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Wyszukujesz frazę "Prola, Dario" wg kryterium: Autor


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Tytuł:
Venezia nella poesia di Jarosław Iwaszkiewicz
Venice in the poetry of Jarosław Iwaszkiewicz
Autorzy:
Prola, Dario
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/1929894.pdf
Data publikacji:
2021-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Venice
Iwaszkiewicz
Keats
Blok
Salome
Venezia
Salomè
Opis:
The article explores the problem of the representation of Venice in Jarosław Iwaszkiewicz’s poetry, starting from the short series “Tram Tickets,” from the mid-1920s, to the masterful “Ode on the Destruction of Venice,” a true farewell and poetic testament of the writer. This study seeks to define the characteristics of the city’s genius loci, tracing the relationships between romantic historicism, perceptual poetics, and the decadent aestheticism of Iwaszkiewicz. For the poet, Venice constituted a complex palimpsest where every added word necessarily had to be negotiated with a complex and cumbersome tradition of texts and images; every attempt to define the nature of the city implied a Sisyphean effort to find a pure and non-conditioned look. For this reason, he was convinced that Venice could be described only indirectly, through the rhetorical tools—similes, synaesthesia, metaphors —offered by poetic language. Iwaszkiewicz’s representation of Venice appears to be rooted in particular in the modernist tradition and in its complex network of cultural and symbolic references. The essay highlights the influence of John Keats and Aleksandr Blok, as well as the specific interpretation of the figures of Endymion and Salome, symbols of eternal youth and beauty, the myths on which the poetics of the Polish writer was based. Among all the cities that are reflected in Iwaszkiewicz’s works, Venice is the one that best expresses his conception of the crisis of European civilisation, awareness of the end of a historical period, and hope of a future palingenesis.
L’articolo affronta il problema della rappresentazione di Venezia nella produzione lirica di Jarosław Iwaszkiewicz a partire dalle brevi poesie del ciclo “Biglietti del tram”, della metà degli anni Venti, sino all’Ode sulla distruzione di Venezia, scritta alla fine della sua vita, vero e proprio commiato e testamento poetico dello scrittore. Nello studio si cerca di definire le caratteristiche del genius loci della città, tracciando i rapporti tra lo storicismo romantico, la poetica percettiva e l’estetismo decadente dello scrittore. Per Iwaszkiewicz, Venezia si poneva come un complesso palinsesto dove ogni parola aggiunta doveva necessariamente venire negoziata con una complessa e ingombrante tradizione di testi e di immagini, ogni tentativo di definizione implicava la fatica sisifea di ritrovare uno sguardo puro, originario, non condizionato. Per questa ragione era convinto che Dario Prola 196 Venezia potesse venire descritta al meglio solo in modo indiretto, attraverso gli strumenti retorici - similitudini, sinestesie, metafore - offerte dal linguaggio poetico. La rappresentazione di Venezia di Iwaszkiewicz appare radicata in particolare nella tradizione modernista e nella sua complessa rete di riferimenti culturali e simbolici. Nel saggio si mette in evidenza l’influenza di John Keats e di Aleksandr Blok, la specifica interpretazione delle figure di Endimione e di Salomè, simboli dell’eterna giovinezza e della bellezza, i miti su cui si fondava la poetica dello scrittore polacco. Tra tutte le città che trovano espressione nella sua letteratura, Venezia è quella che meglio esprime la sua concezione della crisi della civiltà europea, la consapevolezza della fine di una fase storica, la speranza di una prossima palingenesi.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2021, 12.1; 177-196
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Considerazioni sulla traduzione polacca delle Novelle di Arrigo Boito
Considerations on the Polish Translation of Arrigo Boito’s Short Stories
Autorzy:
Prola, Dario
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/34670933.pdf
Data publikacji:
2024-06-30
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
dualism
Arrigo Boito
Scapigliatura
literary translation
loanwords
technical languages
dualismo
traduzione letteraria
forestierismi
tecnicismi
Opis:
The paper discusses some translation problems in the Polish version of four fantasy short stories by Italian writer and composer Arrigo Boito: ‘Iberia’ (1868), ‘L’alfier nero’ (1868), ‘Il pugno chiuso’ (1870), and ‘Il trapezio’ (1873–1874). The book with their translations by Aleksandra Cypko and Klaudia Sarafin was published by the Cracow-based publishing house Austeria in 2021. The challenges faced in translation work were manifold, starting with the reproduction of Boito’s stylistic and poetic peculiarities in contemporary Polish. In this paper, I first survey the salient features of Boito’s literary Italian and style to focus subsequently on the Polish translators’ solutions for rendering loanwords and technical words and to examine the functions of the notes and the paratextual apparatus of the translations. In the final part of the paper, I address the issue of translating the antinomies underlying Boito’s writing. In this sense, his four short stories represent an ideal expression of the dualistic conception of Scapigliatura, an important artistic movement in which the young Boito was involved. To find metaphors and similes through which to adequately reproduce this dominant feature of Boito’s writing was one of the most difficult challenges for the Polish translators.
L’articolo riguarda alcuni problemi traduttivi emersi dall’analisi della versione polacca di quattro lunghe novelle fantastiche dello scrittore e compositore scapigliato Arrigo Boito: Iberia (1868), L’alfier nero (1868), Il pugno chiuso (1870) e Il trapezio (1873–1874). Il libro, tradotto da Aleksandra Cypko e Klaudia Sarafin, è stato pubblicato nel 2021 dalla casa editrice Austeria di Cracovia. Le sfide affrontate dalle traduttrici durante il lavoro di traduzione sono state molteplici, a partire dalla necessità di riprodurre nel polacco contemporaneo le peculiarità stilistiche e poetiche della scrittura boitiana. Dopo aver passato in rassegna le caratteristiche salienti dell’italiano letterario e dello stile di Arrigo Boito, il presente studio si focalizza sulle soluzioni traduttive adottate per la resa dei forestierismi e dei tecnicismi nonché sull’impostazione e le funzioni delle note e dell’apparato paratestuale. Nella parte finale dell’articolo si affronta invece la questione della traduzione delle antinomie che soggiacciono alla scrittura di Arrigo Boito. Per le sue novelle è infatti possibile parlare di un sistema di opposizioni simboliche che si sviluppa da quella basilare maschile-femminile, dipanandosi attraverso una complessa rete di metafore e similitudini dalle affascinanti implicazioni metafisiche, ideale espressione della concezione dualistica della Scapigliatura. La difficoltà di trovare metafore e paragoni attraverso cui riprodurre adeguatamente in polacco questa dominante della scrittura di Boito ha rappresentato una delle sfide più difficili per le traduttrici.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2024, 15.1; 153-172
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
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