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Wyszukujesz frazę "polish students" wg kryterium: Temat


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Tytuł:
I plurisecolari contatti del clero di Gniezno con l’Italia. Scelta di testimonianze librarie
Centuries-old Connections between the Clergy of Gniezno and Italy. A Selection of the Librarian Examples
Autorzy:
Sołomieniuk, Michał
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/37506264.pdf
Data publikacji:
2023
Wydawca:
Akademia Ignatianum w Krakowie
Tematy:
The Gniezno Archdiocese archives
Cathedral Library of Gniezno
Italian manuscripts in Poland
Italian printed old books in Poland
Polish students in Italy
Opis:
L’articolo offre una visione generale dei libri manoscritti e degli antichi libri stampati di provennienza italiana, conservati nell’Archivio dell’Arcidiocesi di Gniezno. Gniezno è la sede del Primate di Polonia e per secoli il suo arcivescovo è stato una personalità assai importante nel Regno di Polonia (allora Confederazione Polacco-Lituana), subito dopo il re. Il significato ecclesiastico e politico di questo arcivescovado spiega i secolari legami del clero di Gniezno con l’Italia come meta dei pellegrinaggi, dei viaggi alla curia pontificia e degli studi universitari. L’articolo mette in evidenza, tra i libri manoscritti, i codici latini contenenti i libri dei corsi universitari (in questo numero vi sono quattro codici provenienti da Padova), gli appunti delle lezioni presi dagli studenti e un giornale di viaggio scritto in polacco durante un viaggio a Roma nel XVIII secolo. Gli incunaboli di provenienza italiana, per la loro quantità, dovrebbero costituire un oggetto di studio separato e non sono presi in considerazione in questo contributo. Tra le antiche stampe del XVI secolo, l’autore presenta i libri considerati sia “italica” sia “polonica”. Per quanto riguarda i libri stampati successivamente di provenienza italiana conservati a Gniezno, l’articolo si riferisce alla biblioteca privata di un canonico capitolare, che negli anni 1834–1835 intraprese un viaggio di studio in Italia. Infine, l’Autore menziona alcune “tracce bibliotecarie” delle relazioni polacco-italiane riguardanti la Riforma protestante.
The paper gives a general view of the handwritten books and of the old printed books of Italian provenance, stored in the Gniezno Archdiocese archives (Poland). Gniezno is the seat of the Primates of Poland and its archbishop was through centuries a very important person in the Kingdom of Poland (than in the Polish-Lithuanian Commonwealth), right after the king. The ecclesiastical and political significance of this archbishopric explains the centuries-old connections of the Gniezno clergy to Italy as a destination of the peregrinations, of the journeys to the Papal Curia and of the academic studies. The paper emphasizes, among the manuscript books, the Latin codices containing the university course books (in this number they are four codices from Padova), the lecture notes made by the students and a travel journal written in the Polish language during a trip to Rome in the 18th century. The incunabula of the Italian provenance, due to their amount, should be an object of a separate study and are not considered in this paper. Among the old prints from the 16th century the author presents the books considered both “italica” and “polonica.” Regarding the posterior printed books of the Italian provenance stored at Gniezno, the paper refers to the private library of a chapter canon, which in the years 1834–1835 undertook a study trip in Italy. At the end the author makes a mention of some “librarian trace” of the Polish-Italian relationships concerning the Protestant Reformation.
Źródło:
Perspektywy Kultury; 2023, 41, 2/1; 199-226
2081-1446
2719-8014
Pojawia się w:
Perspektywy Kultury
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
“Patavium virum me fecit” – Padova come luogo di formazione delle antiche élite polacche
“Patavium virum me fecit”: the university of Padua as a teaching centre for polish-lithuanian elite
Autorzy:
Tygielski, Wojciech
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1929919.pdf
Data publikacji:
2021-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
students
university
Padua
Polish-Lithuanian Commonwealth
social elites
Padova
università
studenti
Confederazione polacco-lituana
élite sociali
Opis:
Using the Atti della Nazione Polacca at the University of Padua as a main source, the author describes the role that this university played in the education of students from the PolishLithuanian Commonwealth from the 16th to 18th centuries. According to the author’s research, this role was crucial in the 16th century, when a significant part of Polish elites included a stay at this university in their curriculum. In the 17th century, the number of students from Poland-Lithuania studying in Padua decreased slowly but continuously, and in the 18th century, the number was marginal. In the period under discussion, the social structure of this group significantly changed: students looking to acquire knowledge that was necessary for their future professional career were gradually replaced by young men of aristocratic and noble families, for whom a visit in Padua, be it long or short, was only a stage in their educational European Grand Tour. According to the author, this can be explained by intellectual changes in Polish-Lithuanian society: a general and rather superficial education was gradually preferred to university-based and professionally-provided knowledge. A study of selected travel diaries supplemented and confirmed the results of the presented statistical analysis. All Polish travellers visiting Padua in the 16th and 17th centuries described the University and considered it as the most important institution of the city; meetings with compatriot students were also often mentioned. Later on, the University was no longer the obvious subject of the descriptions and 18th-century travellers often did not even mention it at all. Nevertheless, there is still available evidence that the Polish presence in Padua, although reduced, was visible and important for the city.
Analizzando i registri di immatricolazione della nazione polacca (Metryka nacji polskiej) dell’Università di Padova, pubblicati mezzo secolo fa da Henryk Barycz e Karolina Targosz, l’autore riflette sul ruolo di Padova nel sistema educativo dei giovani polacchi giuntivi a studiare. Sottolineando l’eccellente reputazione dell’università e l’alta qualità del personale docente, mette in luce l’importanza fondamentale del centro di Padova nel processo di educazione delle élite intellettuali polacco-lituane nel XVI secolo. Documenta poi la presenza dei nuovi arrivati dalla Rzeczpospolita, la quale diminuì gradualmente nel corso del XVII secolo e venne quasi a sparire nel XVIII secolo, interrogandosi sulle ragioni del declino del ruolo dell’Università di Padova nel sistema educativo della Polonia antica. L’autore nota inoltre il mutamento della struttura sociale della comunità di studenti, nella quale diminuisce il numero di persone interessate ad acquisire conoscenze e competenze specifiche, che in futuro sarebbero state alla base della loro attività professionale, mentre cresce la rappresentanza di famiglie magnatizie e nobili, per le quali la permanenza a Padova era solo una tappa del Grand Tour, giro di carattere generale, e non strettamente educativo, dei più importanti centri europei. Questa osservazione sembra confermare il graduale cambiamento del modello educativo dei giovani nella Confederazione polacco-lituana e delle aspettative educative nel paese. Le osservazioni, avanzate sulla base di analisi statistiche, vengono confermate dalla lettura dei diari di viaggio, alla luce dei quali l’università, in essi un primo tempo presente, pian piano cessa di essere un punto di riferimento ricorrente ed oggetto di descrizione da parte dei viaggiatori. Allo stesso tempo, però, la costante presenza polacca a Padova viene confermata dalle pagine dei diari, il che sembra indicare che i rapporti tra la Repubblica di Polonia, Padova e l’Università di Padova siano stati mantenuti, anche se probabilmente su una scala minore. Le conseguenze della formazione all’estero delle élite polaccolituano-rutene rimangono un argomento aperto ed è proprio il caso di Padova che ci invita in modo particolare a riprenderlo e ad approfondirlo.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2021, 12.1; 21-46
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
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