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Tytuł:
Il corpo violato, il corpo liberato: autodistruzione e catarsi in La Muñeca menor di Rosario Ferré
The violated body, the released body: self-destruction and catharsis in La Muñeca menor by Rosario Ferré
Autorzy:
Giacchino, Giovanna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/28407441.pdf
Data publikacji:
2023
Wydawca:
Uniwersytet Łódzki. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego
Tematy:
Rosario Ferré
La Muñeca menor
Boricua literature
postcolonial studies
feminist studies
letteratura boricua
studi post-coloniali
studi femministi
Opis:
La teoria sull’auto-riconoscimento dell’universo femminile elaborata da Hélène Cixous nel saggio La Risa de la Medusa (1975) unitamente ai meccanismi di alienazione postcoloniale analizzati da Franz Fanon ne I Dannati della terra (1961) hanno, a mio avviso, ispirato Rosario Ferré nell’elaborazione delle strategie letterarie adottate nel racconto La Muñeca menor. L’intento di Ferré è quello di demistificare e rovesciare il sistema patriarcale vigente attraverso una scrittura autobiografica, sovversiva e iraconda. La ribellione che caratterizza le eroine femminili de La Muñeca menor si compie attraverso la catarsi e la consunzione dei loro corpi. La loro autodistruzione liberatoria apre la strada a una vera e propria decolonizzazione dell’anima. La scrittrice portoricana si prefigge di mettere in luce attraverso il racconto le ripercussioni emotive generate dai processi coloniali. Ferré teorizza inoltre una nuova cosmogonia in cui le donne portoricane, doppiamente vittime del sistema coloniale e patriarcale, possano rivestire un ruolo attivo e partecipativo.
The theory of self-recognition of the female universe elaborated by Hélène Cixous in the essay The laugh of the Medusa (1975) together with the mechanisms of postcolonial alienation analyzed by Franz Fanon in The Damned of the Earth (1961) have, in my opinion, inspired Rosario Ferré in the elaboration of the literary strategies adopted in her short story La Muñeca menor. Ferré’s intention is to demystify and overturn the patriarchal system in force through an autobiographical, subversive, and angry writing. The rebellion of the female heroines is accomplished through catharsis and the consumption of their bodies. Their liberating self-destruction opens the way to a real decolonization of the soul. The Puerto Rican author aims to highlight in the short story the emotional repercussions generated by colonial processes. Rosario Ferré also theorizes a new cosmogony in which Puerto Rican women, doubly victims of the colonial and patriarchal system, can play a more active and participatory role.
Źródło:
e-Scripta Romanica; 2023, 11; 107-117
2392-0718
Pojawia się w:
e-Scripta Romanica
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Il perturbante come strategia sovversiva: realismo magico ed elementi fantastici nei Racconti sardi di Grazia Deledda
The Uncanny as a Subversive Strategy: Magic Realism and Fantastic Elements in Grazia Deledda’s Racconti sardi
Autorzy:
Gorgojo-Iglesias, Raisa
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34670925.pdf
Data publikacji:
2024-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Grazia Deledda
magic realism
fantastic literature
literary foremothers
feminist literary criticism
realismo magico
letteratura fantastica
antenate letterarie
critica letteraria femminista
Opis:
This paper discusses the absence of Grazia Deledda both in Spanish university curricula and on the Spanish publishing market, an oblivion shared by other female authors of her time. This exclusion has a dual cause: the writers’ gender and the literary genre they cultivated. In this study, I offer a new reading of Deledda’s Racconti sardi (1894) through a critical analysis of its architectural elements, resonating with magic realism and the fantastic genre. These elements fit within the aesthetics of the liminal (Tomassini, 1992), which seeks to reinterpret the history of otherness as opposed to normative and legitimised histories. While magic realism proposes a world tailored to the experience of the other, which belies the official truth, the fantastic highlights the flaws of the uniform conception of reality. Such narratives may convey a subversive, albeit often overlooked, message as the mechanisms of the genres of the non-real promote readers’ estrangement, a revision of the contract of fiction and, therefore, multiple levels of reading. These accomplishments make Deledda a classic author whose narrative production, which starts from the local to become universal, is worth continual re-reading.
Questo studio nasce dalla constatazione dell’assenza di Grazia Deledda sia dai curricula delle università spagnole sia dal mercato editoriale della Spagna. Tale oblio è stato subìto da altre autrici di varie nazionalità a lei contemporanee e ha una doppia origine: il loro genere e il genere letterario che esplorano. La produzione di studi accademici che analizzano l’opera di Grazia Deledda contribuirà al suo concreto inserimento in specifiche sezioni del programma di studi, oltre a fornire una base per la promozione e la diffusione della sua opera sul piano editoriale. Con questo obiettivo, il presente studio si propone di offrire una nuova lettura dei Racconti sardi (1894) di Grazia Deledda attraverso un’analisi critica della sua architettura, tra realismo magico e genere fantastico, all’interno di quella che potrebbe anche essere definita l’estetica del limite (Tomassini, 1992). Il fantastico o perturbante e il realismo magico tentano di rielaborare la storia dell’alterità in contrapposizione alle storie normative e legittimate, proponendo un mondo a misura dell’esperienza dell’altro che rifiuta la verità ufficiale, nel caso del realismo magico, o sottolineando i difetti della concezione univoca della realtà, nel caso del fantastico. Si tratta di narrazioni che, in un secondo livello di lettura, possono presentare un potenziale messaggio sovversivo che passa inosservato grazie ai meccanismi dei generi del non reale, meccanismi che permettono un allontanamento del lettore, una riformulazione del patto di finzione e, quindi, molteplici livelli di lettura che, in sostanza, fanno di Deledda un’autrice classica, meritevole di continue riletture, la cui narrazione parte dal locale per diventare universale.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2024, 15.1; 85-104
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
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