are completely incompatible. They are different institutions.
Le but de l’article est de vérifier l’hypothèse selon laquelle, en République de Pologne, la perspective de l’Église catholique romaine et celle de l’Église évangélique d’Augsbourg concernant l’institution du synode diocésain sont similaires. La manière d’atteindre cet objectif consiste à proposer une analyse comparative des dispositions des règles fonda mentales de ces Églises qui s’appliquent au synode diocésain. La conclusion générale est que l’institution du synode diocésain présentée des deux points de vue est totalement incompatible. Ce sont des institutions différentes.
Lo scopo del presente articolo è di verificare l’ipotesi che nella Repubblica di Polonia, la prospettiva della Chiesa cattolica romana e di quella evangelica-augusta riguardante l’istituzione del sinodo diocesano siano simili. La via per raggiungere questo obiettivo consiste in un’analisi comparata delle disposizioni delle regole fondamentali di queste Chiese che si applicano al sinodo diocesano. La conclusione generale della ricerca svolta è che l’istituzione del sinodo diocesano presentata da entrambe le prospettive è del tutto incompatibile. Sono istituzioni diverse.
Źródło:
Ecumeny and Law; 2020, 8; 7-18
2353-4877
2391-4327
Pojawia się w:
Ecumeny and Law
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Dignity of the Human Person
La dignité de la personne humaine
Dignità della persona umana
Autorzy:
Loretan, Adrian
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/25723981.pdf
Data publikacji:
2022
Wydawca:
Wydawnictwo Uniwersytetu Śląskiego
Tematy:
Roman Catholic Church
Second Vatican Council
Vatican II
human person
freedom
human dignity
human rights
Église catholique romaine
Concile Vatican II
personne humaine
liberté
dignité humaine
droits de l’homme
Chiesa cattolica romana
Concilio Vaticano II
Vaticano II
persona umana
libertà
dignità umana
diritti umani
Opis:
The Vatican II fundamentally changed the ecclesiastical view towards the human person. Especially in Nostra aetate, Gaudium et spes, and Dignitatis humanae it strengthens the dignity of the human person and personal freedom as base for a world with equal rights for all mankind. Therefore, the council qualified discrimination of all kind as against God’s will. These statements have a huge impact on the necessary further development of theology and canon law.
Le concile Vatican II a fondamentalement changé la vision ecclésiastique de la personne humaine. En particulier dans Nostra Aetate, Gaudium et Spes et Dignitatis Humanae, il renforce la dignité de la personne humaine et la liberté personnelle comme bases d’un monde où tous les êtres humains jouissent de droits égaux. Par conséquent, le Concile a qualifié toute forme de discrimination comme étant contraire à la volonté de Dieu. Ces déclarations ont un impact considérable sur le développement nécessaire de la théologie et du droit canonique.
Il Vaticano II ha cambiato radicalmente la visione ecclesiastica nei confronti della persona umana. Soprattutto in Nostra Aetate, Gaudium et Spes e Dignitatis Humanae rafforza la dignità della persona umana e la libertà personale come base per un mondo con uguali diritti per tutta l’umanità. Pertanto, il concilio ha qualificato la discriminazione di ogni tipo come contraria alla volontà di Dio. Queste affermazioni hanno un enorme impatto sul necessario ulteriore sviluppo della teologia e del diritto canonico
Źródło:
Philosophy and Canon Law; 2022, 8, 2; 1-8
2450-4955
2451-2141
Pojawia się w:
Philosophy and Canon Law
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
L’influsso del luogo e del rito della Santa Messa sull’adempimento del precetto festivo
The influence of the place and of the rite of the Holy Mass on the fulfilment of the festive precept
Autorzy:
Kaniecki, Rafał
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2085897.pdf
Data publikacji:
2020-11-06
Wydawca:
Uniwersytet Kardynała Stefana Wyszyńskiego w Warszawie
Tematy:
obowiązek niedzielny
miejsce Mszy
Msza niekatolicka
Kościoły Wschodnie
Kościół Prawosławny
precetto festivo
luogo della Messa
Messa non cattolica
Chiese Orientali
Chiesa Ortodossa
festive precept
place of Mass
non-Catholic Mass
Eastern Churches
Orthodox Church
Opis:
Il Concilio di Adge (506) decise che si poteva adempiere il precetto festivo soltanto nella propria chiesa parrocchiale. Questa norma si è diffusa nella Chiesa latina e sopravviveva fino al Concilio di Trento (1545-1563), quantunque già in precedenza essa fosse stata indebolita dal diritto consuetudinario che permetteva di soddisfare l’obbligo, in determinate situazioni, anche in altre chiese parrocchiali, e anche, grazie ai privilegi papali, nelle chiese degli ordini mendicanti. Dal Concilio di Trento in poi i fedeli possono essere soltanto invogliati all’adempimento del precetto nella propria chiesa parrocchiale. Inoltre i loro concesso farlo negli oratori semi-privati, semi-pubblici, in alcuni oratori privati, e fuori dei luoghi sacri, partecipando alla Messa celebrata sugli altari portatili. Nella normativa vigente attuale basta partecipare alla Messa celebrata in qualunque luogo, però la celebrazione eucaristica fuori del luogo sacro richiede, per la liceità, il previo consenso dell’Ordinario. Il precetto festivo viene adempiuto attraverso la partecipazione alla Messa celebrata nel rito cattolico. Dal XIX secolo i cattolici latini e orientali possono adempierlo partecipando alla Messa nel rito diverso dal loro proprio. Mentre il “Direttorio ecumenico” (1967) aveva ammesso anche la possibilità di adempierlo occasionalmente attraverso la partecipazione alla Messa celebrata dai non cattolici, il “Direttorio ecumenico” (1993) attuale ha abrogato espressamente questo privilegio. La partecipazione alla Messa cattolica celebrata da un sacerdote scomunicato, interdetto, sospeso, se la sua pena è pubblica, adempie il precetto festivo, però un fedele può essere punito con giusta pena per la partecipazione in essa.
Synod w Adge (506) zdecydował, że obowiązek niedzielny można wypełnić jedynie we własnym kościele parafialnym. Ta norma upowszechniła się w Kościele łacińskim i zachowała się aż do Soboru Trydenckiego (1545-1563), chociaż przepis ten już wcześniej uległ osłabieniu z powodu prawa zwyczajowego, które pozwalało na wypełnienie go, w określonych sytuacjach, w innych kościołach parafialnych, a także, dzięki papieskim przywilejom, w kościołach należących do zakonów żebraczych. Od Soboru Trydenckiego wierni mogą być jedynie zachęcani do wypełniania go we własnym kościele parafialnym, oraz mogli uczynić mu zadość także w kaplicach pół-publicznych, pół-prywatnych, nielicznych kaplicach prywatnych, a poza miejscem świętym, poprzez Mszę sprawowaną na niektórych przenośnych ołtarzach, zwanych portatylami. Obecnie wystarczy uczestniczyć we Mszy odprawianej w jakimkolwiek miejscu, jednak na Mszę poza miejscem świętym wymagane jest, do godziwości, pozwolenie Ordynariusza. Obowiązek niedzielny wypełnia się uczestnicząc we Mszy sprawowanej w obrządku katolickim. Od XIX wieku katolicy łacińscy i wschodni mogą wypełniać go uczestnicząc we Mszy w innym obrządku, niż własny. „Dyrektorium ekumeniczne” (1967) dopuszczało możliwość okazjonalnego wypełniania go także poprzez udział we Mszy sprawowanej przez niekatolików, jednak aktualne „Dyrektorium ekumeniczne” (1993) ten przywilej wyraźnie odwołało. Udział we Mszy katolickiej sprawowanej przez kapłana ekskomunikowanego, ukaranego interdyktem lub suspendowanego, którego kara jest publicznie znana, wypełnia obowiązek niedzielny, ale wierny może zostać ukarany sprawiedliwą karą za uczestnictwo w niej.
The Council of Adge (506) decided that the festive precept could be fulfilled only in one’s own parish church. This rule spread to the Latin Church and survived until the Council of Trent (1545-1563). However previously it had been weakened by the customary law that allowed one to meet the obligation, in certain situations, in other parish churches, and also in churches of the mendicant orders, thanks to papal privileges. From the Council of Trent onwards, the faithful could only be encouraged to fulfil the precept in their own parish church. Moreover, they were allowed to do so in semi-private, semi-public oratories, in some private oratories, and also outside sacred places, participating in the Mass celebrated on the portable altars. In current legislation, it is enough to participate in the Mass celebrated in any place, but the Eucharistic celebration outside of the sacred place requires, for the lawfulness, the prior consent of the Ordinary. The festive precept is fulfilled through participation in the Mass celebrated in the Catholic rite. Since the nineteenth century, Latin and Eastern Catholics could fulfil it by participating in Mass in a different rite from their own. While the “Ecumenical Directory” (1967) had also admitted the possibility of fulfilling it occasionally through participation in the Mass celebrated by non-Catholics, the current “Ecumenical Directory” (1993) has expressly abrogated this privilege. Participation in the Catholic Mass celebrated by an excommunicated, interdicted, suspended priest, if his punishment is public, fulfils the festive precept, however a faithful can be punished with a just penalty for participation in it.
Źródło:
Prawo Kanoniczne; 2020, 63, 4; 3-13
2353-8104
Pojawia się w:
Prawo Kanoniczne
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Fundamental Rights—Comparison of the Approaches in the Canon Law and in the Civil Law
Leggi fondamentali: confronto di prospettive del diritto canonico e del diritto civile
Lois fondamentales : les perspectives du droit canonique et celles du droit civil à comparer
Autorzy:
Přibyl, Stanislav
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1035641.pdf
Data publikacji:
2020-12-18
Wydawca:
Wydawnictwo Uniwersytetu Śląskiego
Tematy:
Church law
civil law
natural law
human rights
fundamental rights and freedoms
duties and rights of the faithful
constitution
the Code of Canon Law
salvation
law
law making
Christians
Catholic Church
rule of law
diritto ecclesiastico
diritto civile
diritto naturale
diritti umani
diritti e libertà
fondamentali
obblighi e diritti dei fedeli
costituzione
codice di diritto
canonico
salvezza
diritto
processo legislativo
cristiani
chiesa cattolica
stato
di diritto
droit ecclésial
droit civil
droit naturel
droits de l’homme
droits et libertés fondamentaux
obligations et droits des fidèles
code de droit canonique
salut
droit
élaboration des lois
chrétiens
église catholique
état de droit
Opis:
The Code of Canon Law of 1983 came up with a list of obligations and duties of the Catholic faithful. This list is analogical to those of the charters of fundamental rights and freedoms found in the documents of international law and in the constitutions of democratic countries. the inspiration of church law by civilian law was a reality from the very beginnings of the development of Canon Law: first by Roman Law, in the modern world by complex codifications of civil law, and after Vatican II also the idea of universal human rights. The specifics of the Catholic Church in relation to a democratic state is the incorporation of the subject of law into the Church through baptism which brings, above all, duties and obligations. Thus the catalogue which may now be seen in the Code contains first and foremost a list of duties, not rights, which are not stressed in the modern state. In fact, the modern state has very few demands; often just the payment of taxes and compulsory school attendance. The article deals with the individual obligations and rights found in the Code of Canon Law and compares them with their analogies in constitutions. The concept of civil and canonical norms tends to get closer primarily in the case of inspiration by natural law, whereas the obligations of the faithful represent a specifically ecclesiastical goals, for which no analogy in civil law can be found. After all, the supreme law of the Church is the salvation of souls, indeed, the state does not have such a supernatural goal.
Il Codice di Diritto Canonico del 1983 ha introdotto un elenco di doveri e diritti dei fedeli laici. È analogo agli elenchi caratteristici dei diritti e delle libertà fondamentali contenuti nei documenti di diritto internazionale e nelle costituzioni dei paesi democratici. L’ispirazione della Chiesa al diritto civile è stata una realtà sin dall’inizio del diritto canonico: prima attraverso il diritto romano, poi, nel mondo moderno, attraverso complesse codificazioni del diritto civile, e dopo il Concilio Vaticano II, attraverso le idee dei diritti umani universali. Una caratteristica specifica della Chiesa cattolica rispetto a uno Stato democratico è l’incorporazione del soggetto di diritto nella Chiesa attraverso il battesimo, ciò che porta con sé tutti i diritti e gli obblighi. In questo modo, il catalogo dei diritti e degli obblighi, che ora esiste nel codice, include principalmente un elenco di questi ultimi. I diritti sono invece messi in evidenza dallo Stato moderno. In effetti, lo Stato moderno impone pochi obblighi ai suoi cittadini; spesso si tratta solo di pagare le tasse e di obbedire alla costrizione dell’istruzione obbligatoria. Il presente articolo tratta dei singoli obblighi e diritti contenuti nel Codice di Diritto Canonico e li confronta con i corrispondenti obblighi e diritti contenuti nelle costituzioni. Il concetto di norme civili e canoniche è simile, soprattutto se ispirato alla legge naturale. I doveri dei fedeli, invece, rappresentano fini ecclesiastici specifici, e in questo caso è difficile stabilire un’analogia con il diritto civile. Soprattutto, la legge suprema della Chiesa è la salvezza delle anime, e lo Stato non ha un obiettivo così soprannaturale.
Le Code de droit canonique de 1983 a dressé une liste de devoirs et de droits propres aux fidèles laïcs. Elle est analogue aux listes de droits et libertés fondamentaux contenus dans les documents de droit international et dans les constitutions des pays démocratiques. Le fait que l’Église se soit inspirée du droit civil est une réalité qui remonte aux origines du droit canonique : tout d’abord à travers le droit romain, puis, dans le monde moderne, à travers des codifications complexes du droit civil, et après le Concile Vatican II, à travers les idées de droits humains universels. Une caractéristique spécifique de l’Église catholique par rapport à l’État démocratique est l’incorporation du sujet de droit dans l’Église par le baptême, qui entraîne tous un ensemble de droits et obligations. De cette manière, ce catalogue des droits et obligations qui existe désormais dans le code comprend principalement la liste de ces dernières. Ce sont au contraire les droits qui sont mis en évidence par l’État moderne. En fait, l’État moderne impose peu d’obligations à ses citoyens; souvent, il ne s’agit que de payer ses impôts et de suivre l’enseignement obligatoire. L’article traite des obligations et droits individuels contenus dans le Code du droit canon et les compare aux obligations et droits correspondants contenus dans les constitutions. Les concepts de normes civiles et de normes canoniques sont comparables, notamment parce que toutes deux s’inspirent du droit naturel. Les devoirs des fidèles, en revanche, représentent un objectif spécifique de l’Église et, dans ce cas, il est difficile d’établir une analogie avec le droit civil. Par-dessus tout, la loi majeure de l’Église reste le salut des âmes, alors que l’État ne poursuit pas un but surnaturel de ce type.
Źródło:
Philosophy and Canon Law; 2020, 6; 73-95
2450-4955
2451-2141
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Philosophy and Canon Law
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Artykuł
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