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Tytuł pozycji:

Alcide de Gasperi. Uno dei «padri» dell’Europa unita

Tytuł:
Alcide de Gasperi. Uno dei «padri» dell’Europa unita
Alcide de Gasperi. Jeden z «ojców» zjednoczonej Europy
Autorzy:
Szareyko, Henryk
Powiązania:
https://bibliotekanauki.pl/articles/695182.pdf
Data publikacji:
2019-12-23
Wydawca:
Papieski Wydział Teologiczny we Wrocławiu
Źródło:
Wrocławski Przegląd Teologiczny; 2019, 27, 2
2544-6460
Język:
polski
Prawa:
CC BY-SA: Creative Commons Uznanie autorstwa - Na tych samych warunkach 4.0
Dostawca treści:
Biblioteka Nauki
Artykuł
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De Gasperi nacque il 3 aprile 1881 in Trentino, compreso a quel tempo nei territori dell’Impero Austro-Ungarico. Fin da giovanissimo partecipò ad attività politiche d’ispirazione cristiano-sociali. Gli studi universitari a Vienna e ad Innsbruck. Come direttore del giornale Il Trentino, scrisse una serie d’articoli con cui difendeva l'italianità e l’autonomia culturale dai tentativi di germanizzazione. Nelle elezioni del Parlamento Austro-Ungarico nel 1911, su 4275 elettori, ottenne ben 3116 voti. Il suo impegno di parlamentare fu legato alla difesa dell’italianità e dell’autonomia delle popolazioni trentine. Nel 1914 nominato del Segretariato per i profughi e rifugiati. Nel 1919 aderì al Partito Popolare Italiano promosso da don Luigi Sturzo. Nel 1921 eletto deputato a Roma. Nel 1922 si sposa con Francesca Romana. Nasceranno quattro figlie, di cui una entrerà in monastero. Si oppose all’avvento del fascismo finché fu arrestato alla stazione di Firenze l’11 marzo 1927, insieme alla moglie. Condannato a 4 anni di carcere. Dopo la scarcerazione, continuamente sorvegliato, dovette trascorrere un periodo di grandidifficoltà economiche ed isolamento morale e politico. Senza un impiego stabile, lavorava presso la Biblioteca Vaticana. Nel 1942-43 compose l’opuscolo “Le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana” in cui esprimeva le idee alla base del futuro partito della Democrazia Cristiana di cui sarebbe stato cofondatore. Ministro degli esteri (1944-45). Presidente del consiglio dei ministri (1945-1953). Convinto sostenitore della necessità di una integrazione europea, e critico nei confronti dell’ingresso dell’Italia nella NATO. Muore il 19 agosto 1954, nella sua casa in Val di Sella, dove amava trascorrere lunghi periodi assieme alla famiglia. Sepolto a Roma, nel porticato della Basilica di San Lorenzo fuori le Mura. Nel 1993 è stata aperta la fase diocesana del suo processo di canonizzazione. 

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