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Wyszukujesz frazę "literary translation," wg kryterium: Temat


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Tytuł:
Considerazioni sulla traduzione polacca delle Novelle di Arrigo Boito
Considerations on the Polish Translation of Arrigo Boito’s Short Stories
Autorzy:
Prola, Dario
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34670933.pdf
Data publikacji:
2024-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
dualism
Arrigo Boito
Scapigliatura
literary translation
loanwords
technical languages
dualismo
traduzione letteraria
forestierismi
tecnicismi
Opis:
The paper discusses some translation problems in the Polish version of four fantasy short stories by Italian writer and composer Arrigo Boito: ‘Iberia’ (1868), ‘L’alfier nero’ (1868), ‘Il pugno chiuso’ (1870), and ‘Il trapezio’ (1873–1874). The book with their translations by Aleksandra Cypko and Klaudia Sarafin was published by the Cracow-based publishing house Austeria in 2021. The challenges faced in translation work were manifold, starting with the reproduction of Boito’s stylistic and poetic peculiarities in contemporary Polish. In this paper, I first survey the salient features of Boito’s literary Italian and style to focus subsequently on the Polish translators’ solutions for rendering loanwords and technical words and to examine the functions of the notes and the paratextual apparatus of the translations. In the final part of the paper, I address the issue of translating the antinomies underlying Boito’s writing. In this sense, his four short stories represent an ideal expression of the dualistic conception of Scapigliatura, an important artistic movement in which the young Boito was involved. To find metaphors and similes through which to adequately reproduce this dominant feature of Boito’s writing was one of the most difficult challenges for the Polish translators.
L’articolo riguarda alcuni problemi traduttivi emersi dall’analisi della versione polacca di quattro lunghe novelle fantastiche dello scrittore e compositore scapigliato Arrigo Boito: Iberia (1868), L’alfier nero (1868), Il pugno chiuso (1870) e Il trapezio (1873–1874). Il libro, tradotto da Aleksandra Cypko e Klaudia Sarafin, è stato pubblicato nel 2021 dalla casa editrice Austeria di Cracovia. Le sfide affrontate dalle traduttrici durante il lavoro di traduzione sono state molteplici, a partire dalla necessità di riprodurre nel polacco contemporaneo le peculiarità stilistiche e poetiche della scrittura boitiana. Dopo aver passato in rassegna le caratteristiche salienti dell’italiano letterario e dello stile di Arrigo Boito, il presente studio si focalizza sulle soluzioni traduttive adottate per la resa dei forestierismi e dei tecnicismi nonché sull’impostazione e le funzioni delle note e dell’apparato paratestuale. Nella parte finale dell’articolo si affronta invece la questione della traduzione delle antinomie che soggiacciono alla scrittura di Arrigo Boito. Per le sue novelle è infatti possibile parlare di un sistema di opposizioni simboliche che si sviluppa da quella basilare maschile-femminile, dipanandosi attraverso una complessa rete di metafore e similitudini dalle affascinanti implicazioni metafisiche, ideale espressione della concezione dualistica della Scapigliatura. La difficoltà di trovare metafore e paragoni attraverso cui riprodurre adeguatamente in polacco questa dominante della scrittura di Boito ha rappresentato una delle sfide più difficili per le traduttrici.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2024, 15.1; 153-172
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Untore 1630–2023. Cenni critici sulla traduzione polacca del romanzo Diceria dell’untore di Gesualdo Bufalino
Untore 1630–2023: Critical Notes on the Polish Translation of Gesualdo Bufalino’s Novel Diceria dell’untore
Autorzy:
Maniowska, Katarzyna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34670935.pdf
Data publikacji:
2024-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Gesualdo Bufalino
Diceria dell’untore
literary translation
literary analysis
(un)translatability
traduzione letteraria
analisi letteraria
(in)traducibilità
Opis:
Linguistic repertoires of all communities include references to their long-forgotten collective experiences, which are passed down from generation to generation. Such examples include the Italian expression untore, which is linked to the plague pandemic of 1630, pictured by Manzoni in his novel The Betrothed (Promessi sposi, 1840–1842). The figure of untore appears in Gesualdo Bufalino’s novel Diceria dell’untore (1981), translated into Polish by Elżbieta Jogałła (Opowieść siewcy zarazy, 2023). The recent global experience of the COVID-19 pandemic may be of great importance in understanding and reinterpreting Bufalino’s novel. The aim of my article is to analyse both the Polish translation and Diceria dell’untore, focusing on the historical and social context, Bufalino’s characteristic language, and the veiled meanings of the literary and linguistic allusions in the novel. By analysing selected passages of the novel and the translation, I examine the Polish translator’s solutions and indicate other possible interpretations of the novel and therefore its translation. The examples I discuss expand our understanding of (un)translatability-related issues.
Nel repertorio linguistico di ogni comunità si possono trovare riferimenti a esperienze recondite, che vengono tramandate di generazione in generazione. Ne è un esempio l’espressione italiana untore, che si riferisce alla pandemia della peste del 1630, ricordata da Manzoni nel suo romanzo I Promessi Sposi (1840–1842). La figura di untore è stata ripescata da Gesualdo Bufalino nel romanzo Diceria dell’untore pubblicato nel 1981 e tradotto in polacco da Elżbieta Jogałła (Opowieść siewcy zarazy, 2023). La recente esperienza globale della pandemia COVID-19 può essere di grande importanza per comprendere e reinterpretare il romanzo di Bufalino. L’obiettivo del presente articolo è l’analisi della traduzione polacca con particolare attenzione al contesto storico e sociale, alla specificità del linguaggio dello scrittore e ai significati contenuti nelle allusioni letterarie e linguistiche celate nel romanzo. Lo studio comparativo dei frammenti del romanzo e della traduzione serve per esaminare alcune soluzioni traduttive nella versione polacca del romanzo, nonché indicare altre possibili interpretazioni del romanzo e quindi della sua traduzione. Alcuni esempi tratti dal romanzo tradotto vengono esaminati per approfondire la questione della (in)traducibilità.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2024, 15.1; 173-194
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
Le traduzioni polacche delle novelle di Grazia Deledda (1906–1939)
Polish Translations of Grazia Deledda’s Short Stories (1906–1939)
Autorzy:
Łukaszewicz, Justyna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34670928.pdf
Data publikacji:
2024-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Grazia Deledda
short stories
literary translation
translation from Italian into Polish
literary image
novelle
traduzione letteraria
traduzione dall’italiano al polacco
immagine letteraria
Opis:
The paper is devoted to the editorial and translation history of Grazia Deledda’s short stories in Poland before the Second World War, a topic barely touched upon in scholarship so far. I establish which original collections were most successful and examine the circumstances of the publication of the translations, taking into consideration the translators and the profiles of the journals that published the eleven translated short stories. My study of the translations themselves focuses on the translators’ approach to Italian and Sardinian nature and culture and identifies elements that were eliminated, reproduced without explanation, or explained by means of notes. My findings are that only one translation is equipped with footnotes, that the local colour is largely rendered in translation, and that major losses in translation include some elements of descriptions of landscapes and characters.
Il saggio è dedicato alla fortuna editoriale e traduttiva della novellistica deleddiana in Polonia prima della Seconda guerra mondiale, un argomento finora poco studiato. Si stabilisce quali siano state le raccolte originali più fortunate; si esaminano altresì le circostanze della pubblicazione delle traduzioni, prendendo in considerazione le figure dei traduttori e il profilo delle riviste che hanno accolto le undici novelle tradotte. Lo studio delle traduzioni si focalizza sull’approccio dei traduttori nei confronti della natura e della cultura italiana e sarda per approfondire la questione delle scelte traduttive. Ci si chiede in particolare quali elementi sono stati eliminati, quali invece sono stati riprodotti senza spiegazioni o spiegati con uso di note. L’indagine qui condotta ha portato alla conclusione che solo una fra le traduzioni esaminate contiene delle note à piè di pagina, che il colorito locale è stato in gran parte rispettato e che le perdite interessano maggiormente gli elementi descrittivi relativi a paesaggi e personaggi.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2024, 15.1; 105-126
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Infedeltà nel trasferimento delle collocazioni nella traduzione dei romanzi di Michel Houellebecq dal francese all’italiano
Infidelity in the Transfer of Collocations in the Italian Translations of Michel Houellebecq’s Novels
Autorzy:
Golda, Paweł
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34670938.pdf
Data publikacji:
2024-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
phraseology
collocation
Michel Houellebecq
literary translation FR–IT
infidelity
fraseologia
collocazione
traduzione letteraria FR—IT
infedeltà
Opis:
Building on my PhD project, this paper explores fidelity challenges in the transfer of verb-nominal collocations (VNC) in the Italian translations of seven of Michel Houellebecq’s novels. I examine various kinds of infidelity, such as omissions, errors, incongruence in constituent transmission, incoherence in recurrent VNC transmission, and infidelity at the level of phraseological coverage. The accurate transfer of collocations is crucial for preserving the style and the vibrancy of the source text. Errors, omissions, and unjustified transformations in the target language speak to the complexity of the translation process. My analysis explains the multifaceted nature of collocations and contributes to a nuanced understanding of their role in literary translation.
Questa ricerca, basata sui risultati della tesi di dottorato dell’autore, approfondisce le sfide di fedeltà nel trasferimento delle collocazioni verbo-nominali (CVN) nelle traduzioni italiane di sette romanzi di Michel Houellebecq. Esamina vari aspetti dell’infedeltà, come omissioni, errori, incongruenze nella trasmissione dei costituenti, mancanza di coerenza nella trasmissione delle CVN ricorrenti e infedeltà a livello della copertura fraseologica. Il trasferimento delle collocazioni è cruciale per preservare lo stile e la vivacità del testo originale. Gli errori, le omissioni e le trasformazioni ingiustificate nella lingua di destinazione evidenziano la complessità del processo di traduzione. Questa esplorazione spiega la natura sfaccettata delle collocazioni, contribuendo a una comprensione più sfumata del loro ruolo nella traduzione letteraria.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2024, 15.1; 195-216
2084-4514
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Tytuł:
Julia Dickstein-Wieleżyńska e la storia editoriale della prima traduzione completa dei Canti in polacco
Julia Dickstein-Wieleżyńska and the Editorial History of the First Polish Translation of Giacomo Leopardi’s Canti
Autorzy:
Kłos, Anita
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2162249.pdf
Data publikacji:
2022-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Giacomo Leopardi
Julia Dickstein-Wieleżyńska
Raffaele Pettazzoni
literary translation
collaboration and translation
traduzione
letteraria
traduzione e genere
traduzione e collaborazione
Opis:
The paper focuses on the long and complex editorial history of the first complete translation of Giacomo Leopardi’s Canti into Polish. Entitled Poezje and published by Instytut Wydawniczy ‘Biblioteka Polska’ in 1938, the volume was translated by Julia Dickstein-Wieleżyńska (1881–1948), a polyglot, poet, organiser of cultural events, feminist activist and literature and philosophy scholar. Dickstein-Wieleżyńska’s letters to Raffaele Pettazzoni (1883–1959), her close friend and mentor and himself an eminent scholar of religions, suggest that the original idea of the book as conceived in the early 1920s also envisaged the inclusion of translations by Edward Porębowicz (1862–1937), which had been made for his 1887 collection of Leopardi’s writings. Although Porębowicz had withdrawn his permission for publishing his versions in 1924 and Dickstein-Wielżyńska had to translate another eighteen poems, the manuscript was ready for printing at the beginning of 1925. Drawing on archival resources, the author investigates the reasons behind the conspicuous temporal distance between the drafting of the translations and their publication in the volume of Poezje. Examined from the perspective of recent translation and collaboration studies, Wieleżyńska’s letters shed some new light not only on the agents, modes and circumstances of translation and editorial work in the early twentieth century, but also on the position of women in the cultural and academic hierarchies of the time.
Lo studio si concentra sulla lunga e travagliata storia editoriale della prima edizione completa dei Canti leopardiani in polacco, ad opera di Julia Dickstein-Wieleżyńska (1881–1948), traduttrice poliglotta, poetessa, animatrice della vita culturale, attivista femminista e studiosa di letteratura e filosofia. Il volume, intitolato Poezje, fu pubblicato nel 1938 presso la casa editrice Instytut Wydawniczy “Biblioteka Polska”. Eppure dalle lettere inedite di Dickstein-Wieleżyńska a Raffaele Pettazzoni (1883–1959), eminente studioso delle religioni e suo caro amico e mentore, risulta che nel progetto originario, risalente all’inizio degli anni Venti del Novecento, nella raccolta dovevano esser incluse le traduzioni di Edward Porębowicz (1862–1937), studioso delle lingue e delle letterature romanze, eseguite per la sua selezione di scritti leopardiani del 1887. Nonostante che Porębowicz avesse ritirato il permesso per la pubblicazione dei suoi testi nel 1924 e Dicksteinówna fosse stata costretta a tradurre altre diciotto poesie, il volume era stato approntato per le stampe all’inizio del 1925. Basandosi su materiali di archivio, l’autrice indaga sui motivi di questa cospicua distanza tra la stesura dei testi e la pubblicazione del volume. Esaminate nella prospettiva dei recenti studi sulla traduzione, le lettere di Wieleżyńska gettano una nuova luce non solo su agenti, modi e circostanze del lavoro traduttivo ed editoriale nel primo Novecento, ma anche sulla posizione delle donne nelle gerarchie culturali e accademiche dell’epoca.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2022, 13.2; 35-60
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
La presenza della letteratura polacca per l’infanzia sul mercato italiano. Il caso di Nasza Księgarnia
Polish Children’s and Young Adult Literature on the Italian Publishing Market: The Case of the Nasza Księgarnia Publishing House
Autorzy:
Biernacka-Licznar, Katarzyna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2162247.pdf
Data publikacji:
2022-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Contemporary Polish Literature for Children’s and Young Readers
Literary Translation
Nasza Księgarnia
Italian Publishing Market
Emilia Dziubak
la contemporanea letteratura polacca per l’infanzia
traduzione
il mercato editorial italiano
Opis:
The history and publishing output of Nasza Księgarnia, Poland’s biggest publisher of children’s and young adult literature founded in 1921 and still operating, has been extensively researched by bibliologists and literature scholars over the last decades (Bylina, 1961; Aleksandrzak, 1972; Rogoż, 2009; Jamróz-Stolarska, 2014; Biernacka-Licznar, 2018a; Gawryluk, Lajborek & Korobkiewicz, 2021). However, the post-2000 productions of contemporary Polish writers and their translations into Italian have not attracted interest from Polish researchers yet. The paper aims to examine the publishing repertory of Nasza Księgarnia and identify the list of titles that made their way into the hands of the Italian reading public between 2012 and 2022. Based on the bibliometric method and interviews with the NK staff, the study generated reliable data and yielded a detailed account of the repertory released on the Italian publishing market in the last decade.
La storia e la produzione editoriale della casa editrice Nasza Księgarnia fondata nel 1921 a Varsavia e operante fino ad oggi, è un tema che è stato oggetto di intense ricerche condotte da bibliologi e studiosi di letteratura per l’infanzia negli ultimi decenni (Bylina, 1961; Aleksandrzak, 1972; Rogoż, 2009; Jamróz-Stolarska, 2014; Biernacka-Licznar, 2018a; Gawryluk, Lajborek & Korobkiewicz, 2021). La questione del repertorio editoriale di autori polacchi contemporanei le cui opere sono state scritte dopo il 2000, e la loro traduzione in italiano, non ha finora incontrato l’interesse dei ricercatori polacchi. L’obiettivo dell’articolo è quello di analizzare il repertorio editoriale di Nasza Księgarnia e stabilire un elenco di titoli che sono stati pubblicati in Italia nel periodo 2012–2022. L’uso del metodo statistico nello studio e le interviste con le persone responsabili dell’introduzione dell’offerta editoriale sul mercato italiano hanno permesso di ottenere dati affidabili e dettagliati per descrivere il repertorio che si è affacciato sul mercato editoriale italiano nell’ ultimo decennio.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2022, 13.2; 85-105
2084-4514
Pojawia się w:
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Artykuł
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