- Tytuł:
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Wspomnienie o zmarłych ukochanych w eklogach „Meliseus” Giovanniego Pontana i „Phillis” Jacopa Sannazara
Il ricordo delle donne amate morte nelle ecloghe “Meliseus” di Giovanni Pontano e “Phyllis” di Jacopo Sannazaro - Autorzy:
- Raczyńska, Alicja
- Powiązania:
- https://bibliotekanauki.pl/articles/19322618.pdf
- Data publikacji:
- 2013
- Wydawca:
- Uniwersytet Łódzki. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego
- Tematy:
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ekloga
Giovanni Pontano
Jacopo Sannazaro
wspomnienie o zmarłych - Opis:
- "Meliseus" di Giovanni Pontano e "Phyllis" di Jacopo Sannazaro sono esempi delle ecloghe epicediali. L’ecloga "Meliseus a quo uxoris mors deploratur" di Pontano fu scritta circa un anno dopo la morte di Adriana Sassone, la moglie del poeta. Gli interlocutori, Ciceriscus e Faburnus, parlano della triste sorte di Meliseus (l’alter ego di Pontano) che perse l’amata moglie, Ariadna. Il vedovo abbandona la sua famosa zampogna e si nasconde in una grotta buia per aspettare la propria morte. La natura, sebbene anch’essa venga gravamente colpita dalla morte di Ariadna e soffra assieme a Meliseus, alla fine riesce a consolare l’infelice Meliseus e incoraggiarlo a riprendere l’abbandonata zampogna. La situazione è simile nell’ecloga "Phillis" di Jacopo Sannazaro, la prima delle "Eclogae piscatoriae", i cui protagonisti sono pescatori napoletani. Lycidas, il fidanzato di Phyllis, la ricorda nel giorno dell’anniversario della morte. Come Meliseus dell’ecloga di Pontano, soffre dopo la morte dell’amata e si distacca dal mondo, ma riesce a trovare la consolazione e il nuovo senso della vita nella poesia e nei viaggi marittimi. Inoltre, nell’ecloga "Phyllis" svolge un ruolo importante il sepolcro della morta, diventato un luogo di culto.
- Źródło:
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Acta Universitatis Lodziensis. Folia Litteraria Romanica; 2013, 008; 69-77
1505-9065
2449-8831 - Pojawia się w:
- Acta Universitatis Lodziensis. Folia Litteraria Romanica
- Dostawca treści:
- Biblioteka Nauki