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Wyszukujesz frazę "sociolinguistics" wg kryterium: Temat


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Tytuł:
Lo scenario sociolinguistico per l’insegnamento della lingua italiana. Problemi e sfide
The sociolinguistic scenario for the teaching of Italian. Problems and challenges
Autorzy:
Mosca, Monica
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446398.pdf
Data publikacji:
2013-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
Italian L2
glottodidactic
multilingualism
sociolinguistics of migration
Opis:
The recent migration flows have changed the linguistic balance in some European countries that are more exposed than others. Italy is among them. The Barcelona Agreement states basic rights for the promotion of all linguistic varieties, but language differences may represent a barrier to human promotion. Unfortunately, immigrant students in Italian schools accumulate delays in their career, even if they are of second generation (born in Italy), and this is due to hindering linguistic competences. Thus the teaching of Italian as a foreign language at school in such a situation of new multilingualism requires the activation of dynamic teaching techniques more oriented to communicative skills than to grammatical rigor.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2013, 4; 27-36
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Indagine sociolinguistica per la pianificazione dell’insegnamento di italiano L2 nella scuola secondaria. Uno studio di caso
Sociolinguistic Enquiry on Migrants in the Teaching of L2 Italian in Secondary School. A Case Study
Autorzy:
Mosca, Monica
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446579.pdf
Data publikacji:
2016-12-31
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
sociolinguistics
migration
integration policies
Italian L2 language teaching
sociolinguistica
migrazione
politiche d’integrazione
insegnamento di italiano L2 contatto
Opis:
The flow of migrants towards Italy in these past decades has raised the problem regarding the absorption and integration of newcomers in the new society and the labour market; this problem has become more severe in this last period. Learning the language and the foundations of the social and political structures of the receiving community is the best way to establish the necessary competence for integration. As the presence of foreigners in Italy stabilises, education has become more complex, as it must be oriented not only towards newcomer students, but also towards those who were born in Italy in foreign families who speak their own mother tongue at home but are also highly competent in Italian. This situation gives rise to diverse individual profiles according to the different balance of the linguistic varieties in these students’ inventory. This article aims to show that an inspection carried according to the sociolinguistic methodology can bring forth valuable data for educational as well as territorial planning and for the definition of policies for integration. The article will present general data on the Italian situation compared to the European one in general in order to define the phenomenon. Then a specific study will be presented based on research conducted in the Scuola Cavour in Alessandria (PISU project – POR FESR 2014/2010), where there are classes in which foreigners and second-generation Italians (G2s) are numerous. A sociolinguistic questionnaire has been collected from students between the ages of 11 and 13 years old; the aim is to assess not only the students’ competences tout court, but also the social spaces where their different languages are used, their main difficulties, and their ambitions. The statistical data are presented and discussed in order to point out the different profiles; they reveal how complex it is to create a linguistic education that moves towards aware citizenship. Practically, the data also provide an important indication on the composition of the classroom and on the educational practices to adopt.
Il flusso di migranti verso l’Italia di questi ultimi decenni ha sollevato il problema dell’assorbimento e dell’integrazione dei nuovi arrivati nella società e nel mercato del lavoro; questo problema è divenuto più acuto in questi ultimi anni. Imparare la lingua e i fondamenti delle strutture sociali e politiche della comunità ospitante è il modo migliore per creare le competenze necessarie all’integrazione. Con lo stabilizzarsi della presenza di stranieri in Italia l’educazione è divenuta sempre più complessa perché deve orientarsi non solo agli studenti appena arrivati, ma anche a quelli che sono nati in Italia da famiglie straniere ed usano la loro lingua madre a casa, ma sono anche molto competenti in italiano. Si sono formati così svariati profili individuali, a seconda del diverso equilibrio delle varietà che compongono il loro repertorio linguistico. Questo articolo intende mostrare che l’indagine condotta con la metodologia della sociolinguistica può produrre dei dati preziosi per la pianificazione di interventi sia didattici sia territoriali volti anche alla definizione di politiche d’integrazione locale. L’articolo presenterà alcuni dati generali sulla situazione italiana confrontata con quella europea per definire il fenomeno, per poi presentare i risultati di una ricerca condotta nella Scuola media “Cavour” di Alessandria nell’ambito del progetto PISU (POR FESR 2014/2010) dove la presenza di alunni stranieri e di seconda generazione (G2) è molto numerosa. È stato somministrato un questionario sociolinguistico a studenti tra gli 11 e i 13 anni; l’obiettivo non era soltanto la valutazione delle competenze tout court, ma anche la classificazione dei contesti in cui le diverse varietà vengono usate, l’identificazione delle principali difficoltà rispetto alla istituzione scolastica e delle ambizioni. Si presenteranno e si discuteranno i dati statistici che evidenziano i diversi profili e mostrano quanto complessa sia la formazione linguistica finalizzata alla cittadinanza consapevole. Sul piano pratico, i dati danno anche una preziosa indicazione sulla composizione delle classi e sulle pratiche da adottare.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2016, 7; 211-229
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
Tytuł:
Norma interiorizzata e uso: un’indagine preliminare su parlanti italiani
Internalised Norm and Usage: An Introductory Survey on Italian Native Speakers
Autorzy:
Ondelli, Stefano
Romanini, Fabio
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/446678.pdf
Data publikacji:
2018-06-20
Wydawca:
Wydawnictwo Adam Marszałek
Tematy:
italiano dell’uso medio
norma interiorizzata
norma linguistica
norma sommersa
varietà della lingua
linguistic norm
language usage
neo-standard Italian
registers of Italian
sociolinguistics
Opis:
A oltre 30 anni dalla pubblicazione dei 35 tratti dell’italiano dell’uso medio (IUM), pur in presenza di successive osservazioni e puntualizzazioni, si può dire che questa etichetta linguistica sia ormai condivisa da tutti gli studiosi. Tuttavia la scuola non sembra essere stata particolarmente ricettiva delle variazioni nella distanza tra la norma e l’uso e continua a imporre una varietà di italiano che ormai può essere considerata a sé stante. Purtroppo mancano studi che permettano di valutare la discrepanza tra norma interiorizzata e comportamento linguistico negli italofoni: poco sappiamo di quali tratti dell’IUM passano del tutto inosservati, quali sono rilevati ma ritenuti accettabili e quali ancora censurati. Questo contributo rende conto di alcuni sondaggi su parlanti italiani diversificati per provenienza geografica, età, sesso e livello di istruzione, chiamati a esprimere un giudizio su testi giornalistici in cui era presente o è stata inserita ad arte una selezione di tratti dell’IUM. I sondaggi non possono ovviamente dirsi esaustivi e rappresentano solo le prime fasi di uno studio più ampio. Ciononostante, oltre a testare le modalità di somministrazione dei questionari e di selezione degli informanti stessi, i risultati evidenziano la forte influenza della norma interiorizzata sui giudizi, influenza che non si limita ai tratti dell’IUM considerati ma che investe tutta una serie di altri fenomeni che rientrano nell’italiano scolastico e che contribuiscono a formare il modello di riferimento vigente presso la comunità italofona.
Over 30 years after the publication of the list of 35 traits characterising the “medium [i.e., between formal and informal] register of Italian”, this sociolinguistic label is commonly accepted, although many researchers have improved and modified its description. However, teachers in Italian schools have not proven to be particularly sensitive to the widening gap between norm and usage and still teach a variety of Italian that is not found anywhere else but in the classroom. Unfortunately, insufficient research has been conducted so far on the differences between the norms that Italian native speakers learn in their school years and their actual linguistic behaviour. Which traits of the IUM (italiano dell’uso medio) pass unnoticed, which are detected but considered acceptable, and which are classified as mistakes are still up for debate. This study illustrates a survey involving native speakers of Italian coming from different geographical areas and social backgrounds who were invited to comment on the language used in newspaper articles containing IUM traits. Of course, this survey is part of a larger research project and is not considered to be exhaustive; however, it proves useful in testing the most effective procedures to administer the questionnaires and select the informants. In addition, preliminary results show a strong influence of the linguistic norm taught at school on the assessment not only of IUM traits but also of a range of other traits contributing to the linguistic reference model used by Italian native speakers.
Źródło:
Italica Wratislaviensia; 2018, 9.1; 185-207
2084-4514
Pojawia się w:
Italica Wratislaviensia
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
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