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Tytuł pozycji:

Formacja wiary wyzwaniem Roku Wiary

Tytuł:
Formacja wiary wyzwaniem Roku Wiary
Autorzy:
Kiernikowski, Zbigniew
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/2054845.pdf
Data publikacji:
2012-12-07
Wydawca:
Wyższe Seminarium Duchowne im. św. Jana Pawła II Diecezji Siedleckiej
Źródło:
Teologiczne Studia Siedleckie; 2012, IX/9; 9-25
1733-7496
Język:
polski
Prawa:
Wszystkie prawa zastrzeżone. Swoboda użytkownika ograniczona do ustawowego zakresu dozwolonego użytku
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
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L’articolo prende lo spunto dalle prime frasi della Lettera Apostolica del Benedetto XVI „Porta fidei” con cui il Papa annunzia l’anno della fede. „La «porta della fede» (cfr At 14,27) che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa e sempre aperta per noi. E’ possibile oltrepassare quella soglia quando la Parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma”. Queste frasi costituiscono una generale visione di tutto cio che dovrebbe compiersi nella vita cristiana cominciando dal primo annunzio della parola attraverso il battesimo fino al compimento della vita in comunione con Dio. Seguendo lo schema della Lettera Apostolica nel presente articolo vengono approfonditi tre momenti. Il primo riguarda le questioni legate alla comprensione del concetto di porta. Il secondo si concentra sull’aspetto della comunione che si realizza attraverso Gesu Cristo e riguarda la comunione con Dio e la comunione nella Chiesa. Il terzo prende in considerazione la necessita di confronto tra la realta dell’uomo e del bene (divino) come uno dei criteri che permetta all’uomo di affidarsi a Dio nella fede, liberando l’uomo credente dall’idolatria e dal legalismo moralizatore. Di particolare interesse proposto dall’artico e l’intendimento del concetto del passaggio attraverso la porta. Oltre a quello che si impone come naturale e che esprime un passaggio da uno spazio o una realta all’altro, viene proposto l’intendimento di questo passaggio come un passare nell’interno dell’uomo come ad un santuario dell’incontro con Dio. Questo aspetto viene approfondito in base alla scena della lotta dell’Angelo di Dio con Giacobbe (Gen 32,25-32). Un altro passo particolarmente interessante dell’articolo lo troviamo nella spiegazione della necessita del confronto con il „bene”. Questo viene sviluppato in base al testo di Ger 7,1-12 in particolare si fa riferimento al verbo ebraico ,jtw” (tow) nella forma di hifil che spesso viene tradotta con: „migliorare”, „ammendare” etc. Invece sembra piu coretto tradurlo con: „fare buono”, come del resto abbiamo nella Volgata. L’uomo messo di fronte alla richiesta: „fatte buona la vostra condotta”, ha la possibilita di riconoscere la propria incapacita di farlo, che costituisce la prima condizione perche si affidi totalmente a Dio e al suo operare. La fede nata da questa esperienza porta l’uomo credente alla liberazione dall’idolatria e dal legalismo moralizzatorre.

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