- Tytuł:
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Aspetti semioforici della Bibliotheca Sartoriana
Semiophoric aspects of the Bibliotheca Sartoriana - Autorzy:
- Jeż, Tomasz
- Powiązania:
- https://bibliotekanauki.pl/articles/1929906.pdf
- Data publikacji:
- 2021-06-30
- Wydawca:
- Wydawnictwo Adam Marszałek
- Tematy:
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Wrocław
Italian Seicento
music collection
St. Elizabeth’s church
Daniel Sartorius
Breslavia
Seicento
collezione musicale
chiesa di S. Elisabetta - Opis:
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The Wrocław patrician Thomas Rehdiger (1540-1576), during his Wanderjahre, amassed a rich collection of books, manuscripts, coins, precious stones, and works of art. In his will, he bequeathed this collection—gathered mainly during his stays in Padua, Bologna, and Venice—to his hometown, thus giving rise to the first public library in the Wrocław metropolis. In 1589, the Bibliotheca Rhedigeriana was established in the Auditorium Theologicum of St. Elizabeth’s Church. In his youth, Rehdiger was educated in the school operating at the church; almost 100 years later, the school’s teacher, Daniel Sartorius (1612-1671), gathered a large collection of music prints, which were published in that period in Venetian publishing houses. This unique collection, stored together along with the Rhedigeriana Library, was later merged with the library’s content. What was the significance of this collection in the culture of 17th-century Wrocław? This collection, undoubtedly, was assembled based upon inspiration from the Humanistic period, which had been promoted in that Elizabethan school at least as of the times of Laurentius Corvinus. It was supposed to serve the teaching at the Elisabethanum and shape the artistic tastes of its students, who performed state-of-the-art Italian music during school activities or afternoon recess. Attempts were made to introduce the carefully collected repertoire into the liturgical practice of a nearby church, using the technique of contrafactum that was popular at the time. The Sartorian Library’s semiophoric function, however, was to define a new form of cultural memory for the Wrocław elites and to outline the original profile of their identity, which was oriented by the same ideals that guided the composers of the Italian Seicento.
Durante i suoi Wanderjahre, il patrizio di Breslavia Thomas Rehdiger (1540-1576) raccolse una ricca collezione di libri, manoscritti, monete, pietre preziose e opere d’arte. Nel suo testamento decise di destinare questa collezione, messa insieme soprattutto nei soggiorni a Padova, Bologna e Venezia, alla propria città natale, dando così inizio alla prima biblioteca pubblica della metropoli sull’Oder. Nel 1589 la Bibliotheca Rhedigeriana fu collocata nella sala dell’Auditorium Theologicum nella chiesa di Santa Elisabetta a Breslavia. Nel ginnasio che funzionava presso questa chiesa Rehdiger aveva studiato da giovane; quasi cento anni più tardi in quella scuola si trovò ad insegnare Daniel Sartorius (1612-1671), che raccolse un’imponente collezione di stampe musicali, pubblicate all’epoca nelle officine veneziane. Questa collezione, unica nel suo genere, conservata insieme alla Biblioteca Rhedigeriana, è stata successivamente fusa con il suo contenuto. Quale significato ebbe questa collezione per la cultura di Breslavia nel Seicento? Fu messa insieme senza dubbio su ispirazione dell’umanesimo, coltivato fra le mura della scuola elisabettiana almeno fin dai tempi di Laurentius Corvinus. Doveva servire sicuramente alla didattica condotta nell’Elisabethanum e alla formazione dei gusti artistici degli allievi di quel centro, i quali nel corso delle lezioni o delle ricreazioni pomeridiane eseguivano la musica italiana più nuova. Si provò ad Aspetti semioforici della Bibliotheca Sartoriana 121 inserire questo repertorio, raccolto con accuratezza, anche durante la pratica liturgica della chiesa adiacente, sfruttando volentieri la tecnica allora in voga della contraffazione. La funzione semioforica della Biblioteca Sartoriana doveva tuttavia definire in primo luogo una nuova forma di memoria culturale per le élite di Breslavia e caratterizzarne il profilo originale dell’identità, un profilo orientato da quegli stessi ideali che guidavano i compositori dell’Italia settentrionale nel Seicento. - Źródło:
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Italica Wratislaviensia; 2021, 12.1; 107-121
2084-4514 - Pojawia się w:
- Italica Wratislaviensia
- Dostawca treści:
- Biblioteka Nauki