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Tytuł:
Il condizionale italiano tra possibilità contrastive e soluzioni traduttive: osservazioni in base a quattro traduzioni slave delle “Favole al telefono” di Gianni Rodari
The Italian Conditional Between Contrastive Possibilities and Translation Solutions: Observations Based on Four Slavic Translations of Gianni Rodari’s “Favole al telefono”
Autorzy:
Grošelj, Robert
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34655794.pdf
Data publikacji:
2023-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
condizionale
analisi contrastiva-traduttiva
traducente
italiano
lingue slave
Opis:
This article analyses the functions of the Italian present and past conditional; the grammatical equivalents in Slovenian, Croatian, Macedonian, and Polish; and the equivalents in translations of Gianni Rodari’s Favole al telefono. In the case of the Italian present conditional of eventuality, the “standard” equivalents prevail in all the translations: the Slovenian present conditional; the Croatian first conditional; the Macedonian conditional and future; and the Polish potential conditional. With other translation solutions (the present tense, past tenses), the modality is frequently expressed by other linguistic—mainly lexical— means. The translation equivalent of the Italian present conditional of unconfirmed information in all translations is the present tense. The Italian past conditional of eventuality was translated in most cases by its “standard” translation equivalents: the Slovenian present conditional; the Croatian first and second conditional; the Macedonian conditional, future, future in the past, and reported future; and the Polish potential conditional. When the translators decided to depart from translation solutions temporally or modally close to the source verb form (by choosing, for example, the present tense or one of the past tenses), they frequently preserved or introduced other modal elements. The translation equivalents of the Italian past conditional of the future-in-the-past are the future or the present tense with future meaning. Slovenian, Croatian, Macedonian, and Polish translations of Gianni Rodari’s Favole al telefono include, on the one hand, different grammatical equivalents that, in the languages analysed, “ideally” correspond to the two Italian conditionals (the most specific equivalents in the languages analysed include, for example, Macedonian future tenses and the Croatian second conditional), and, on the other hand, alternative translation equivalents (the present tense; past tenses; adverbial and prepositional expressions; omissions), which indicate different stylistic preferences of the translators.
Lo scopo dell’articolo è quello di analizzare le funzioni del condizionale presente e del condizionale passato italiani, i loro equivalenti grammaticali nelle lingue slovena, croata, macedone e polacca, nonché i loro traducenti sloveni, croati, macedoni e polacchi nelle traduzioni delle Favole al telefono di Gianni Rodari. Per il condizionale semplice dell’eventualità in tutte le traduzioni analizzate prevalgono gli equivalenti “standard”: il condizionale presente sloveno, il condizionale primo croato, il condizionale e il futuro macedoni, nonché il condizionale potenziale polacco. Nel caso delle altre soluzioni traduttive (ad es. presente, tempi passati), la modalità è spesso espressa con un altro mezzo linguistico, soprattutto lessicale. Come traducente del condizionale semplice del distanziamento in tutte le traduzioni appare il presente. Anche al condizionale composto dell’eventualità, nella maggioranza dei casi, corrispondono i traducenti “standard”: il condizionale presente sloveno, i condizionali primo e secondo croati, il condizionale, il futuro, il futuro nel passato e il futuro riportato macedoni, il condizionale potenziale polacco. Quando i traduttori, invece, si allontanano dalle possibilità traduttive vicine dal punto di vista modale-temporale al modo verbale di partenza (scegliendo ad es. il presente o un tempo passato), spesso conservano o introducono qualche altro mezzo modale. Il condizionale composto della posteriorità nel passato è stato tradotto con il futuro o con il presente con valore “futurale”. Le traduzioni slovena, croata, macedone e polacca delle Favole al telefono di Gianni Rodari includono da una parte le diverse possibilità grammaticali “ideali” che nelle lingue analizzate corrispondono ai due condizionali italiani (tra le forme verbali più specifiche possiamo menzionare ad es. i tempi futurali macedoni e il condizionale secondo croato) e i traducenti alternativi (il presente, tempi passati, espressioni avverbiali e preposizionali, omissioni) dall’altra, che alludono anche alle diverse preferenze stilistiche dei traduttori.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2023, 14.2; 31-50
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
È stato un mezzo disastro… Fenomeni di convergenza tra approssimazione e intensificazione: uno studio contrastivo su italiano e russo
È stato un mezzo disastro… Points of Convergence Between Approximation and Intensification: A Contrastive Italian-Russian Study
Autorzy:
Benigni, Valentina
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/11541941.pdf
Data publikacji:
2023-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
approximation
mitigation
intensification
downtoner
contrastive analysis
approssimazione
mitigazione
intensificazione
analisi contrastiva
Opis:
Based on the case-study of the Italian downtoner mezzo, ‘half of’, the present work aims to highlight, through a usage-based approach, interesting points of semantic and functional convergence between approximation and intensification, which are traditionally considered divergent meaningconstruction strategies. Mezzo functions both on the semantic level, by modulating the referential force of nouns, verbs, and adjectives, and on the pragmatic level, where it acts as a discourse marker, enabling the speaker to reduce the illocutionary force of their assertions and helping the receiver to make the inferences necessary to recognise the speaker’s communicative intentions in cases of “loose talk” (in Relevance Theory terms), such as understatement and overstatement. In the second part of the article, the results of a contrastive analysis with Russian are discussed, based on the assumption that the identification of functional equivalences between different languages is a valid heuristic method to explain the semantic and pragmatic multifunctionality of certain lexical elements, also from a cross-linguistic perspective.
A partire dal case-study dell’approssimante italiano mezzo ‘metà di’ e attraverso un approccio basato sull’uso, il presente lavoro si propone di evidenziare interessanti punti di convergenza semantica e funzionale tra approssimazione e intensificazione, strategie di costruzione del significato tradizionalmente considerate divergenti. Mezzo agisce sia a livello semantico, modulando la forza referenziale di nomi, verbi e aggettivi, sia a livello pragmatico, dove funziona come marca discorsiva che consente al parlante di ridurre la forza illocutiva delle sue affermazioni e al ricevente di compiere le inferenze necessarie a interpretare correttamente le intenzioni dell’interlocutore dietro ad usi non letterali (o cosiddetti loose dalla Teoria della Pertinenza), quali, ad esempio, l’understatement e l’iperbole. Nella seconda parte dell’articolo verranno discussi i risultati di un’analisi contrastiva con il russo, partendo dal presupposto che l’identificazione di equivalenze funzionali tra lingue diverse è un metodo euristico valido per spiegare la multifunzionalità semantica e pragmatica di alcuni elementi lessicali, anche in una prospettiva interlinguistica.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2023, 14.1; 9-34
2084-4514
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Italica Wratislaviensia
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Artykuł
Tytuł:
La morfosintassi degli studenti sloveni a livello A2/B1
Slovene A2/B1 Students’ Morphosyntax
Autorzy:
Bažec, Helena
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446560.pdf
Data publikacji:
2018-06-20
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
analisi contrastiva
analisi degli errori
morfosintassi
italiano
sloveno
contrastive analysis
error analysis
morphosyntax
Italian
Slovene
Opis:
L’obiettivo del presente contributo è fare un’analisi degli errori su un corpus composto da 58 prove di produzione scritta in italiano all'esame di maturità professionale di studenti madrelingua sloveni a livello di competenza A2/B1. L’analisi qualitativa e quella quantitativa hanno l’intento di individuare gli errori più frequenti nel settore della morfosintassi, scoprirne le cause e compararli con i risultati emersi da ricerche simili svolte in precedenza. L’analisi qualitativa è stata effettuata in base a una griglia creata dopo uno studio contrastivo dei sistemi grammaticali dello sloveno e dell’italiano, nonché adattata a quanto realmente riscontrato nel corpus. Le principali cause degli errori risultano essere il transfer negativo dalla L1 e in una piccola percentuale da altre lingue straniere come l’inglese e lo spagnolo, ma anche la strategia della generalizzazione. Il più problematico quantitativamente risulta l’articolo, parte del discorso che lo sloveno non conosce, seguito da vari aspetti nella forma e nell’uso del verbo e dalla preposizione. Altre categorie che oltrepassano l’1% di tutti gli errori individuati e che quindi vengono incluse sono l’accordo tra i costituenti, l’ordine dei costituenti, errori legati a vari usi del pronome, dell’aggettivo, del nome e dell’avverbio. Questa frequenza di errori combacia con le altre ricerche simili svolte in passato, che però includevano studenti L1 appartenenti a diverse lingue slave. Questo fa presupporre che tutti i madrelingua slavi abbiano le stesse difficoltà, e quindi che le differenze nelle strutture grammaticali tra L1 e L2 siano la causa prima degli errori morfosintattici.
The aim of this article is to make an error analysis based on a corpus consisting of 58 written tests in Italian on the vocational maturity exam of Slovene mother-tongue students at an A2/B1 level. The objective of the qualitative and quantitative analysis is to identify the most frequent errors in the field of morphosyntax, to find out the causes, and to compare them with the results that emerged from previous research studies. The qualitative analysis was carried out on the basis of a grid created after I had completed a contrastive study of Slovene and Italian and later adapted to the data that emerged from the corpus. The causes of errors are negative transfer from L1 and in a small percentage from other foreign languages such as English and Spanish, but also the generalisation strategy. Quantitatively, the most problematic part of speech is the article, a part of speech that Slovene does not have, followed by the erroneous form or use of verbs and prepositions. The other categories, which exceed 1% of all errors and are therefore included, are the agreement between constituents, word order, and errors related to different uses of the pronoun, adjective, noun, and adverb. This frequency of errors matches other similar research studies carried out in the past with the difference that other studies included students with different Slavic languages as the L1. This suggests that all Slavic learners have the same problems in Italian written production, therefore the first cause of morphosyntactic errors is the difference in the grammatical structure between L1 and L2.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2018, 9.1; 11-33
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Colpa dell’interferenza: analisi contrastiva di errori negli scritti di studenti universitari slovenofoni di italiano
The Blame is on Interference: A Contrastive Analysis of Errors in the Writing of Slovene-Speaking University Students of Italian
Autorzy:
Kenda, Jana
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446611.pdf
Data publikacji:
2019-09-13
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Slovene-speaking learners of Italian
contrastive analysis
mother-tongue interference
summary
error analysis
apprendenti slovenofoni di italiano L2
analisi contrastiva
interferenza della lingua madre
riassunto
analisi degli errori
Opis:
This contribution aims to address and show the crucial points of mother-tongue interference in the writing of Slovene-speaking learners of Italian. The issue is presented on the basis of a comparison between the language rules in Slovene and Italian in relation to the difficulties encountered in concrete contexts. The goal of this article is to identify the hypotheses underlying learners’ language choices. The article illustrates the mistakes made in the choice of verbal paradigms (consecutio temporum; doubts regarding choosing between the perfect and the imperfect and the explicit and implicit forms; some passive constructs; and the subjunctive) as well as the difficulties in using articles and certain adjectives and pronouns (possessive, demonstrative, and relative ones). The work also contains documented and commented examples of errors in the use of the comma and cases of interference that can be attributed to “false friends” (errors of spelling and of a morphological-syntactic, derivational, and lexical nature). The results of this analysis confirm the need for a conscious integration of direct teaching, noticing linguistic mechanisms, and a focus on form in learning processes in order to regulate the input, facilitate understanding, and stimulate natural processes of acquisition.
Questo contributo mira ad affrontare e indicare i punti nevralgici dell’interferenza della lingua madre negli scritti degli apprendenti slovenofoni in lingua italiana. La questione viene presentata a partire dal confronto tra le norme linguistiche in sloveno e italiano in relazione alle difficoltà riscontrate in contesti concreti. L’obiettivo del contributo è individuare le ipotesi che stanno alla base delle scelte linguistiche degli apprendenti. Sono illustrati gli errori commessi nella scelta dei paradigmi verbali (consecutio temporum, dubbi di scelta tra i perfetti e l’imperfetto e tra le forme esplicite e implicite, alcuni costrutti passivi, il congiuntivo) nonché le difficoltà d’uso dell’articolo e alcuni aggettivi e pronomi (possessivi, dimostrativi e relativi). Sono inoltre documentati e commentati gli esempi di errori nell’uso della virgola e casi di interferenze attribuibili al settore dei «falsi amici» (errori di natura ortografica, morfologico-sintattica, derivazionale e lessicale). I risultati di quest’analisi ribadiscono la necessità di una integrazione cosciente dell’insegnamento diretto, della consapevolezza dei meccanismi linguistici (noticing) e dell’attenzione alla forma (focus on form) nei processi di apprendimento per mettere ordine nell’input degli apprendenti e per facilitare la comprensione e per stimolare i processi naturali di acquisizione.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2019, 10.1; 77-109
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Un modello di presentazione delle preposizioni italiane esprimenti causa e dei casi serbi nel materiale didattico
A Model for Presentation of Italian Prepositions Expressing Cause and Serbian Cases in Didactic Material
Autorzy:
Radojević, Dragana
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/11541991.pdf
Data publikacji:
2023-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Italian prepositions
Serbian cases
syntactic and semantic functions
contrastive analysis
didactic material
preposizioni italiane
casi serbi
funzioni sintattiche e semantiche
analisi contrastiva
materiale didattico
Opis:
The aim of this paper is to propose a model for a didactic representation of Italian prepositions and their Serbian equivalents that could facilitate 1. the comprehension and acquisition of Italian prepositions by Serbian learners of L2 Italian, and 2. possibly also the comprehension and acquisition of Serbian cases by Italian learners of L2 Serbian. Italian prepositional constructions and Serbian morphological cases may express the same syntactic and semantic functions. Taken separately, both Italian prepositions and Serbian cases have been studied in great detail and in depth, not only from the point of view of inflectional morphology, but also from syntactic and semantic perspectives. However, the functions that these categories perform in the two languages have to date been compared only sporadically and in very general terms, without any attempts of a systematic and exhaustive contrastive analysis. Additionally, the authors of didactic materials intended for Serbian speakers learning Italian, as well as Italian speakers learning Serbian as an L2, often do not pay sufficient attention to a contrastive representation of Italian prepositions and Serbian cases. For this reason, they still represent one of the most frequent error types during the process of acquisition of the languages in question. Therefore, this paper compares the Italian prepositional constructions consisting of simple prepositions followed by nouns, pronouns, adjectives, and adverbs on one side, and their Serbian equivalents on the other side, by means of contrastive analysis methods. The results of our analysis could be applied in the creation of grammars, dictionaries, textbooks, and additional didactic materials for L2 Italian for Serbian learners and for L2 Serbian for Italian learners.
L’obiettivo di questo contributo è di suggerire un modello di presentazione didattica delle preposizioni italiane e dei loro equivalenti serbi che potrebbe facilitare la comprensione e l’acquisizione sia delle preposizioni italiane da parte degli apprendenti serbofoni di italiano L2 sia dei casi serbi con o senza preposizioni da parte degli apprendenti italofoni di serbo L2. Le preposizioni italiane e i casi serbi, che possono svolgere le stesse funzioni sintattiche e semantiche, presi separatamente, sono stati studiati in dettaglio, ma le loro funzioni nelle due lingue sono state comparate solo sporadicamente e senza tentativi di un’analisi contrastiva sistematica. Inoltre, il materiale didattico per apprendenti serbofoni di italiano L2 e per apprendenti italofoni di serbo L2 spesso non contiene nessun tipo di presentazione contrastiva delle preposizioni italiane e dei casi serbi. Per questo motivo, gli errori più frequenti nel processo di acquisizione delle due lingue riguardano ancora oggi proprio queste due categorie. Perciò, il presente contributo si propone di confrontare da un lato i costrutti preposizionali italiani costituiti dalle preposizioni semplici seguite da sostantivi, pronomi, aggettivi e avverbi e dall’altro lato i loro equivalenti serbi, usando i metodi propri dell’analisi contrastiva. I risultati della nostra analisi potrebbero essere applicati nella creazione non solo di grammatiche bilingui, sia di italiano per apprendenti serbofoni di italiano L2 che di serbo per apprendenti italofoni di serbo L2, e di dizionari bilingui italiano-serbo e serbo-italiano, ma anche di manuali e di materiale didattico supplementare di italiano L2 per apprendenti serbofoni e di serbo L2 per apprendenti italofoni.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2023, 14.1; 121-139
2084-4514
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Tytuł:
La coesione in italiano e in russo: alcune tendenze nell’espressione dei rapporti di caratterizzazione
Wyrażanie spójności w języku włoskim i rosyjskim: wybrane tendencje dotyczące wyrażeń relacji charakterystyki
Autorzy:
Govorukho, Roman
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/521132.pdf
Data publikacji:
2017
Wydawca:
Uniwersytet Pedagogiczny im. Komisji Edukacji Narodowej w Krakowie
Tematy:
traduzione
analisi contrastiva,
relative appositive/predicative
subordinazione/coordinazione
uso collettivo comune
russo
italiano
tłumaczenie
analiza kontrastywna
zdania względne apozycyjne / predykatywne
podrzędność / współrzędność
uzus językowy
język rosyjski
język włoski
Opis:
L’articolo presenta diverse tendenze di esprimere i rapporti di caratterizzazione in italiano e russo, riconducibili non tanto alle differenze del sistema grammaticale, quanto all’uso comune condiviso dai parlanti. Quando l’elemento centrale di una situazione contiene un rinvio a un’altra situazione, la giustapposizione/coordinazione (con una forma di legamento di tipo prevalentemente anaforico) degli esempi russi viene spesso trasformata in italiano in una subordinazione relativa nella sua versione appositiva o predicativa, creando quindi un rapporto più stretto dal punto di vista sintattico.
Artykuł prezentuje różne sposoby wyrażenia relacji charakterystyki w języku włoskim i rosyjskim widziane nie jako różnice w systemach gramatycznych, ale jako uzus językowy. Kiedy główny element wypowiedzi zawiera odesłanie do innej sytuacji, rosyjskie wyrażenia współrzędne spójnikowe/bezspójnikowe (będące formą łącznika anaforycznego) zostaną przekształcone na włoskie zdania podrzędne względne (przydawkowe lub predykatywne), tworząc w ten sposób znacznie bliższą relację ze składniowego punktu widzenia.
Źródło:
Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura; 2017, 9, 1 "Gli orizzonti dell’italianistica: tradizione, attualita e sfide di ricerca"; 59-71
2083-7275
Pojawia się w:
Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura
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