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Wyszukujesz frazę "Italiano" wg kryterium: Temat


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Tytuł:
Architettura del regime e apprendimento incidentale dell’italiano: uno studio con la app “Forliviamo”
Architecture of the Regime and Incidental Learning of Italian: A Study with the “Forliviamo” App
Autorzy:
Zingaro, Anna
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34655845.pdf
Data publikacji:
2023-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
totalitarian architecture
app
MALL
Italian L2
incidental learning
architettura del regime
italiano L2
apprendimento incidentale
Opis:
This paper aims to describe the use of the Forliviamo app, which fosters incidental learning of Italian as L2 through the promotion of the city of Forlì and its surroundings. It will show how the app was used with a two-fold objective: to introduce users to the controversial topic of Fascist architecture and to foster incidental learning of Italian. After a brief portrayal of the context in which the app originated, the theoretical underpinnings that supported the project, and a general description of the app contents and functions, particular attention will be paid to the analysis of the outcomes of testing with international students. The app was evaluated as very useful from a touristic and educational point of view not only to discover architectural heritage and its specialized vocabulary, but also and especially to promote awareness about the existing debate on the controversial legacy of the architecture of totalitarian regimes.
L’articolo si propone di descrivere l’uso dell’app Forliviamo che favorisce l’apprendimento incidentale dell’italiano come L2 attraverso la promozione della città di Forlì e dei suoi dintorni. Si mostrerà come l’app sia stata utilizzata con un duplice obiettivo: introdurre gli utenti al tema controverso dell’architettura fascista e favorire l’apprendimento incidentale dell’italiano. Dopo una breve descrizione del contesto di sviluppo dell’app, verranno brevemente delineati i fondamenti teorici alla base del progetto. Seguirà una descrizione generale dei contenuti e delle funzioni dell’app. Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi dei dati raccolti nell’ambito di una sperimentazione condotta con studenti internazionali, in cui l’app è stata valutata come molto utile dal punto di vista turistico ed educativo non solo per scoprire il patrimonio architettonico e il suo vocabolario specialistico, ma anche e soprattutto per promuovere la consapevolezza del dibattito esistente sulla controversa eredità dell’architettura dei regimi totalitari.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2023, 14.2; 191-210
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
"Essere" o "avere"? La selezione dell’ausiliare: tra teoria e didattica nell’insegnamento dell’italiano a stranieri
"Essere" or "Avere"? The Selection of Auxiliary: Between Theory and Didactics in the Teaching of Italian L2
Autorzy:
Bozzo, Davide
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446503.pdf
Data publikacji:
2018-11-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Italian auxiliaries
auxiliary selection
Italian compound tenses
Italian L2
verbi ausiliari
selezione dell’ausiliare
tempi composti
italiano L2
Opis:
In the teaching of Italian L2, learners and teachers encounter difficulties when they are faced with the issue of auxiliary selection in the formation of compound tenses. If we analyse the way grammars for foreigners deal with the problem, we notice—between hypertrophic classifications and lists of exceptions—the lack of a model that is able to explain the phenomenon in a systematic and exhaustive manner. Looking at the source, i.e., the Italian L1 grammars, the syntactic model based on the distinction between transitive and intransitive verbs, both in its traditional and non-accusative version, is not suitable for application in L2 teaching, especially in the case of learners from countries where little room during class time is given to metalinguistic reflection. This paper aims to suggest an alternative semantic model that is capable of representing an orientation tool for learners and finding a balance between theoretical and teaching needs, as well as between learning and acquisition. According to our model—which moves the attention from government to diathesis and starts from the meaning of the auxiliaries as autonomous verbs—avere is used when the effects of the action expressed by the verb are directed towards the external world. Meanwhile, essere is used when such effects are directed towards the subject itself, that is, when the syntactic subject of the sentence represents the semantic object of the event, and it therefore assumes the role of the patient, typical of passive and middle diathesis.
Nell’ambito della didattica dell’italiano L2 è nota la difficoltà in cui si imbattono insegnanti e apprendenti quando si trovano ad affrontare la questione dell’alternanza degli ausiliari nella formazione dei tempi composti. Esaminando il modo in cui il problema è trattato nelle grammatiche per stranieri, si nota, tra ipertrofiche classificazioni e teorie di eccezioni, la mancanza di un modello esplicativo capace di dare ragione in maniera organica ed esaustiva del fenomeno. Volgendo lo sguardo alla fonte, ossia alle grammatiche di italiano L1, il modello sintattico fondato sulla distinzione tra verbi transitivi e intransitivi, sia nella sua variante tradizionale sia in quella inaccusativa, risulta ben poco adatto a trovare applicazione nell’ambito della didattica L2, soprattutto nel caso di apprendenti provenienti da paesi nella cui tradizione scolastica si dà poco spazio alla riflessione metalinguistica. Questo contributo si propone di suggerire un modello alternativo di natura semantica capace di rappresentare uno strumento di orientamento per gli apprendenti e di trovare un punto di equilibrio tra esigenze teoriche e didattiche, così come tra apprendimento e acquisizione. Secondo tale modello, che sposta l’attenzione dalla reggenza alla diatesi e muove dal significato degli ausiliari in quanto verbi autonomi, si usa avere quando gli effetti dell’azione espressa dal verbo sono rivolti verso il mondo esterno, essere quando tali effetti sono rivolti verso il soggetto stesso, ossia quando il soggetto sintattico della frase rappresenta l’oggetto semantico dell’evento, assumendo così il ruolo di paziente proprio della diatesi passiva e media.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2018, 9.2; 55-80
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Pronuncia e grafia tra L1 e L2: alcune considerazioni sugli errori ortografici di studenti slovenofoni
Pronunciation and Writing Between L1 and L2: Some Considerations on Spelling Errors of Slovene Students
Autorzy:
Bažec, Helena
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446387.pdf
Data publikacji:
2019-09-13
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Slovene L1
Italian L2
error analysis
spelling
error frequency
sloveno L1
italiano L2
analisi degli errori
ortografia
frequenza degli errori
Opis:
This paper proposes a model for the analysis of spelling mistakes that Slovene speakers make in written production in Italian as FL/L2. This model is based on a grid produced by other authors and adapted for the specific needs of the present research. The grid comprises four categories: phonological errors, non-phonological errors, phonetic errors, and punctuation errors. Each category is further divided into sub-categories. The aim of the research is to discover which category yields more errors and what their origin is, in order to propose scientific bases for improvements in teaching Italian to Slovene students. The conclusion is that students and teachers have to deal with first-language interference as well as negative transfer from English as FL/L2, another foreign language that students acquire, and universal strategies comprising generalisation, simplification, and regularisation.
Il presente articolo propone un modello per l’analisi di errori ortografici che L1 sloveni commettono nella produzione scritta in italiano L2/LS. Questo modello si basa su una griglia ideata da altri autori e adattata alle esigenze specifiche della ricerca presentata in questo contributo. La griglia comprende quattro categorie: errori fonologici, non fonologici, fonetici e di interpunzione. Ogni categoria è ulteriormente suddivisa in sottocategorie. L’obiettivo del presente contributo è scoprire quale categoria sia la più rappresentata e quale sia l’origine per proporre delle basi scientifiche sulle quali si potrà migliorare l’insegnamento dell’italiano a slovenofoni. La conclusione è che gli apprendenti e i docenti si devono confrontare con l’interferenza dalla L1, con il transfer negativo dall’inglese L2/LS e con le strategie universali comprendenti la generalizzazione, la semplificazione e la regolarizzazione.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2019, 10.1; 11-29
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
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Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Preposizioni "a", "in", "per", "tra". L’italiano L2 di parlanti polacchi
The Prepositions "a", "in", "per", and "tra": Italian L2 of Polish Speakers
Autorzy:
Mosca, Monica
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446447.pdf
Data publikacji:
2018-11-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
second-language acquisition
Italian L2
Polish motion event
Italian prepositions
Polish prepositions
acquisizione della lingua seconda
italiano L2 di apprendenti polacchi
"motion event" in polacco
preposizioni italiane
preposizioni polacche
Opis:
This article deals with the learning of some spatial prepositions in Italian L2 by Polish learners. Italian and Polish differ in at least two ways, as Polish expresses syntactic relations by a full case system, while Italian relies only on prepositions. More importantly, according to Talmy’s classification, Polish is a satellite-framed language while Italian is verb-framed, but later studies have shown that these categories are not perfectly binary but fuzzy. In the learning of prepositions, three elements are in play: a natural progression from simpler to more complex prepositions; the conceptualisation of the event in which the prepositions are used to express spatial relations; and the semantic categorisation of the participants into the event, in particular the basic one, Ground. By means of different elicitation techniques (questionnaires, frog story, and written tasks), many oral and written texts have been collected from Polish learners of Italian of different levels of competence. It has been revealed that the influence of the motion-event typology affects the learning of the motion expressions in an irrelevant proportion; this is probably due to the fact that Polish, like other Slavic languages, appears to be less satellite-framed than Germanic languages, being characterised by the weak autonomy of the verbal prefixes. The inappropriate uses of prepositions confirm the natural progression of complexity, and the semantic categorisation of the Ground also exerts an influence. In any case, the interplay of these different forces gives rise to different personal idiosyncrasies.
L’articolo verte sull’apprendimento di alcune preposizioni spaziali in italiano L2 di apprendenti polacchi con diversa competenza della lingua obiettivo. Il quadro teorico adottato è quello della linguistica cognitiva e del “(re-)thinking for speaking”. Secondo alcune ricerche, la distanza tipologica tra L1 e L2 condiziona il processo di apprendimento sia a livello grammaticale sia a livello cognitivo, in quanto implica la proiezione di un sistema concettuale su un altro. Quest’aspetto produce interferenza linguistica tra la lingua sorgente e la lingua obiettivo. Italiano e polacco differiscono in almeno secondo due parametri; il polacco esprime le relazioni sintattiche con un esteso sistema di casi, mentre l’italiano dispone solo delle preposizioni. Inoltre, secondo la classificazione di Talmy, il polacco è una lingua satellite-framed mentre l’italiano è verb-framed. Studi successivi hanno, però, dimostrato che queste categorie non sono mutamente esclusive ed i confini tendono ad essere sfumati. Nell’apprendimento delle preposizioni entrano in gioco tre elementi, una progressione naturale da quelle più semplici a quelle più complesse, la concettualizzazione dell’evento in cui le preposizioni sono impiegate e la categorizzazione semantica dei partecipanti all’evento. I campioni, scritti e orali, sono stati raccolti con varie tecniche di elicitazione. L’influenza che la tipologia del “motion event” esercita sul processo di apprendimento si rivela scarsa, probabilmente perché il polacco, come altre lingue slave, appaiono meno satellite-framed delle lingue germaniche, dal momento che il preverbo è dotato di meno autonomia. L’uso di preposizioni non appropriate conferma la progressione naturale della complessità.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2018, 9.2; 195-218
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
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Biblioteka Nauki
Artykuł
    Wyświetlanie 1-4 z 4

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