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Tytuł:
Dyplomaci weneccy w Rzeczypospolitej XVII wieku
Diplomatici veneziani nella Repubblica delle Due Nazioni nel XVII secolo
Autorzy:
Chynczewska-Hennel, Teresa
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2171282.pdf
Data publikacji:
2019
Wydawca:
Akademia Supraska
Tematy:
venetian diplomats
Polska
Turkey
Polish-Lithuanian Commonwealth
G. Cavacca
G. Tiepolo
A. Vimina
A. Morosini
Opis:
I diplomatici della Serenissima si recavano in Polonia anzitutto per cercare di convincerla a intraprendere la lotta contro il Turco, la cui offensiva andava crescendo da tempo. Non mancavano le visite “di cortesia”, che gli ambasciatori veneziani facevano in occasione di cerimonie di incoronazione e di nozze regali, o per ragioni economiche. Dalla Polonia Venezia desiderava importare grano, bestiame e altri prodotti agricoli (come nel caso di Pietro Duodo, alla fine del XVII secolo). Una svolta nei contatti fra Venezia e la Polonia avvenne quando, nel 1645, i Turchi invasero Creta e conquistarono l’importante porto di Chania (Canea). In quell’anno Giovanni Tiepolo, che aveva rapporti di amicizia con Ladislao IV, giunse a Varsavia per cercare di ottenere rinforzi militari. Il soggiorno di ben due anni a Varsavia non portò però ad alcun risultato. L’insuccesso della missione derivò dall’atteggiamento negativo della nobiltà polacca che, contro la volontà del re e dei suoi sostenitori, non voleva impegnarsi in una guerra. Non ebbe successo neppure la missione diplomatica di Girolamo Cavazza che dimorò in Polonia fra 1650 e 1652, nel periodo dell’insurrezione di Bohdan Chmel’nyc’kyj. Infruttuosa rimase anche la missione dell’inviato veneziano Alberto Vimina che si rivolse direttamente all’etmano dell’esercito cosacco. Ne resta una preziosa testimonianza nell’opera “Historia delle guerre civili in Polonia” (Venetia, M.DC.LXXI). Degna di nota è la missione di Angelo Morosini, che ci ha lasciato una relazione conclusiva, scritta nel 1684 quando, dopo la vittoria di Giovanni III Sobieski a Vienna, si formò la Lega Santa di cui facevano parte sia Venezia che la Polonia. I diplomatici veneziani erano tutti rampolli delle più nobili famiglie veneziane. L’attività di personalità come Tiepolo, Cavazza e Vimina divenne immediatamente l’oggetto di narrazioni storiche stampate in grossi volumi che raccontano la storia di Venezia.
Źródło:
Latopisy Akademii Supraskiej; 2019, Вѣнецъ хваленїѧ. Studia ofiarowane profesorowi Aleksandrowi Naumowowi na jubileusz 70-lecia, 10; 11-24
2082-9299
Pojawia się w:
Latopisy Akademii Supraskiej
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
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