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Tytuł:
Le prime traduzioni polacche delle poesie italiane di Pietro Bembo
The first polish translations of Pietro Bembo’s italian poetry
Autorzy:
Kowalczyk-Cantoro, Daria
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1929882.pdf
Data publikacji:
2021-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
translation
Bembo
Renaissance
Dickstein-Wieleżyńska
Grossekowa
Rinascimento
traduzione
Opis:
The present article aims to analyse the 20th-century Polish translations of Pietro Bembo’s work. Although Bembo was one of the main representatives of the Italian Renaissance and a prolific writer, of all his lyric poetry, only six songs from the collection Rime, a short poem from the dialogue Gli Asolani, and recently the Stanze have been fully translated. We owe most of the earlier translations to Julia Dickstein-Wieleżyńska, an important populariser of Italian culture in the interwar period. Two poems were translated by Maria Grossekowa, a poet, publicist, and feminist of the early 20th century. The small fragments of Bembo’s sonnets translated by Edward Porębowicz are also worthy of mention. The article focuses on the metric-formal and semantic-lexical analysis of DicksteinWieleżyńska’s versions and examines the techniques used by the translator. Dickstein-Wieleżyńska’s translations are quite equivalent semantically, and although she introduces some reduction or amplification, she does so without upsetting the semantic dominant. Moreover, it has been noted that, in her translations, Dickstein-Wieleżyńska often uses terms that refer to an idea of brightness, which also characterises her own poetic writing. Since Bembo is considered the pioneer of Petrarchism, the analysis of the Polish translations of Bembo’s poems is deepened through comparisons with some versions of Petrarch’s poems translated by Felicjan Faleński and published in 1881.
Il presente articolo si pone l’obiettivo di analizzare le traduzioni polacche novecentesche di Pietro Bembo. Anche se Bembo è uno dei principali rappresentanti del Rinascimento italiano e uno scrittore prolifico, di tutte le sue liriche sono state tradotte integralmente soltanto sei canzoni dalla raccolta Rime, una breve poesia dal dialogo Gli Asolani e recentemente le Stanze. La maggior parte delle traduzioni le dobbiamo a Julia Dickstein-Wieleżyńska, importante divulgatrice della cultura italiana nel periodo interbellico. Due poesie sono state tradotte da Maria Grossekowa, una poetessa, pubblicista e femminista dei primi del Novecento. Bisogna menzionare anche i piccoli frammenti dei sonetti di Bembo tradotti da Edward Porębowicz. L’articolo si concentra sull’analisi metricoformale e semantico-lessicale delle versioni di Dickstein-Wieleżyńska ed esamina le tecniche usate dalla traduttrice. Le traduzioni sono piuttosto equivalenti dal punto di vista semantico. Sebbene la traduttrice introduca qualche riduzione o amplificazione, lo fa senza sconvolgere la dominante. Inoltre, è stato notato che Dickstein-Wieleżyńska nelle sue traduzioni spesso utilizza i termini che rimandano a un’idea di luminosità e che rappresentano anche una delle dominanti della sua produzione poetica. Poiché Bembo è considerato il pioniere del petrarchismo, l’analisi delle traduzioni polacche dei componimenti bembiani viene approfondita dalla comparazione con alcune versioni delle poesie di Petrarca realizzate da Felicjan Faleński e pubblicate nel 1881.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2021, 12.2; 111-128
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Ricerche polacche sulle traduzioni di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza: il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?
Polish Research on Translations of Children’s Literature: The Glass Half Empty or Half Full?
Autorzy:
Paprocka, Natalia
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446402.pdf
Data publikacji:
2017
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
traduzione
traduzione per l’infanzia e l’adolescenza
letteratura per l’infanzia e l’adolescenza
ricerche polacche
scienza della traduzione
translation
translation for young readers
children’s and young adult literature
Polish research
Translation Studies
Opis:
The aim of this paper is to offer a comprehensive review of Polish research on translations of children’s and young adult literature. In the first part, I outline which disciplines are represented by Polish researchers who specialise in this subdiscipline, and then I present in chronological order the development of research from the 1960s, through the fertile period of the turn of the millennium, to the most recent years. Furthermore, I outline the general trends and orientations visible in research on this type of translation, placing particular attention on Polish researchers’ references to general research in Translation Studies.
L’obiettivo del presente articolo è quello di offrire un’ampia rassegna degli studi polacchi sulle traduzioni di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza. Nella prima parte l’autrice specifica quali sono le discipline della scienza rappresentate dagli studiosi che si occupano di tale subdisciplina, per poi passare in rassegna cronologica lo sviluppo delle ricerche, dalla fase iniziale negli anni Sessanta fino ai tempi più recenti. Vengono individuate inoltre tendenze generali e ambiti di ricerca che si possono notare negli studi su tale tipologia di traduzioni, con un’attenzione particolare nei confronti dei richiami, da parte degli studiosi polacchi, alle ricerche inerenti alla scienza della traduzione.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2017, 8.2; 141-164
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
La didattica delle preposizioni in italiano L2: un approccio semantico-cognitivo
Teaching Italian Prepositions to Foreigners: a Semantic-Cognitive Approach
Autorzy:
Tucci, Ida
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446358.pdf
Data publikacji:
2018-11-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
cognition
semantics
teaching
prepositions
translation
cognizione
semantica
didattica
preposizioni
traduzione
Opis:
This paper presents a series of reflections aimed at simplifying and rationalising the teaching of Italian prepositions in plurilingual learning classes, with particular attention paid to how to classify prepositions and what the best strategy is to introduce them. Generally, Italian L2 books present prepositions in a disordered manner, spread over numerous units. Especially in monographs, prepositions are described within more organic categories; nevertheless, this setting exhausts its explanatory aims by matching the various cases to specific nomenclatures, similar to those used by logical analysis, and mostly exemplified by fictitious examples. We noticed that this strategy disorients the learner, who often fails to fully understand the meanings associated with the various Italian prepositions and opts for mnemonic learning. The danger is also that the student more willingly entrusts the translation of certain meanings from L1 to L2, resulting in fossilisations that are difficult to “correct.” In the preparation of the didactic materials designed for students enrolled in the Centro di Cultura per Stranieri–University of Florence, Italian prepositions have been grouped into four macro-categories, which, from the semantic-cognitive point of view, have intrinsic affinities in many spoken languages, although they do not fall under the same grammatical nomenclature. In this way, the learner is given the opportunity to actively participate in the formation of an L2 competence and to consider the differences and similarities in L1.
Il contributo presenta una serie di riflessioni volte a semplificare e a razionalizzare la didattica delle preposizioni italiane in classi di apprendenti plurilingue, con particolare attenzione alla questione della classificazione e del metodo con cui introdurle. Generalmente nei manuali di italiano L2 le preposizioni vengono presentate in modo disordinato e “sparso” nelle varie unità, o, specialmente in monografie dedicate, sono organizzate e descritte entro categorie più organiche, le quali però esauriscono la portata esplicativa facendo corrispondere ai vari ‘casi’ nomenclature simili a quelle dei complementi dell’analisi logica, corredate da esempi perlopiù fittizi. Abbiamo notato che impostazioni di questo tipo disorientano l’apprendente, il quale spesso rinuncia a comprendere appieno i significati associati alle varie preposizioni dell’italiano e opta per un apprendimento mnemonico. Il pericolo è anche che lo studente si affidi più volentieri alla traduzione di certi significati dalla L1 alla L2, con esiti di fossilizzazioni difficili da “correggere”. Nell’impostazione dei materiali didattici pensati per gli studenti iscritti al Centro di Cultura per Stranieri dell’Università di Firenze, le funzioni assolte dalle preposizioni sono state raggruppate in quattro macro categorie che dal punto di vista semantico-cognitivo hanno affinità intrinseche in molte lingue parlate nel mondo, pur non ricadendo sotto la medesima nomenclatura grammaticale. In questo modo all’apprendente è stata data l’opportunità di partecipare attivamente alla formazione della propria competenza in L2 e di considerare le differenze e le somiglianze con la L1.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2018, 9.2; 277-303
2084-4514
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Tytuł:
Formare l’homo sovieticus. L’influsso dell’ideologia comunista sulle prime traduzioni polacche delle filastrocche di Gianni Rodari
Forming Homo Sovieticus: The Impact of the Communist Ideology on the First Polish Translations of Gianni Rodari’s Poems
Autorzy:
Nicewicz, Ewa
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2162244.pdf
Data publikacji:
2022-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
poetry
Gianni Rodari
Janusz Minkiewicz
communism
translation
filastrocche
comunismo
traduzione.
Opis:
Gianni Rodari’s works first appeared in Poland when he was yet little known, if not rather unpopular, in his homeland. In the 1950s, Italian criticism ignored Rodari’s literary efforts as a ‘militant’ communist, his works only reached a narrow circle of readers, and it would take some years until he garnered popularity in his homeland. Meanwhile, what the Italians failed to appreciate appeared to be gaining an almost instant recognition in the USSR and the Eastern Bloc countries. As a member of the Italian Communist Party, the Editor-in-Chief of the children’s magazine Pioniere, and an eager supporter of communism, Rodari won favour with the authorities of the Polish People’s Republic. The earliest translations of Rodari’s poetry were published in the Polish press as early as in 1953. They were based on Russian translations by Samuil Marshak, whom the Polish authorities notably considered a perfect children’s writer. Both Russian and Polish versions of Rodari’s poemst tend to differ greatly from the original texts and to bear a heavy ideological imprint. My argument in this article seeks to answer the following questions: Which of Rodari’s poems were translated into Polish in the 1950s and by whom? How are they different from the Italian originals? What was their reception in Poland? How was Rodari portrayed in Poland at the time?
Le prime opere di Rodari arrivarono in Polonia quando lo scrittore era ancora poco conosciuto in patria, o addirittura mal visto a causa delle sue convinzioni politiche. Infatti negli anni Cinquanta la critica italiana ignorava gli sforzi letterari di questo comunista “militante” e le sue opere, pubblicate dalle case editrici del partito, raggiungevano una ristretta cerchia di lettori. Il successo sarebbe arrivato solo dopo con l’inizio della collaborazione con Einaudi; ma intanto ciò che non piaceva ai suoi connazionali fu accolto con entusiasmo in Urss e in altri stati del blocco comunista. In quanto membro del Partito Comunista Italiano, direttore della rivista per ragazzi “Pioniere” e convinto sostenitore del comunismo, Rodari godette subito della benevolenza delle autorità della Repubblica Popolare Polacca. Le prime traduzioni dei suoi componimenti, volte dal russo a partire dalla versione curata da Samuil Maršak – considerato autore-modello di opere per l’infanzia –, apparirono sulla stampa polacca già nel 1953. Le poesie, sia in russo che in polacco, differivano spesso in maniera notevole dal testo fonte e erano dense di una forte carica ideologica. Nel presente saggio si cercherà di rispondere alle domande: quali filastrocche di Rodari sono state tradotte in polacco negli anni Cinquanta? Da chi? In che cosa si differenziavano dal testo di partenza italiano? Come vennero accolte? Come veniva rappresentato il loro autore nella Polonia comunista?
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2022, 13.2; 149-175
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Tradurre la lineetta singola: uno studio contrastivo macedone-italiano
Translating the Dash: A Contrastive Study of Macedonian-Italian
Autorzy:
Stojmenova Weber, Roska
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446352.pdf
Data publikacji:
2019-09-13
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
translation
Macedonian
Italian
punctuation
dash
traduzione
macedone
italiano
punteggiatura
lineetta singola
Opis:
The aim of this article is to illustrate the strategies adopted to translate the dash from Macedonian into Italian in contemporary literary texts. This punctuation mark follows partially different principles in the two languages: morpho-syntactic and informative-textual ones in Macedonian and informative-textual principles in Italian. In addition, the source language reveals a frequent and systematic use of the dash, while it is not very common in the target language nor fully integrated into its punctuation system. From this analysis, two significant data have emerged. Firstly, it has been observed that, amongst the translating strategies of the dash from Macedonian into Italian, what prevails is the use of a “passe-partout” comma, which separates two clauses and replaces stronger punctuation marks, such as the colon, the semicolon, and the period. Secondly, it has been observed that the translation does not contribute to transferring the Macedonian model into the Italian language: the dash of the original text is kept in the target text only when there is equivalence between the two punctuation systems.
il contributo si propone di illustrare le strategie applicate nell’atto traduttivo della lineetta singola dal macedone all’italiano in testi letterari contemporanei. Nelle due lingue il segno di punteggiatura risponde a principi parzialmente diversi: morfosintattici e informativo-testuali in macedone e informativo-testuali per quanto riguarda l’italiano. Inoltre, la lingua di partenza presenta un uso frequente e sistematico della lineetta singola, mentre nella lingua d’arrivo essa non è pienamente integrata nel sistema interpuntivo ed è poco diffusa. Dall’analisi sono emersi due dati significativi. Si è osservato, innanzitutto, che tra le strategie di resa della lineetta dal macedone all’italiano predomina la sostituzione con la virgola “passepartout”, la quale si pone a cavallo di due Enunciati al posto dei segni interpuntivi più forti, quali i due punti, il punto e virgola e il punto fermo. In secondo luogo, si è notato che il risultato della traduzione non contribuisce a diffondere in italiano usi plasmati sul modello macedone: la lineetta singola del testo originale è trasposta nel testo di arrivo unicamente quando c’è equivalenza tra i due sistemi interpuntivi.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2019, 10.1; 261-278
2084-4514
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Tytuł:
"Quo vadis" all’italiana: investigazione stilometrica sulle traduzioni milanesi del bestseller di Henryk Sienkiewicz
"Quo vadis" in Italian: A Stylometric Investigation of Milanese Translations of Henryk Sienkiewicz’s Bestseller
Autorzy:
Biernacka-Licznar, Katarzyna
Rybicki, Jan
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446408.pdf
Data publikacji:
2020-07-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
"Quo Vadis"
translation
Milanese publishers
quantitative analysis
stylometry
traduzione
editori di Milano
analisi quantitativa
stilometria
Opis:
Henryk Sienkiewicz’s novel "Quo Vadis" made its way into Italy at the end of the 19 th century through the efforts of Neapolitan translator Federigo Verdinois. The first part of this paper outlines the history of the popularity of "Quo Vadis" by focusing on the operations of Milanese publishers that made the Polish novel part of their offer in a variety of ways (as translations, adaptations, reworkings, plagiarisms, etc.). Bibliometric methods are used to establish why so many publishing houses decided to publish Henryk Sienkiewicz’s Roman romance. The analysis of the bibliometric data of the published translations helped assess and describe the extent and the character of the popularity that the novel garnered among Milanese publishers. The second part of the paper relates the findings of a multi-method quantitative study of the same material. The number of word tokens was compared between the original and the translations. The lexical richness across the texts under study was compared by means of the moving average type-token ratio (MATTR). Sentence lengths were also compared, as was sentence length distribution as time series. Two different programmes ("WCopyFind and Tracer") yielded very similar results on the degree of the similarity of five-word phrases in pairs of translations, which was determined in network analysis.
L’opera "Quo vadis" di Henryk Sienkiewicz arrivò in Italia alla fine del XIX secolo grazie al traduttore napoletano Federigo Verdinois. Lo scopo della prima parte del contributo è quello di presentare la storia della popolarità del romanzo "Quo vadis" attraverso le azioni delle case editrici milanesi, le quali hanno introdotto l’opera del polacco, in varie forme, nella sua offerta editoriale (come traduzioni, adattamenti, parafrasi, plagi). La ricostruzione della storia delle traduzioni del romanzo romano di Henryk Sienkiewicz è stata possibile grazie al metodo biblometrico che è stato ustato nella prima parte dell’articolo. L’analisi dei dati bibliografici raccolti ha permesso di valutare e descrivere la grandezza e il carattere della popolarità di "Quo vadis" tra gli editori milanesi nella prima parte del XX secolo. Nella seconda parte del contributo per meglio far luce sulle complicate sorti milanesi dell’opera di Sienkiewicz abbiamo usato alcuni metodi d’analisi quantitativa. Abbiamo paragonato il numero delle parole in originale e nelle traduzioni descritte nella prima parte. La ricchezza del vocabolario di tutti i testi esaminati è stata misurata e confrontata usando il calcolo della media mobile del rapporto del numero di parole alla lunghezza del testo (MATTR). Abbiamo confrontato anche le lunghezze delle frasi come serie temporali. I due programmi diversi ("WCopyFind e Tracer"), utili per le analisi delle reti, hanno dato risultati simili per il numero delle somiglianze delle frasi di pentagrammi verbali tra le traduzioni di "Quo vadis".
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2020, 11.1; 31-64
2084-4514
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Artykuł
Tytuł:
Wasted world o sporco mondo: tradurre i testi divulgativi per ragazzi sull’ambiente
Wasted World o Sporco Mondo: Translating Informational Books for Children on Environmental Issues
Autorzy:
Sezzi, Annalisa
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2117685.pdf
Data publikacji:
2022-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
ecology
translation
informational books
popularisation for children
edutainment
ecologia
traduzione
testi divulgativi
divulgazione per bambini
Opis:
The paper focuses on the Italian translations of two English informational books for children: Wasted World (2009) and Kids Fight Climate Change (2020), which deal with environmental issues. Informational books texts result from a complex dissemination process aimed at making specialised knowledge comprehensible to young readers. To achieve this purpose, informational books rely on various discursive popularising strategies, such as an array of explanations, and various methods for eliciting readers’ engagement, such as questions and irony. Indeed, they are part of what has come to be known as “edutainment,” in which education and entertainment are intertwined to create a “hybrid genre” (Buckingham and Scanlon, 2005). As the texts examined in the paper engage with ecology and environmental issues, they have a dual purpose: to inform and to raise awareness (ecoliteracy). Despite the importance of popularising texts, the translation of such products is still an underexplored field of research. The comparative analysis of the two English texts and their respective Italian translations centres on how global warming and climate change are described in the source and target texts. It examines how the popularising strategies are translated, given their importance in knowledge dissemination for children. The findings indicate that Italian translations, though retaining the combination of education and entertainment, tend to be more precise and more complex than the source texts. This is in line with the intercultural differences identified between Low Context (LC) cultures and High Context (HC) cultures.
Il presente studio si concentra sulle traduzioni italiane di due libri informativi per bambini in inglese – Wasted World (2009) e Kids Fight Climate Change (2020) –, che trattano di tematiche ambientali. I testi divulgativi sono il risultato di un complesso processo il cui scopo è quello di rendere comprensibile ai giovani lettori un sapere specialistico. Per farlo, questi libri si affidano a diverse strategie discorsive, come diversi tipi di spiegazione, e a diverse forme di coinvolgimento dei lettori, come le domande e l’ironia. Sono parte, infatti, di un fenomeno chiamato “edutainment” in cui educazione e intrattenimento si intrecciano per creare un “genere ibrido” (Buckingham e Scanlon, 2005). In particolare, i testi in analisi affrontano questioni ecologiche ed ambientali. Hanno pertanto un duplice scopo: informare e sensibilizzare i bambini all’interno di una prospettiva di sviluppo dell’“ecoliteracy”. Nonostante l’importanza di questi prodotti letterari, la traduzione di testi divulgativi è ancora un campo di ricerca poco esplorato sia in termini di diffusione destinata agli adulti che di diffusione destinata ai bambini. L’analisi comparativa si concentra sulle modalità tramite cui il riscaldamento globale e il cambiamento climatico vengono affrontati all’interno di questi testi e nelle rispettive traduzioni. Si esamina, nello specifico, come vengono tradotte le strategie divulgative, data la loro importanza nella disseminazione della conoscenza rivolta ai bambini. I risultati mostrano che le traduzioni italiane, pur mantenendo il connubio tra educazione e intrattenimento, tendono ad essere più precise e più complesse. Questo è in linea con le differenze interculturali identificate tra le culture a basso contesto (LC) e quelle ad alto contesto (HC).
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2022, 13.1; 165-192
2084-4514
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Tytuł:
Analisi delle denominazioni di malattie in lingua italiana, polacca e inglese in chiave contrastiva svolta sulla base di alcune entità nosologiche tratte dalla Classificazione ICD-10 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
A contrastive analysis of names of diseases in Italian, Polish and English based on selected clinical entities adopted from the International Classification of Diseases ICD-10 provided by the World Health Organization
Autorzy:
Berezowski, Łukasz Jan
Ciesielka, Joanna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2142083.pdf
Data publikacji:
2022-10-13
Wydawca:
Uniwersytet Łódzki. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego
Tematy:
etymology
specialized language
names of categories of diseases
medical terminology
translation
etimologia
lingua specialistica
nomi di malattie
terminologia medica
traduzione
Opis:
L’articolo toccherà argomenti relativi alla pluralità di denominazioni di malattie in lingua italiana, polacca e inglese. Facendo riferimento alla loro etimologia latina nonché al corpus terminologico plurilingue tratto dalla Classificazione ICD-10 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli autori metteranno in evidenza i problemi traduttivi di diverse categorie di entità nosologiche analizzando i loro nomi dal punto di vista sociolinguistico, tra i quali i termini eponimici, derivati dotti e popolari, forme greche, latine e latineggianti. In tale contesto si discuteranno le differenze tra i diversi livelli di discorso nella comunicazione medica e della frequenza d’uso di alcune forme varianti di malattie in italiano e in polacco nei rispettivi corpora di riferimento (con alcuni cenni al caso della lingua inglese). Da ultimo, gli autori menzioneranno esempi di forme difettose nella traduzione di malattie tra l’italiano, il polacco e l’inglese.
The article shall cover issues related to the plurality of names of diseases in Italian, Polish and English language. By making reference to their Latin etymology as well as to the multilingual corpus based on the ICD-10 classification provided by the World Health Organization, the authors aim at highlighting a number of translation problems of different categories of diseases by analyzing individual clinical entities from sociolinguistic approach including features such as eponyms, erudite and popular derivatives, Greek, Latin and Latinized forms. In this respect, the differences between various levels of medical communication shall be discussed as well as the frequency of use of some variant forms of diseases in Italian and Polish present within two reference corpora respectively (with a brief remark to English language). Finally, the authors shall point out selected examples of incorrectly rendered forms of diseases between Italian, Polish and English.
Źródło:
e-Scripta Romanica; 2022, 10; 137-153
2392-0718
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e-Scripta Romanica
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