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Wyszukujesz frazę "identità" wg kryterium: Temat


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Tytuł:
Ricerca dell’identità nelle seconde generazioni degli adolescenti: un’indagine esplorativa tra gli adolescenti polacchi a Roma
Autorzy:
Szczepek, Barbara
Formella, Zbigniew
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2010722.pdf
Data publikacji:
2021-12
Wydawca:
Towarzystwo Wiedzy Powszechnej w Szczecinie
Tematy:
seconda generazione
adolescenti polacchi
identità
Opis:
Le seconde generazioni degli adolescenti polacchi presenti in Italia, intendendo per tale chi vi è nato o ha compiuto almeno una parte significativa della sua scolarizzazione, costituiscono una particolare sottocategoria nella più generale categoria sociale degli adolescenti. Questi ragazzi, come gli altri nella stessa loro posizione, devono mediare tra culture diverse cercando modelli con cui identificarsi, cosa che può talvolta suscitare tensione e senso di frustrazione. L’indagine esplorativa svolta a Roma tra gli adolescenti polacchi di età tra i 13 e i 18 anni, ha mirato a descrivere il fenomeno della seconda generazione dei ragazzi e ha provato a rispondere alle domande sulla loro identità e sui fattori che ne favoriscono l’integrazione nella società italiana, nonché a individuare quali siano gli elementi di difficoltà che i ragazzi devono affrontare. Obiettivo Primario era quello di indagare la percezione dell’identità degli adolescenti di seconda generazione di origine polacca che frequentino sia la scuola italiana che la scuola polacca con le relative conseguenze in ambito personale, famigliare e sociale. Attraverso l’analisi della condizione e dell’esperienza scolastica dei ragazzi si è voluto mostrare la complessità della ricerca e dello sviluppo dell’identità nel processo d’integrazione in una città come Roma. Obiettivo Secondario era quello di portare avanti uno studio empirico sulla percezione che gli adolescenti polacchi di seconda generazione hanno del proprio processo di sviluppo dell’identità e della propria condizione, allo scopo di mettere in risalto la loro doppia appartenenza e i problemi che la frequentazione sia della scuola italiana sia della scuola supplementare polacca presenta.
Źródło:
Edukacja Humanistyczna; 2021, 2, 45; 79-96
1507-4943
Pojawia się w:
Edukacja Humanistyczna
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Identità paradossali in Levi, Morante e Tomizza
Paradoxical Identities in Levi, Morante, and Tomizza
Autorzy:
Deganutti, Marianna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446389.pdf
Data publikacji:
2016-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
identity
mother tongue
Levi
Morante
Tomizza
identità
madrelingua
Opis:
By considering three works of Primo Levi, Elsa Morante, and Fulvio Tomizza, this analysis aims to investigate some examples of composite and paradoxical identities. Regarding the matter in question, I will examine cases in which the elements shaping the subjects, especially language, will be discordant with the proposed identity. In Primo Levi’s La tregua, the author seeks to account his Jewish belonging, despite his lack of knowledge of Yiddish. Morante investigates the troubled linguistic identity of Aracoeli’s protagonist, while the extreme hybridism of Stefano in Tomizza’s L’albero dei sogni allows remarkable forms of estrangement to surface. Thanks to the support of identity theorists such as Baumeister and Chambers, and of theorists of the monolingual/plurilingual condition such as Fishman and Lepschy, I will employ a more fluid notion of identity in order to contemplate different variables and solutions, which may lead to contradictions. These three authors can, therefore, be considered forerunners of recent literary studies on migration, which deal with the impellent necessity to remove the limits imposed by strict definitions of identity.
Prendendo in considerazione tre opere di Primo Levi, Elsa Morante e Fulvio Tomizza, quest’analisi si propone di indagare alcuni esempi di identità composite e paradossali. Nella fattispecie verranno esaminati casi in cui le componenti formanti l’identità del soggetto, tra cui in primis la lingua, risulteranno discordanti rispetto all’identità dichiarata. Ne La tregua di Primo Levi, l’autore cercherà di render conto della sua appartenenza ebraica, nonostante la mancata conoscenza dell’yiddish; la Morante si addentrerà nella travagliata identità linguistica del protagonista di Aracoeli, mentre l’ibridismo esasperato di Stefano de L’albero dei sogni tomizziano farà emergere marcate forme di straniamento. Grazie al supporto di alcuni teorici del tema dell’identità, tra cui Baumeister e Chambers e del monolinguismo/plurilinguismo, quali Fishman e Lepschy, sarà possibile far emergere un concetto di identità più fluido, in grado di contemplare molteplici variabili e soluzioni, non esenti talvolta da contraddizioni. I tre autori possono quindi considerarsi degni anticipatori dei recenti studi letterari sulla migrazione, che hanno sempre più a che fare con l’impellente necessità di rimuovere i limiti imposti da definizioni identitarie rigide.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2016, 7; 33-48
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Ironia e sarcasmo in Un filo di fumo di Andrea Camilleri
Irony and Sarcasm in Andrea Camilleri’s Un filo di fumo
Autorzy:
Caocci, Duilio
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1929931.pdf
Data publikacji:
2020-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Andrea Camilleri
irony
sarcasm
pragmatics
identity
ironia
sarcasmo
pragmatica
identità
Opis:
L’articolo svolge alcune considerazioni intorno ai modi di rappresentazione delle relazioni all’interno della comunità vigatese nei romanzi di Andrea Camilleri e più in particolare in Un filo di fumo. L’osservazione da cui partiamo è che la misurazione della quantità di sicilianismi e la valutazione della qualità della lingua siculo-italiana possa fornire dati utili solo se si combina la prospettiva semantica con quella pragmatica. Analizziamo perciò il rapporto che intercorre tra le indicazioni extralinguistiche fornite dal narratore e dai personaggi e i dialoghi disseminati nel romanzo per notare che per accedere al senso di molti enunciati occorre sospettare della lettera del testo. I parlanti fanno continuamente ricorso a strategie discorsive oblique, tra le quali l’ironia e il sarcasmo - per come vengono intesi nei più recenti studi di filosofia del linguaggio - risultano prevalenti. Per questa ragione - ovvero perché l’ironia non si dà quasi mai con un significante isolabile da un contesto ambientale, relazionale e storico - narratore e personaggi del romanzo hanno il compito di elargire al lettore informazioni indispensabili. Il mondo siciliano-vigatese che emerge da certi romanzi di Andrea Camilleri si caratterizza per una semiotica specifica, che può essere decifrata solo se si possiedono competenze linguistiche e culturali adeguate.
This article examines the representational modes of the relationships in Andrea Camilleri’s Vigata community and, in particular, those presented in Un filo di fumo. Our initial consideration is that only by combining a semantic perspective with a pragmatic one, the measurement of Sicilianisms and the evaluation of the quality of the Sicilian-Italian language can provide useful information. We need to analyse the relationship that exists between the extra-linguistic hints provided by the narrator and by the characters and the dialogues interspersed in the novel to realise that one needs to be wary of the literal sense of the text in order to fully grasp the significance of many statements. In other words, speakers make constant use of oblique strategies of communication, amongst which, this article argues, irony and sarcasm (in the current interpretation offered by the philosophy of language) emerge as prevailing. As irony is seldom presented as dislocated from an environmental, relational, and historical context, both the narrator and the characters are charged with the duty of providing indispensable information. The Sicilian-Vigatese world arising from some of Camilleri’s novels takes on a semiotic specificity, then, that can be deciphered only with adequate linguistic and cultural competence.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2020, 11.2; 41-54
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Jezuici w Rosji po kasacie zakonu w 1773 roku
Autorzy:
Pavone, Sabina
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/448713.pdf
Data publikacji:
2019
Wydawca:
Akademia Ignatianum w Krakowie
Tematy:
gesuiti
Russia
educazione
identità
strategie di comunicazione
Jesuits
education
identity
communication strategies
Opis:
Il saggio affronta il tema della sopravvivenza dell’ordine dei gesuiti sul territorio della Russia zarista dopo la soppressione papale del 1773. Basandosi su fonti manoscritte conservate negli archivi ecclesiastici di Roma e Cracovia ma anche sulla bibliografia edita, il testo offre uno sguardo sistematico e sintetico sulle motivazioni che portarono i diversi attori in campo – dai religiosi a Caterina II – a sostenere la sopravvivenza dell’ordine in Russia. In particolare l’articolo esamina e illustra le strategie comunicative adoperate dai gesuiti e la loro diversificazione a seconda dei destinatari; inoltre, propone una riflessione sui modi adoperati dagli ignaziani per un mantenimento della propria identità, per esempio sul piano educativo.
This article deals with the theme of the survival of the Jesuit order in the territory of Tsarist Russia after the papal suppression of 1773. Based on manuscript sources preserved in the ecclesiastical archives of Rome and Krakow, but also in relation to the published literature on the subject, the text offers a systematic and synthetic look at the reasons that led the various heroes of these events-from the religious figures to Catherine II-to support the survival of the order in Russia. In particular, the article examines and illustrates the communication strategies used by the Jesuits and their diversification according to their recipients; moreover, it proposes a reflection on the ways in which the sons of St. Ignatius tried to maintain and secure their own identity, for example at the educational level.
Źródło:
Studia Paedagogica Ignatiana; 2019, 22, 4
2450-5358
2450-5366
Pojawia się w:
Studia Paedagogica Ignatiana
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Il poeta sotto la tenda: reminiscenze ungarettiane e sereniane nei versi d’esordio di Nelo Risi
The Poet in His Tent: the Influences of Giuseppe Ungaretti and Vittorio Sereni on Nelo Risi’s Early Works
Autorzy:
Lattarulo, Salvatore Francesco
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446437.pdf
Data publikacji:
2015-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
exile
imprisonment
war
travel
tent
identity
homecoming
esilio
prigionia
guerra
viaggio
tenda
identità
ritorno
Opis:
L’Esperienza (Experience, 1948) can truly be considered the first stage of Nelo Risi’s (b. 1920) poetic career. However, this early work of his was poorly received when it first came out. Some poems of this collection were included in two later editions of a book by the title Polso Teso (Strained Wrist), in the section entitled Le Vacche Magre (Lean Cows). This editorial decision marked the author’s willingness to use his first real poetic work as the starting point of his solid and personally chosen literary journey. However, as a detailed analysis of L’Esperienza reveals, the lyrical onset of the author is still heavily influenced by the literary tradition. As a result, the first section of the book, La Tenda (The Tent), comprises elements borrowed from Giuseppe Ungaretti’s Il Porto Sepolto (The Buried Harbour) and Vittorio Sereni’s Diario d’Algeria (Algerian Diary). All of this is in stark contrast with the author’s actual aim, which is to distance himself from literature in order to embrace reality. In particular, the common topos of ‘tent’, which is a narrow and precarious space, becomes the sign of the poet’s permanent condition of imprisonment and also exile after the war. Therefore, homecoming is a problematic occurrence because it is very difficult for the poet to return, to come back to himself and thus regain his primary identity.
L’esperienza (1948) è, di fatto, la tappa iniziale dell’itinerario poetico di Nelo Risi (Milano 1920). Questa opera giovanile ha ricevuto scarsa attenzione nel tempo. Alcune liriche della raccolta confluiscono nelle due edizioni del libro successivo, Polso teso, dando vita a una sezione intitolata Le vacche magre. Tale scelta editoriale è il segno della volontà dell’autore di considerare il suo primo vero lavoro poetico come un punto solido e irrinunciabile del proprio percorso letterario. Un’analisi puntuale de L’esperienza evidenzia che il battesimo lirico dell’autore risente di suggestioni della tradizione letteraria. In particolare, nella prima sezione del libro (La tenda) si trovano elementi tratti da Il porto sepolto di Giuseppe Ungaretti e da Diario d’Algeria di Vittorio Sereni. Tutto ciò contrasta con il proposito espressamente dichiarato dell’autore di imboccare la strada dell’antiletterarietà a favore dell’aderenza alla realtà. In particolare, il topos accomunante della ‘tenda’, cioè uno spazio ristretto e precario, diventa il segno della permanente condizione di prigionia ed esilio del poeta anche dopo la guerra. Pertanto il ritorno è un’evenienza problematica dal momento che per il poeta reduce è realmente difficile riconciliarsi con il proprio sé, riconquistare la sua identità originaria.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2015, 6; 113-134
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
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Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Szukając siebie. Reymont w Italii
Looking for self. Reymont in Italy
Cercando me stesso. Reymont in Italia
Autorzy:
Sztachelska, Jolanta
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/16729638.pdf
Data publikacji:
2022-04-04
Wydawca:
Wydawnictwo Uniwersytetu Śląskiego
Tematy:
Władysław Stanisław Reymont
viaggio
identità
appunti di viaggio
scrittura consapevole
travel
identity
travel`s notes
author’s self-consciousness
podróż
tożsamość
dziennik z podróży
świadomość pisarza
Opis:
Artykuł opowiada o podróży włoskiej W.S. Reymonta w 1895 roku, opublikowanej jako cykl korepondencji pt. Z wrażeń włoskich. Notatki . Tekst ujawnia fascynację Italią, ale także marzenie młodego autora, by stać się polskim pisarzem.     
L’articolo racconta il viaggio italiano dell’anno 1895 di Władysław Stanisław Reymont, pubblicato in una raccolta di corrispondenze intitolata Dalle Impressioni italiane. Appunti. Il testo rivela il suo fascino per l’Italia, ma anche il sogno del giovane autore di diventare uno scrittore polacco.
The article tells about the Italian journey of Władysław Stanisław Reymont in 1895, published as a series of correspondence entitled “The Italian Impressions. Notes”. The text reveals his fascination with Italy, but also the young author’s dream to become a Polish writer.
Źródło:
Fabrica Litterarum Polono-Italica; 2022, 4; 1-18
2658-185X
Pojawia się w:
Fabrica Litterarum Polono-Italica
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Biblioteka Nauki
Artykuł
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